Il decotto di Gramigna per la cistite
di Stefania La Badessa 6 mesi fa

Torniamo sulla cistite con nuovi spunti declinati al naturale. Questa volta puntiamo su uno speciale decotto basato sulla famosa… erbaccia
Nell’ambito di una terapia naturale delle infezioni delle vie urinarie, le piante ad azione diuretica costituiscono sicuramente un tassello importante: grazie alla loro azione drenante consentono di realizzare una prima "pulizia" (disinfezione) dell’apparato urinario, favorendo così l’allontanamento dei germi promotori dell’infezione.
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Una pianta diuretica
Lo stesso motivo per cui alle donne che soffrono di cistite viene consigliato di bere molto. Almeno 2 litri di acqua nelle 24 ore, per diluire la carica batterica presente nelle vie urinarie.
Ma che pianta scegliamo? Tra le piante diuretiche suggerite dalla tradizione, la Gramigna si rivela un’alleata preziosa: nota per i mille modi di dire che la definiscono – quasi sempre in senso negativo per la sua capacità di proliferare velocemente – la Gramigna (Agropyrum repens) possiede infatti proprietà diuretiche, antinfiammatorie e antibatteriche che, in caso di cistite, la rendono ideale per la preparazione di infusi e tisane da consumare durante la giornata.
Modalità di preparazione
Al decotto base poi possiamo aggiungere altre erbe per potenziarne l’azione. Ma procediamo per ordine. Il decotto si prepara aggiungendo un cucchiaino di rizoma sminuzzato della pianta in 150 ml di acqua bollente. Attendiamo 2-3 minuti prima di spegnere la fiamma. Si prosegue poi l’infusione altri 7-8 minuti prima di filtrare e consumare – 2-3 volte al giorno – lontano dai pasti.
Anche con la Malva
Al decotto base possiamo aggiungere, a fiamma spenta, un cucchiaio di foglie e fiori di Malva (Malva silvestris), pianta ricca di mucillagini. La Malva conferisce alla tisana un’azione lenitiva e calmante sulla mucosa infiammata. Un interessante contributo per ridurre i sintomi.
Uva ursina e Corbezzolo
Se si desidera ottenere maggiore efficacia anche contro i batteri, è possibile aggiungere al decotto – in forma di estratto liquido (tintura madre) e alla dose di 40 gocce ciascuna – l’Uva ursina (Arctostaphylos uva ursi) e il corbezzolo (Arbutus unedo). Si tratta di due piante molto efficaci, dotate di notevole attività antisettica e antinfiammatoria, ma anche antispastica e antidolorifica a livello delle vie urinarie.
Ne viene consigliata l’assunzione almeno 2 volte al giorno per circa 10 giorni, ripetendo poi il trattamento a distanza di un mese.
Alcalinizzare le urine
È necessario, però, seguire una regola base: l’Uva ursina è davvero efficace solo quando l’urina è alcalina. Per garantire l’efficacia del trattamento si consiglia quindi di favorire l’alcalinizzazione delle urine assumendo piccole quantità di bicarbonato di sodio e seguendo un’alimentazione ricca di vegetali.
Altri possibili impieghi
Per le sue qualità diuretiche e depurative la Gramigna viene tradizionalmente impiegata in tutti i casi in cui sia necessario "portare via" tossine o batteri.
Oltre alla cistite (per fare molta pipì) si usa in caso di litiasi urinaria (per far uscire calcolini e renelle), oppure per la gotta e reumatismi.
Vale anche come ipotensivo in caso di pressione alta. E, nel caso, può essere associata con un’altra pianta drenante: la linfa di Betulla.
Come sempre la prudenza non è mai troppa
È bene ricordare che i diuretici, anche se di origine naturale, devono comunque essere utilizzati con prudenza e attenendosi alle dosi consigliate per evitare effetti collaterali quali la disidratazione, la perdita eccessiva di potassio o ancora l’insufficienza renale.
Particolare attenzione anche ad eventuali associazioni pericolose con altri farmaci, quali i farmaci per l’ipertensione o altri diuretici. Infine, è bene essere consapevoli che – soprattutto quando le analisi evidenziano la presenza di un forte processo infettivo – è indispensabile ricorrere al consiglio del proprio medico per stabilire il trattamento farmacologico più indicato.
L'Altra Medicina n. 67 - Ottobre 2017 - Magazine
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