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Il Noce e gli Alberi Luminosi ti parlano

Pubblicato 2 anni fa

Qual è il loro messaggio per te? Come puoi ascoltarlo e capirlo?

Lo sapevi che ogni specie di albero emana un'energia diversa, archetipica, non solo a livello energetico ma anche nella sua espressione fisica e comportamentale?

È possibile vedere la Quercia forte, ben radicata, resistente, concreta, ma anche generosa e ospitale.

La Betulla invece si presente leggera, danzante e luminosa, gioiosa, fluida e aperta.

E il noce? Cosa rappresenta e cosa vuole comunicarci?

Indice dei contenuti:

Il Noce: qual è il suo messaggio per te?

Lo Spirito del Noce ti aiuta a:

  • Scendere e prendere contatto con le profondità
  • Avvicinare l’oscuro e il mistero
  • Rompere gli incantesimi, i confini, i tabù
  • Riprendersi il proprio potere
  • Percepire finemente le energie sottili
  • Ampliare le abilità cerebrali
  • Espandere la consapevolezza

Il noce è anche detto "Il Luminoso nell’oscuro" e ti aiuta a scendere l’abissale per espandere la tua consapevolezza.

È un albero che non conosce mezzi termini e sa difendere il suo territorio. Proprio per questo è importante avvicinarlo con rispetto e chiedendo il permesso. Poi si apre e comunica con chiarezza e schiettezza.

Se il noce potesse parlare ti direbbe: “Gli alberi sono i vostri compagni, ma non potete dominarli. Se l’uomo non cambia il suo modo di pensare e non inizia a trattare gli alberi con rispetto, gli Spiriti degli Alberi smetteranno di comunicare e tutte le essenze degli alberi diventeranno inefficaci. Perché non è quello che c’è nelle essenze che guarisce, ma lo Spirito che è collegato a esse. Se voi umani non siete interessati a salvare il vostro pianeta, gli alberi chiuderanno la loro comunicazione e voi cadrete nell’oscurità. Pertanto, vi consiglio di non usare solo le essenze, ma anche di connettervi con lo spirito dell’albero con rispetto, umiltà e amore”.

Il Noce è così. Quando siamo disposti a seguire la strada che ci indica è disponibile a offrire con forza il suo importante aiuto, ma non aspetterà all’infinito. 


"Ogni albero emana nel suo ambiente circostante la sua energia e le sue caratteristiche, lo Spirito della sua Specie, e tutti noi lo sentiamo, almeno inconsciamente."


Qualche altra curiosità fisiognomica del Noce

Sembra che il Noce sia stato introdotto alle cure dell’uomo in Asia minore, durante l’età del bronzo.

Lo troviamo spontaneo solo nelle foreste montuose dall’Anatolia al Caucaso fino all’Asia centrale e alla Cina del Nord. È una specie eliofila, amante del sole e della luce nella sua parte epigea, mentre le sue radici trovano il giusto luogo nei terreni profondi, fertili e freschi.

È un albero che raggiunge 25-30 m di altezza e un diametro non superiore al metro. La chioma è ampia e globosa, il tronco diritto, con la corteccia dapprima liscia e chiara, che poi si fessura longitudinalmente con nastri chiari in superficie, che evidenziano solchi neri più in profondità.

Le foglie sono alterne, molto lunghe, composte da più foglioline con margine regolare, in numero dispari da 5 a 9, poste a due a due su un picciolo nero e con la fogliolina apicale più grande delle altre.

I fiori maschili e femminili sono separati, ma crescono sulla stessa pianta. I fiori maschili sono lunghi 5-15 cm, verdi e scuri, e durante l’antesi liberano chiaro polline impalpabile che viene portato in giro dal vento.

I fiori femminili compaiono al momento della fioritura e si trovano solo al termine del ramo dell’anno. Di solito crescono riuniti in 1-3 nell’ascella fogliare. Il fiore femminile è una piccolissima botticella verde da cui fuoriescono sulla cima due stimmi divaricati che assomigliano a due piume umide, lucide e verde giallognolo.

Quando il fiore femminile è stato fecondato, i due pennacchi diventano color rosa acceso, avvisando del loro cambiamento avvenuto.

Di solito la fioritura avviene in aprile e sono proprio le gelate tardive a compromettere tutto il lavoro. I frutti verdi si ingrossano velocemente, tanto che a giugno, attorno al solstizio, le piccole noci sono già oggetto della prima prelibata raccolta. Il frutto che maturerà in ottobre è una drupa. È costituito dal mallo carnoso, verde e poi nerastro, ricco di tannini. Il pericarpo, legnoso, duro e rugoso, si apre in due valve e contiene il gheriglio, il seme vero e proprio. Quest’ultimo è suddiviso in 4 lobi separati da setti. I cotiledoni sono cerebriformi, ricchi di sostanze oleose e amido. Il seme germina solo dopo mesi di chilling, e solo sotto terra.

Il legno del Noce è molto apprezzato, è omogeneo, facile da lavorare e si “muove” poco.

Non è una specie particolarmente longeva, però può arrivare a 300-400 anni.

Una caratteristica fondamentale è l’allelopatia, un processo di inibizione biochimica che la pianta attua attivamente nei confronti di parassiti, predatori e piante che crescono vicine. Il Noce sviluppa un suo odore caratteristico in ogni parte del suo corpo, dalle gemme alle radici. L’odore, un insieme di aromatico, sacro e putrido, è da ricondurre allo juglone, un naftochinone che ha un chiaro messaggio di repellenza su animali e piante. La tossicità si estrinseca soprattutto quando le radici del Noce vengono a contatto con un’altra pianta.

Incontro con gli Alberi Luminosi

Il comune denominatore degli Alberi Luminosi è la capacità di trasformare ciò che a livello di stati d’animo è rimasto bloccato, nell’individuo come nella comunità.

Questi alberi ci accompagnano verso una vita più luminosa, ognuno a modo suo.

Ci insegnano come:

  • Illuminare la pancia e la mente
  • Sentire la luce dentro di noi
  • Trovare nuovi orizzonti
  • Seguire il nostro destino
  • Aprirci al risveglio spirituale
  • Manifestare il potere illuminato
  • Lasciarci attirare dagli esseri di luce.

I Luminosi ci accompagnano come genere umano ad acquisire un senso di unità partendo da ciò che culturalmente abbiamo sempre vissuto in maniera divisa, separata.

Uniti nella diversità

Questi alberi rappresentano l’unità nella polarità.

Ogni albero corrisponde a un archetipo e si concentra su due polarità che, proprio per il fatto di esistere entrambe come due facce della stessa medaglia, hanno bisogno di comunicare in modo fluido dentro ognuno di noi e a livello di comunità, per aprirci a una nuova visione del mondo.

 

Se vuoi approfondire, ti invito a leggere il nuovo libro di Lucilla Satanassi e Hubert Bösch di Remedia, che parlano proprio di questi nostri compagni preziosi, gli Alberi Luminosi.

Perché leggerlo

  • Per incontrare i 7 Alberi Luminosi ovvero Olmo, Olivo, Noce, Ippocastano, Cembro, Cedro e Castagno.

  • Per NON essere più padroni che cercano di sottomettere e sfruttare il territorio e la Natura, ma collaboratori che ascoltano, custodi che si sono presi il compito di sostenere la Natura nel mostrare tutta la sua bellezza, armonia e benevolenza.

  • Per imparare a percepire le energie e le forze sottili che ogni albero può regalarci e capire che sono molto più preziose di quello che pensiamo!

  • Perché il libro contiene le "7 carte per la scelta" con i messaggi di ogni albero.

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