Il potere di guarigione del sangue mestruale
Pubblicato
4 anni fa
Leggi un estratto da "Il Mio Sangue Cura" di Zulma Moreyra
Il nostro ciclo mestruale è simile al ciclo della luna e questa non è una coincidenza.
Nel gioco della danza lunare, la luna attraversa gli stessi cambiamenti che è possibile riconoscere anche nella danza ciclica del corpo della donna.
Connetterci con questa ciclicità ci dà una conoscenza del nostro corpo che ci permette di vivere in pienezza e libertà, di decidere consapevolmente e responsabilmente quando e come condividere il nostro corpo, di diventare madri quando sentiamo di essere pronte, di godere infinitamente del piacere e delle sensazioni senza timori e paure. Così come muoversi cavalcando le maree emozionali, e non contro di esse, ci permette di capitalizzare le energie per agire nella vita quotidiana.
Il momento del ciclo che corrisponde al mestruo è un periodo di purificazione e pulizia. È un momento di rinnovamento fisico, emozionale, mentale ed energetico.
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Le nostre mestruazioni, insieme al parto, sono l'unica forma di dispersione naturale di sangue, senza ferite, senza danni corporali, senza violenza; quindi, sono le uniche due forme sacre per esteriorizzare il nostro liquido divino, il quale contiene tutte le informazioni della nostra storia ancestrale, e pertanto del nostro DNA.
Per secoli la terra ha ricevuto il sangue mestruale che le nostre antenate le hanno offerto, leggendo in esso la memoria genetica, il modo di vivere degli uomini e delle donne. In questo affondano le radici del potere femminile.
Con l'avanzare del tempo, il patriarcato (non gli uomini) ha strappato questo potere creando altri modi di versare sangue sulla terra, sotto forma di sacrifici umani o dando vita a giochi di conquista come la guerra. Chissà, forse per timore di ciò che era sconosciuto o del mistero del femminino sacro, venne diffusa la credenza che il sangue mestruale fosse qualcosa di sporco e sgradevole e il semplice fatto di essere nata donna venne considerato un castigo.
Durante la storia patriarcale, noi donne abbiamo attraversato diversi periodi e forme di sussistenza.
Durante il XX secolo abbiamo dovuto abbandonare la casa e i nostri figli, i "nostri compiti femminili", per uscire a lottare per l'uguaglianza di genere, per ottenere uno spazio e una considerazione egualitaria rispetto all'uomo. Ciò ha portato grandi benefìci, ma ha comportato anche un grande costo per l'essere femminile, perché per dimostrare che non siamo il "sesso debole" siamo state costrette ad agire come gli uomini.
È sorprendente vedere e pensare che noi stesse facciamo parte e siamo complici di un sistema nel quale siamo state degradate e "cosificate", alienate dal nostro proprio essere, perché non solo abbiamo smesso di alimentare la Madre Terra con il nostro sangue mestruale ma, per essere alla pari degli uomini, abbiamo anche sacrificato la nostra ciclicità.
Con il passare degli anni, di decenni di lotta, le generazioni che sono passate si sono dimenticate che cosa voglia dire essere cicliche e addirittura che lo siamo. Abbiamo cercato per anni di difendere atteggiamenti, sentimenti e ideali, e siamo noi stesse, poi, quelle che non ci rispettiamo e che ci rivolgiamo ad altre donne con frasi negative, quando queste tentano di riappropriarsi, consapevolmente o meno, della loro ciclicità e, con essa, dei cambiamenti di carattere ed energia. Ci disfiamo del nostro sangue sacro in assorbenti di plastica, senza sentirne l'odore né tantomeno guardarlo, e molte di noi rinnegano la sua esistenza.
Dal momento in cui la donna ha smesso di essere l'epicentro della creazione e ha delegato il suo potere di artefice all'uomo, il nostro sangue è diventato sporco e da gettare, addirittura inutile e fonte di disturbo. Da allora la terra ha assorbito secoli di offerte violente cariche di odio e terrore, che le parlano di angoscia, di brama di conquista, di diseguaglianza, di fame fisica e spirituale. Lei stessa è stata oggetto degli abusi causati dalla rottura dell'equilibrio naturale.
La Madre Terra non è vendicativa, è amorosa e accogliente, e soffre nel vederci senza centro. Ha percepito la violenza e l'abuso nel sangue donato con odio e con dolore e da quello stesso punto esprime il suo sentire.
Per questa ragione è giunto il momento di recuperare la nostra ciclicità e con essa la nostra fiducia e il nostro potere come donne, per ristabilire l'equilibrio sulla terra, affinché essa cominci a riconoscere altri modelli, come quelli dell'amore, della fratellanza, della compassione, dell'unione e della pace.
È per questo che faccio appello all'importanza di tornare a onorare la Madre Terra donandole il nostro sacro sangue lunare a ogni ciclo mestruale.
Il sangue che non è stato fecondato può tornare alla terra per irrigare le piante e nutrire il suolo e per ri-connetterci con la Pachamama, in modo cerimoniale, trasformandosi in dono e in offerta di vita e di amore.
Sono sempre di più le donne che prendono coscienza del cammino di guarigione e si rendono conto di quanto sia importante che la Madre Terra cominci a guarire il suo corpo emozionale e fisico attraverso di noi, le sue figlie, che vibrano tutte insieme all'unisono per un cambiamento reale e amorevole.
È giunto il tempo di risvegliarci, di riconnetterci come donne cicliche e di connetterci alla Madre Terra per scoprire il nostro potere di creare, di godere, di rinnovare e di donare vita.
È fondamentale sanare le lesioni del nostro corpo curando la nostra sessualità, lenire le ferite con le nostre madri, i nostri padri e i nostri antenati, perché guarendo noi stesse cureremo la terra.
Abbiamo l'opportunità di tessere, unite, una nuova rete con un unico filo, un unico proposito, recuperando il futuro nostro e quello dei nostri uomini. Tessere un nuovo futuro per tutti, anche per il nostro pianeta. Una rete forte, tessuta col filo indistruttibile dell'amore, della serenità, dell'amicizia, della solidarietà, della comunione e della pace, collegate le une alle altre come donne della terra, sane, energiche, creative, cicliche.
È urgente iniziare a far girare la ruota per tornare a incontrare noi stesse e la Madre Terra; è necessario che cominciamo a ballare la danza lunare, guidate dall'intuizione e dall'istinto naturale della vecchia saggia che abita in noi da tante vite.
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