Il pensiero è forza!
Pubblicato
3 anni fa
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Un pensiero è una forza e appena pensato inizia ad agire nel senso dato a quella energia: noi siamo e abbiamo ciò che pensiamo di essere e di avere.
Ci sono molte persone che hanno l’abitudine di parlare di ciò che le opprime come di eventi causati da fattori esterni, senza essere coscienti che essi stessi sono responsabili di tutto il male che ha colpito il loro corpo e la loro anima.
Per la maggior parte di esse è diventata un’abitudine avere il pensiero “incollato” ai loro disturbi e qualcuno si trova a raccontare persino con un certo interesse la storia della propria malattia. Taluni sono addirittura in preda alla mania di approfondire i temi legati ai loro disturbi e talvolta ne sono compiaciuti, ma le conversazioni su malattie, cure, operazioni sono deleterie e ne vediamo ora il motivo.
Parlando delle malattie, delle preoccupazioni, pensando continuamente ad esse queste vengono richiamate e si collegano quindi all’energia della sofferenza che hanno causato. Chi si preoccupa della malattia la trattiene e blocca l’energia guaritrice per cui è importante liberarsi di tutti le paure e le preoccupazioni ed eliminare i pensieri negativi che le hanno create, se si vuole ottenere la guarigione.
Rendiamoci quindi conto di quali e quante energie negative ci attorniamo, quando parliamo del male che opprime, e di come ingrandiamo la nostra sofferenza e quelle delle persone che ci sono care.
Ci ricolleghiamo al male anche ripensando ad avvenimenti spiacevoli del passato, perché in tal modo riaffermiamo le difficoltà e le sofferenza di un tempo che non esiste più. Quando si verificano incidenti o fatti spiacevoli dobbiamo portare la persona infortunata nel tempo presente, dove non esiste più l’evento traumatico se non lo facciamo rivivere, richiamando e attivando un ricordo piacevole o dirottando la sua attenzione su qualcosa di bello e attuale. Lo possiamo inoltre portare in un luogo diverso dall’accaduto per allontanare anche spazialmente la persona dal posto dove è avvenuto il fatto di cui ha trattenuto l’immagine. Muovere chi soffre lungo la traccia del tempo e collocandolo in un posto diverso e ordinato velocizza la sua guarigione. Facciamo comunque e sempre mettere l’attenzione su cose positive e somministriamo subito con animo sereno i rimedi floreali adatti, che sono la positività e la forza della nostra natura che si fa posto in chi soffre o presenta problemi.
Vogliamo qui sottolineare un altro aspetto che riguarda il pensiero rivolto alla malattia: ogni asserzione negativa o immagine di paura o di preoccupazione che inviamo ad altri non li aiuta e ricade poi pesantemente su chi la emette, indebolendolo e degradandolo. Vanno quindi eliminati pensieri intimidatori, ricattatori, violenti, come pure la protezione esagerata, la commiserazione, malamente intesa come compassione. Aiutiamo invece davvero una persona visualizzandola in salute e con buona energia, inviandole buoni pensieri che contribuiscano alla sua salute e alla sua felicità. I buoni pensieri aprono la porta del cuore all’energia guaritrice ed è grazie a questi che scaturisce la forza nella persona amata che compie la sua guarigione.
Stampa, radio, televisione sostengono per lo più l’emozione della paura e della preoccupazione e contribuiscono a rendere più problematica la vita di una persona.
In relazione a quanto è stato detto riportiamo alcuni concetti espressi dal dottor Edward Bach nel suo libro “Guarisci te stesso”, che stanno alla base delle nostre credenze e sono il fondamento del nostro operare e la base dei rimedi “Flos Animi” attraverso i Fiori italiani che hanno il potere di riportare la salute dell’anima, riordinare e risanare il corpo fisico.
Scrive il dott. Bach nel suo libro: “Si può dire che vi è una sola afflizione: la malattia. Come l’azione contro l’Unità può essere di diversi tipi, la malattia, risultato di questa azione, può dividersi in gruppi principali corrispondenti alle loro cause. La natura stessa di una malattia servirà da utile guida per scoprire in quale modo si è infranta la legge divina d’Amore e d’Unità…” e continua: “Le reali malattie primarie dell’uomo sono certi difetti quali l’orgoglio, la crudeltà, l’odio, l’egoismo, l’ignoranza, l’instabilità, l’avidità e ciascuno di essi, se ben esaminato, si rivela contrario all’Unità. Sono queste le vere malattie ed è persistendo in tali difetti…che noi apriamo le porte alle loro conseguenze nocive sul nostro corpo, che noi chiamiamo malattie.”
In realtà è la malattia stessa che cura l’azione sbagliata, e la vera guarigione porterà sempre ad uno stadio di coscienza più alto del precedente. Nella corretta guarigione dunque niente deve essere usato che liberi il paziente dalla sua responsabilità verso se stesso e verso la vita e devono essere adottati solamente mezzi che lo aiutino a superare i suoi difetti, come asseriva Bach alle cui idee noi aderiamo completamente.
La filosofia che sta alla base della floriterapia dà la possibilità di cambiare le vecchie credenze che appartengono già al passato e per il futuro noi postuliamo che gli operatori della salute abbiano, come noi, gli stessi ideali del dottor Bach che, parlando del futuro medico, asseriva quanto segue: “Egli non avrà alcun interesse nella patologia o nell’anatomia patologica; perché il suo studio sarà quello della salute….Non gli importerà se l’insufficienza respiratoria sia causata dal bacillo della tubercolosi, dallo streptococco, o qualsiasi altro organismo… i raggi X non saranno più richiesti per esaminare una giuntura artritica…la prognosi della malattia non dipenderà più dai segni e sintomi fisici…egli dovrà comprendere il conflitto che causa malattia o disarmonia fra il corpo e l’anima…dovrà studiare la natura e le leggi della natura, avrà familiarità con i suoi poteri di guarigione…la cura di domani porterà pace, speranza, gioia, fiducia….il paziente di domani deve comprendere che lui e solo lui può portare a se stesso sollievo dalla sofferenza…nel futuro non vi sarà alcun orgoglio ad essere ammalati: al contrario le persone si vergogneranno della malattia tanto quanto per un crimine…la malattia e il male non sono da conquistarsi lottando direttamente, ma facendo prendere al bene il loro posto… tutta la guarigione che non origina dall’interno è nociva e la cura apparente del corpo ottenuta tramite metodi materialistici, ottenuta solo tramite l’azione di altri, senza l’aiuto di se stessi, può portare certamente sollievo fisico, ma danneggia la nostra natura più alta, poiché la lezione non è stata appresa e il difetto non è stato sradicato.”
La guarigione quindi deve avvenire dall’interno di noi stessi, dalla conoscenza e dalla guarigione dei nostri difetti e dall’armonizzazione del nostro essere. Dobbiamo cioè seguire il modello di positività che presentano certamente i rimedi italiani per avere pensieri rivolti solo al bene perché, come asseriva ancora il dottor Bach: “Siamo tutti guaritori e con amore e compassione verso il nostro essere possiamo anche aiutare chiunque desiderasse veramente la salute.”