Il modulo armonico Tzolkin
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4 anni fa
Leggi un estratto da "Il Sacro Computo del Non-Tempo" di Stefania Marinelli
"Se la civiltà Classica Maya è senza pari per le sue realizzazioni ed unica per il raggiungimento degli obiettivi che si era auto-prefissa, ciò è stato possibile grazie alla missione che si era imposta di portare a termine. La missione, a quanto sembra, era quella di portare la Terra ed il sistema solare ad una sincronizzazione con una comunità galattica più ampia. Questo è il significato delle date e dei geroglifici che la accompagnano. Una volta raggiunto l'obiettivo, che era la causa ed il significato dell'intensa attività del Barktun 9 (495/771 d.C, n.d.r.), i Maya partirono - ma non tutti. Alcuni restarono come custodi, supervisori, e parlavano il linguaggio dello Zu-vuya, il codice-linguaggio criptico del significato dei diversi cicli di tempo. La chiave ed il codice lasciati dai Maya classici - o dovremmo dire galattici - e che descrivono il loro scopo e la loro scienza, sono fissati nel sistema apparentemente semplice di tredici numeri e venti simboli chiamato TZOLKIN."
Estratto dal libro "Il Fattore Maya"
Quest'opera meravigliosa che ho dovuto leggere cinque volte per apprezzarne bene gli insegnamenti, ha contribuito a portare a conoscenza degli occidentali l'esistenza di un Computo del Tempo chiamato Sacro, un modulo che si è rivelato essere auto-esistente, cioè mai inventato. Esso esiste da sempre, e sarà stata piuttosto la sua emanazione ad attivare la ricettività degli umani per essere captato e trasmesso.
La sua origine è tra il popolo del Messico in America Centrale, la sua trasmissione orale ed è arrivato ad Arguelles da Tony Shearer, appartenente alla Nazione Lakota, autore del poema Lord of the Down, di grande ispirazione per Valum Votan.
Questo Modulo, detto Armonico, porta il nome di TZOLKIN, Sacro Computo, codificato in una tabella numerica di 260 caselle. Lo TZOLKIN era stato consegnato a Tony Shearer dalla sua compagna, una curandera messicana. Tutto il libro "Il Fattore Maya" è uno studio approfondito di questo modulo.
Sotto gli occhi del lettore il misterioso intreccio di righe e colonne, numeri, simboli, si svela come una tavola periodica delle frequenze galattiche, uno strumento di sincronizzazione galattica, che trasmette, attraverso i cicli in cui è diviso, ritmo e periodicità, illustrando anche la forma che il ritmo trasmette alla materia primordiale. Ciò accade attraverso la risonanza che è l'imprinting di determinate onde sulla rete della realtà, cariche di informazioni.
Lo TZOLKIN è uno strumento di trasmissione di informazioni sulle qualità del Tempo, o meglio del Non-Tempo, una dimensione che si apre al di sotto degli occhi chiusi del Ricercatore che guarda oltre.
"(...) l'informazione è la forma-veicolo di quantità di energia che passano attraverso due agenti o parti. Come il suono si ripete, la risonanza è informazione (...). Quando si parla della risonanza, si parla anche di frequenze e di toni. La frequenza si riferisce alla velocità della vibrazione. Come tutti sanno, esistono velocità di vibrazione più alte o più basse; ogni vibrazione è pulsazione di onde. Una frequenza mantenuta per un unico ciclo di onde, noto come ritmo, diventa un tono (...). Armonia è la sincronizzazione di due o più toni, ed abbraccia tutti i campi sensoriali. L'abilità nel sincronizzare i toni e nel sintetizzare i campi dei sensi è un'arte non meno che una scienza."
Il Modulo Armonico è dunque una struttura risonante che si diffonde nel Tempo in tal modo. Lo TZOLKIN riporta, suddiviso in diversi cicli, il linguaggio informativo ritmico proveniente dal Centro della Galassia.
Infatti esso fu utilizzato dai Maya Galattici per sincronizzare il sistema solare e la Terra con HUNAB KU, definito Unico Datore di Movimento e di Misura, dai Maya venerato come una divinità, motore di Madre Galassia, trasmettitore di codici e onde di frequenze tarate sulle armoniche celesti.
Con il termine Movimento si intende "energia, principio della vita e coscienza che tutto pervade, immanente in tutti i fenomeni". Con Misura si intende "principio del ritmo, della periodicità e della forma che spiegano le diverse qualità limitative che l'energia assume nelle sue diverse trasformazioni".
Per riassumere, per comprendere lo TZOLKIN diventa più semplice utilizzare il principio di risonanza armonica, che è l'abilità di percepire le informazioni dentro il corpo, così da farne esperienza. In questo modo, ci permettiamo di offrire il sistema nervoso alla risonanza, cioè al banco di informazioni che sono destinate a noi, ovviamente calibrate sulla nostra capacità ricettiva.
Vero è che ci si avvicina a questo tipo di conoscenza perché se n'è attratti in modo naturale dal profondo.
Osserviamo ora le particolarità: dalla sua struttura si evince come il Modulo possa essere diviso in tre sezioni; la superiore e quella inferiore sono uguali, sono un'immagine riflessa tra sopra e sotto, e questo ricorda gli insegnamenti degli antichi Alchimisti. La zona centrale invece immette un'informazione diversa, diventando così una zona aperta al cambiamento, alla trasformazione. La zona superiore sembra essere aperta come una coppa ad accogliere ciò che scende dal Cielo, la zona centrale immagazzina, raffina e trasforma la trasmissione, ed il Flusso viene accompagnato verso il Centro della Terra dall'apertura inferiore.
Quale collegamento tra l'umano, la Terra, la Luna, il Sole, le orbite planetarie ed il Centro della Galassia, quale Cuore del Cosmo, matrice galattica di armonia, lo TZOLKIN viene inserito all'interno del computo delle 13 Lune di 28 giorni.
I 364 giorni + 1 delle 13 Lune si arricchiscono dei 260 giorni sacri del Modulo Armonico. Da cosa è dato questo numero? Il tipo di universo che viene illustrato attraverso lo TZOLKIN è un universo a 13 dimensioni, 13 come le 13 Lune, che diventano 13 vibrazioni, 13 note musicali che creano risonanza ed assonanza, attivando processi, dando vita ad un ciclo di creazione. Sulla Terra le 13 note. Toni Galattici, cosiddetti perché provengono da HUNAB KU, diventano 13 giorni, ogni Tono un giorno; nel Tempospazio di 13 giorni la coscienza collettiva riceve un insegnamento, il flusso di informazioni si muove al ritmo delle diverse tonalità, creando vita, focalizzandosi sul raggiungimento di un risultato.
I 13 Toni in emanazione ed in ricezione da e verso il Centro della Galassia sono pura energia senza forma.
Essi sono un battito, codificato attraverso dei numeri, un linguaggio galattico e telepatico. Il Sole riceve questa trasmissione e la emana attraverso un ciclo di inspirazione ed espirazione verso le sue orbite planetarie. Nel passaggio tra il linguaggio galattico e quello planetario accade qualcosa. La frequenza dei 13 Toni rallenta e si densifica per essere compresa, il linguaggio viene tradotto da galattico a planetario. I 13 Toni Galattici prendono una forma, diventano i 20 Glifi Solari, così chiamati perché i pianeti li ricevono dalla Stella motore del nostro sistema. I 13 Toni in-forma-no i 20 Glifi Solari e nascono così i 260 KIN/giorni (13x20=260).
Lo TZOLKIN è formato da 13 colonne e 20 righe; sulla sinistra ci sono i simboli dei 20 Glifi (dall'alto verso il basso: Drago Rosso, Vento Bianco, Notte Blu, Seme Giallo, Serpente Rosso, Allacciatore dei Mondi Bianco, Mano Blu, Stella Gialla, Luna Rossa, Cane Bianco, Scimmia Blu, Umano Giallo, Viandante dei Cieli Rosso, Mago Bianco, Aquila Blu, Guerriero Giallo, Terra Rossa, Specchio Bianco, Tempesta Blu, Sole Giallo).
I KIN sono numerati da 1 a 260, ed il numero arabo è accompagnato dalla numerazione punto/barra maya. Ogni Glifo risuona 1 volta per ogni Tono, creando una struttura energetica che in-forma il Tempo di una specifica qualità. In questo modo si creano le 260 diverse modalità della realtà, quando tutti i 20 Glifi avranno risuonato a tutti i 13 Toni.
La matrice galattica dei 52 portali di attivazione
Un'altra particolarità: all'interno del Modulo Armonico si riconosce una serie di quadrati neri. Essi hanno forma di un'antenna aperta sopra a ricevere all'interno di un canale, che poi si apre a dare. Si tratta dei 52 Portali di Attivazione Galattica, la struttura della Matrice Galattica, il contatto con un mondo superiore/interiore di verità che risuona, una corrente che passa tra i mondi quando i confini sono più labili e la Voce dello Spirito (ispirazioni ed intuito) è maggiormente udibile.
Ne "Il Fattore Maya" Vaiarti Votan definisce la Matrice Galattica il Telaio Maya, raccontandone tutte le straordinarie proprietà di attivazione del DNA.
"Così come il codice genetico regola l'informazione concernente le operazioni di tutti i livelli del ciclo della vita, compresi quelli delle piante e delle forme animali, il codice galattico regola l'informazione che condiziona le operazioni del ciclo della luce (...) il DNA possiede una struttura vibratoria, parallela alla struttura molecolare, È questa infrastruttura vibratoria radiante - il corpo di luce - che corrisponde allo spettro di energia radiante regolato dal codice dello TZOLKIN (...)"
I 52 Portali creano un linguaggio sonoro, leggibile dall'alto al basso, da destra a sinistra ed in senso radiale, inserendo un ritmo diverso nello sviluppo di frequenze dei 260 KIN.
Osservandoli lungo le 13 colonne si nota questo: nella prima colonna c'è un Portale nel KIN 1 ed il successivo nel KIN 20; nella seconda colonna il KIN 22 e KIN 39; nella terza colonna aumenta il ritmo: 4 Portali 43/50/51/58; nella quarta il ritmo rimane stabile sui 4 Portali 64/69/72/77; così come nella quinta 4 Portali, solo che sono più ravvicinati e l'ingresso nell'energia interdimensionale comincia a farsi sentire 85/88/93/96; nella sesta colonna si sviluppa la serie di 10 Portali consecutivi, Tempospazio molto potente che chiama a contattare il Maestro Interiore, il più assoluto silenzio, dove ispirazione ed intuito si attivano 106/107/108/109/110/111/112/113/114/115; la settima colonna è l'unica che non presenta Portali perché essa è il Cordone Ombelicale Galattico, chiamato Kuxam Suum, il Canale ricettivo che collega HUNAB KU al Sole, alla Terra e all'umano. Questi 20 KIN/giorni (dal 121 al 140) sono momenti di sospensione tra Cielo e Terra, in cui aprirsi alla discesa delle frequenze più elevate, attendendo che esse si coagulino in esperienza diretta dello Spirito sulla Terra.
Chi nasce dentro la Colonna Mistica, altro nome della settima colonna, potrebbe sperimentare un senso di sospensione nell'esistenza, probabili difficoltà a trovare il proprio posto, senso di smarrimento davanti alla pesantezza della vita. Queste anime sono portatrici di un'alta frequenza, molte volte difficile da decodificare per il sistema nervoso. La tendenza è quella di andare in reazione, chiudendo le antenne per proteggersi dall'ipersensibilità. Sarà così necessario lavorare per ancorare la coscienza al corpo fisico, che si tende a negare, sentendolo come una prigione. Si tratta di decidere di scendere in terza dimensione, superando il senso di resistenza alla lentezza e alla densità.
Esse sono scese soprattutto per svolgere un compito transpersonale: mentre operano su di sé un processo di incarnazione attivo e consapevole, trasmettono la stessa vibrazione al campo collettivo, lavorando per tutti. Dall'ottava alla tredicesima colonna il ritmo si specchia come dalla sesta alla prima. Qui siamo in una dimensione riflessa.
Il gioco degli specchi è particolarmente attivo nello TZOLKIN, o meglio, ogni parte riflette il Tutto e contiene il Tutto. Questo è un Mondo Frattale, dove non c'è separazione. Tutto contiene l'Uno e dall'Uno emana il Tutto.
La Colonna Mistica, la settima, è la Via Mediana tra 1 e 13; essa è uno Specchio e permette la Riflessione della Matrice Galattica, che così diventa ciò che è, una coppa aperta alla discesa delle informazioni dal Centro al Sole e da lì alle orbite planetarie, e da lì alla coscienza collettiva degli abitanti di quei corpi planetari. Il Kuxam Suum è il canale di connessione ai cicli dello Zuvuya, è un ponte tra la Terra e HUNAB KU e le dimensioni dell'altrove, un non-luogo attraverso cui spostarsi e viaggiare nel Tempo.
Usciti dal canale del cordone ombelicale galattico, ci ritroviamo nell'ottava colonna, dimensione specchiata della sesta, ed infatti vi ritroviamo 10 Portali consecutivi, a testimoniare un altro momento di intenso viaggio interiore 146/147/148/149/150/ 151/152/153/154/155; nella nona colonna, specchio della quinta, ci sono 4 Portali, e il flusso di informazioni si va placando 165/168/173/176; nella decima, specchio della quarta, altri 4 Portali, a confermare il nuovo ritmo 184/189/192/197; nell'und/ces/ma, specchio della terza, altri 4 Portali, a dare forma alla nuova matrice 203/210/211/218; nella dodicesima, specchio della seconda, 2 Portali: così rallentando si orizzontalizza l'informazione 222/239; nella tredicesima, specchio della prima dimensione, gli ultimi due Portali a stabilizzare la matrice, che diventa Vita, per iniziare un nuovo ciclo senza interruzioni (241/260).
Infatti il KIN 260 è subito seguito dal KIN 1, connettendo il ciclo della costante galattica con se stesso.
Chi nasce in un KIN/giorno Portale di Attivazione Galattica, deve fare particolare attenzione alla relazione con il corpo fisico e la realtà quotidiana.
Non è ovviamente un assioma, ma nascere quando i diversi mondi comunicano tra loro, può dare la sensazione di non riuscire a comprendere bene a quale si appartenga. È chiaro che l'anima si è presa il compito di essere un tramite e di portare un messaggio dal cuore dell'essenza. Sarà dunque bene arrendersi al flusso della Vita che scorrerà potente, respirando e osservando le Sincronicità, che si manifesteranno copiose.
Se invece stiamo vivendo un anno da Portale di Attivazione Galattica (viviamo un mega ciclo di 52 anni - 13x4 - chiamato il Castello del Destino, dove ad ogni compleanno indossiamo una nuova Identità, pur mantenendo la nostra come base), facciamo attenzione a come ci muoviamo in quel Tempospazio di apparente dissoluzione di vincoli terrestri pesanti.
È un'esperienza in cui i confini diventano estremamente ampi, ci sentiamo attratti verso l'introspezione e l'indagine interiore, trovandoci in situazioni o incontrando persone che richiamano lo scioglimento degli eventuali nodi del passato.
Ogni Onda Incantata, un ciclo di 13 giorni, ha almeno un Portale al suo interno, tranne quella dello Specchio Bianco (KIN 118/130) e quella della Scimmia Blu (KIN 131/143) perché si tratta dei due cicli che si sviluppano all'interno della Colonna Mistica. L'Onda del Serpente Rosso (KIN 105/117) e quella del Seme Giallo (KIN 144/156) contengono ben 10 Portali su 13 giorni.
Ogni anno, per 52 giorni, dal KIN 105 al KIN 156, attraversiamo il Vuoto Cosmico, ed è l'occasione per allinearci con il Sé Superiore, rimanendo in ascolto del Maestro che respira dentro il nostro Cuore.
Ad ogni ciclo saltiamo dentro il Vuoto Cosmico ed attraversiamo il passaggio verso l'acquisizione della Coscienza Solare.
Chi è nato in un giorno Portale o tra il KIN 105 ed il KIN 156 fa parte del progetto di istituire una rete di comunicazione tra cuori per ricordare all'umanità dell'esistenza di questa modalità di risveglio "nel Tempo, attraverso il Tempo, in qualità di Tempo"
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