Il mare che guarisce
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3 anni fa
Senza blu, niente verde
Oggi, 8 giugno, si festeggia la Giornata Mondiale degli Oceani - World Oceans Day, per celebrare il mare come dono della natura con l’intento di ristabilire la forte connessione interdipendente e indissolubile che esiste tra l’uomo e l’acqua.
Attualmente siamo in forte debito con gli oceani i quali producono pensate più della metà dell’ossigeno che respiriamo, e assimilano gran parte dell’anidride carbonica da noi generata, combattendo gli effetti del riscaldamento globale. In più, tante persone dipendono dai mari, i quali risultano una vera risorsa vitale per il proprio sostentamento.
Ma, nonostante tutte queste impattanti notizie sembra che l’essere umano non riesca proprio a dare il giusto peso, per cui la pesca continua ad essere fatta in modo sproporzionato, idem per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico e da plastica che hanno un grave effetto sulla salute degli oceani.
“Lo stato dei nostri oceani è terribile. Attualmente stiamo scaricando fino all’equivalente di due camion di rifiuti di plastica negli oceani ogni minuto, spingendo gli ecosistemi oceanici oltre i loro limiti. Dobbiamo tutti agire immediatamente per garantire la salute dei nostri oceani e delle nostre spiagge, per oggi e per il futuro”, dichiara Lea d’Auriol, Fondatrice di Oceanic Global.
Ma fin qui cose sentite e risentite! E continueranno ad essere tali se non decidiamo di renderci davvero predisposti verso l’argomento, approfondirlo e realizzandone la grande importanza che ne detiene, dentro e fuori di noi.
Da tempi remoti realtà simili cercano di sensibilizzare le persone verso tale argomento ma l’inizio di questa consapevolezza deve nascere dalla nostra volontà e dalla nostra ecologia interiore.
L’obiettivo di oggi, per rendere onore a questa giornata, a tutti coloro che s’impegnano per la protezione dei mari, agli oceani e all’acqua stessa è quello di piantare un piccolo seme nella nostra coscienza, una promessa di cura e protezione con la natura, la solenne promessa di rispettarla ogni giorno.
Hai il potere di:
- Fare la raccolta differenziata
- Scegliere il vetro al posto della plastica
- Buttare i mozziconi di sigaretta nell’apposito contenitore - i bambini saranno molto felici di giocare con la sabbia pulita oltre ad esserti molto grati
- Mangiare pescato di stagione
- Rimpiazzare le borse di plastica monouso con quelle riutilizzabili
- Utilizzare i solari ocean friendly - creme amiche che proteggono la tua pelle e salvaguardano il mare
- Fare un giretto in spiaggia dando una mano a raccogliere la plastica che trovi in riva.
Se ognuno di noi iniziassimo a servire l’oceano in questo modo, a piccoli passi, nel giro di breve tempo i nostri bambini potrebbero gioire di mari puliti e di un futuro luminoso.
Ogni goccia d'acqua che beviamo, ogni boccata d'aria che respiriamo, ci collega all'oceano. Senza blu, niente verde.
Sylvia Earle
Per sapere di più, in questa giornata cosi speciale ed evocativa, ho il piacere di presentarti il dottor Wallace J. Nichols, biologo marino, ricercatore associato presso l’Accademia delle Scienza della California e fondatore e co-direttore di Ocean Revolution, SEE the WILD, e LiVBLUE. Amante dell’acqua e dell’oceano è autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche e tiene numerosi incontri sull’argomento.
Wallace ci mostra come il contatto con l'acqua ci può aiutare a ritrovare la nostra centratura riducendo lo stress, purificando mente e corpo dalle tensioni accumulate, ritrovando benessere psicofisico.
Quando ci troviamo vicino all'acqua, nel nostro cervello avvengono cambiamenti neurologici, psicologici ed emozionali che ci condizionano in positivo. In questi momenti ritroviamo uno stato naturale di pace ed equilibro: ecco la Mente Blu. Coltivare la nostra Mente Blu, a scapito della Grigia e della Rossa – quelle che sperimentiamo più spesso nella nostra vita frenetica, disconnessa dalla natura – ci garantisce salute mentale, calma, concentrazione e benessere.
Come farlo? In un webinar Wallace J. Nichols ci ha raccontato le straordinarie proprietà terapeutiche dell’acqua e ci ha insegnato a coltivare questo primordiale e straordinario rapporto con l’elemento vitale per eccellenza.