Il popolo che cammina all'indietro
Pubblicato
3 anni fa
Leggi un estratto da "I Popoli delle Stelle" di Ardy Sixkiller Clarke
La mia prima notte a Belize City si è rivelata una delle più interessanti del mio viaggio.
Il mio autista, Buddy, mi ha condotta in un giro turistico prestabilito della città, ma non sapevo che questo tour avrebbe incluso:
- un avvistamento, durato cinque minuti, di un UFO che si librava sopra Belize City;
- una visita alla casa di una delle ex suocere di Buddy;
- una sosta all'ospedale per visitare un amico in convalescenza;
- l'imbucata al ricevimento di nozze di suo cugino.
Fu durante questa celebrazione nuziale, quando la maggior parte degli ospiti se nera andata e la discussione si era spostata sul precedente avvistamento UFO sopra la città, che ho avuto le prime notizie del "popolo che cammina all'indietro" proveniente dalle stelle.
Stai leggendo un estratto da:
"Mio nonno, un Caribe rosso, ha detto di averli visti quando era un ragazzo. Ha 102 anni, quindi sono in giro da molto tempo", spiega Serena. "I loro corpi sono alti e magri, ma hanno gambe enormi. Le loro ginocchia sono fatte in modo da permettere loro di camminare all'indietro, e perciò noi li chiamiamo il "popolo che cammina all'indietro". Hanno teste strane che, quando camminano, si girano all'indietro per poter vedere dove stanno andando."
La guardavo mentre questa ragazza alta e spigolosa, non ancora donna, imitava ciò che stava descrivendo. I suoi cugini ridevano mentre indietreggiava per la stanza mostrando i movimenti esagerati delle creature aliene.
Era una ragazza appariscente, dai lunghi capelli neri che le cadevano a onde lungo la schiena. A differenza delle sue cugine, che erano vestite da damigella, Serena (nome da lei scelto dal personaggio di un film) indossava jeans firmati e una camicetta ricamata con una scollatura elastica, che le permetteva di rivelare una spalla. Grazie al suo misto di indiani Caribe rossi, spagnoli e diversi altri gruppi etnici. Serena era una giovane donna molto bella.
"Hai visto queste creature da vicino?", gli chiedo.
"Non troppo vicino. Ma abbastanza da vedere come camminano. Non posso descrivere le loro facce, ma posso dire che avevano grandi teste."
"Camminavano in avanti?"
"Oh, sì. Camminano in avanti, ma anche all'indietro, come se controllassero costantemente cosa c'è dietro di loro."
"Cos'altro puoi dirmi su queste creature?"
"Stanno lontani dai villaggi e dalle città e non credo che vogliano che si sappia niente di loro. Vengono dalle stelle. Questo è quello che penso."
"Perché pensi che vengano dalle stelle?"
"Perché appare sempre un UFO quando li vediamo."
"Raccontami della volta che li hai visti."
"Li ho visti più di una volta. A quei tempi, papa [suo nonno] aveva una piccola fattoria nel distretto di Stann. Ho passato molte settimane con lui quando ero più piccola."
"Quanti anni avevi quando hai visto le persone che camminano all'indietro?"
"Credo di aver avuto circa sei anni la prima volta. Pensavo che fossero divertenti. L'ultima volta che li ho visti avevo quattordici o quindici anni. Non erano più divertenti. Mi facevano accapponare la pelle."
"Puoi descrivere qualcos'altro di loro?"
"Non sono mai stata abbastanza vicina da poterli vedere bene, ma quel poco che ho visto era terrificante. Ho visto anche la loro astronave. Era lunga come i sigari che mio padre compra all'Avana. Rotonda, lunga ed enorme. Non avevo mai visto niente del genere. Non aveva ali; non so come facesse a volare."
"Cos'altro puoi dirmi di loro?"
"Papa mi disse che la loro pelle era come quella di un serpente, ma i loro lineamenti erano simili a quelli di un uomo, tranne la testa, le gambe e la pelle. Posso dire che avevano forma umana, ma non sono mai stata abbastanza vicina per vedere la loro pelle. Papa ha detto che quando era ragazzo, gli uomini nascondevano le donne e i bambini, perché ci sono state storie che dicevano che rapivano le donne. Non ho mai saputo se fossero vere, ma mi spaventavano quando ero piccola; ora mi fanno proprio paura. E se davvero rapiscono le donne? Che cosa possono fare con loro? È spaventoso. Immagineresti di fare sesso con uno di loro?"
Tremava, scuotendo tutto il corpo e le damigelle, che erano affascinate dalla sua storia come lo ero io, ridacchiavano.
"Puoi dirmi qualcos'altro?"
"Dovresti chiedere a mio cugino Bud. Lui li ha visti."
"Intendi Bud, il mio autista?"
"Sì, lui."
Sulla via del ritorno all'hotel, ho chiesto a Buddy cosa sapesse sulle persone che camminano all'indietro.
"A quanto pare Suzzana — o si fa ancora chiamare Serena? — ha parlato", rispose. "Viene tutto da mio zio, è lui che racconta storie su questi strani alieni che visitano la campagna, dicendo che camminano all'indietro."
"Li hai mai visti?"
"A dire la verità, li ho proprio visti e anche gli UFO e i giganti che accompagnano le persone che camminano all'indietro. So che è troppo strano per crederci."
"Che puoi dirmi di loro?"
"Sono dei giganti. Alti il doppio di un uomo medio. Quando ero giovane, i vecchi ne parlavano. Venivano dalle stelle e rapivano donne che nessuno ha mai più visto. I vecchi facevano ipotesi su cosa potesse esser loro successo e credevano che fossero state violentate e costrette ad avere i loro bambini. Questa era la conclusione più comune, ascoltando le loro storie. Ma una volta ero a casa di mio zio, era giorno e non c'era una nuvola in cielo; ad un tratto ho visto un UFO. Era un lungo veicolo a forma di cilindro che brillava di luce arancione e poi diventava grigio. Mi sono accovacciato per farmi piccolo in modo che non mi vedessero. Il velivolo è atterrato ed è uscita una creatura gigantesca. All'inizio camminava in avanti e poi, all'improvviso, ha cominciato a camminare all'indietro. Le sue ginocchia si sono invertite, la sua testa ha fatto una rotazione e ha camminato all'indietro. È difficile da descrivere. Ruotava la testa e sembrava che andasse avanti anche se camminava all'indietro."
Si fermò per un momento. "So che questo non ha molto senso. Ma è quello che ho visto. Non so spiegarlo meglio. So solo che quella creatura non era di questa Terra. Ho chiamato mio zio e anche lui l'ha vista. Entrambi abbiamo deciso che era meglio non parlarne."
"Non avevo mai sentito parlare delle persone che camminano all'indietro."
"Probabilmente non ti capiterà più. A volte penso che sia solo la mia famiglia a sapere di loro. Ma se così fosse vuol dire che hanno preso di mira la fattoria di mio zio e di suo padre e suo nonno prima di lui. Devono venire qui per un motivo. I vecchi dicono che è per le donne, ma non ho mai sentito parlare di sparizioni di donne in vita mia. So che queste creature esistono e che vengono con le astronavi. Questo è tutto e, francamente, non mi piace parlarne. Credo che ci siano cose nell'universo che non dovremmo sapere."
Buddy fermò il furgone davanti all'hotel. Scese e mi aprì la porta. Non offrì altre informazioni, e non mi aspettavo che ne avrebbe date. Ci siamo lasciati con la promessa che sarebbe venuto a prendermi la mattina dopo alle 9.
Così finì il primo giorno del mio viaggio alla ricerca del Popolo delle stelle, seguendo Stephens e Catherwood...
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