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Il corpo ci informa

Pubblicato 4 anni fa

Stai leggendo un estratto da "I Test della Guarigione" di Gérard Dieuzaide e scopri come verificare la presenza di disturbi, intolleranze e sensibilità

Cito spesso la metafora dell'ostrica. Se si mette una goccia di limone su un'ostrica viva, la si vede immediatamente ritrarsi. Questo farà sì che possa essere mangiata senza effetti dolorosi. La goccia di limone è un'informazione irritante che induce i muscoli dell'ostrica a contrarsi. Una goccia di acqua di mare, invece, la rilassa immediatamente, diluisce e annulla l'effetto irritante del limone.

Dal canto suo, l'informazione elettromagnetica irritante agisce sull'uomo proprio come il succo di limone sulle ostriche, creando nel soggetto tensioni riflesse. Ciò è dimostrato dai numerosi test descritti in questo libro.

Come l'ostrica, il nostro corpo mostra a colui che sa leggerlo cosa è buono per lui e cosa no. La sua risposta è indipendente da credenze, mode, marketing medico o "correttezza medica". Questa risposta non passa attraverso la mente cosciente, è un riflesso, una reminiscenza dei primi tempi della vita sulla Terra, quando la coscienza non esisteva. È una reazione dello stesso ordine di quella dell'ostrica, primitiva, arcaica. È qui che risiede il suo interesse.

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Testare significa saper leggere le tensioni

Da circa un milione di anni, per stare in piedi gli esseri umani lottano continuamente contro la gravità. Per mantenere la verticalità devono adattare senza sosta il corpo all'ambiente secondo i segnali esterni ricevuti da vari sensori situati negli occhi, nella colonna vertebrale, nella lingua, nei denti, nell'orecchio interno, nelle articolazioni e nei piedi. I muscoli interessati sono quelli appartenenti al sistema tonico riflesso, o muscoli del tono.

È così che l'essere umano può interpretare il suo ambiente per resistere in modo armonioso, sia fisicamente sia psicologicamente.

A tal fine il nostro corpo possiede, tra le altre cose, degli eso-sensori che ricevono informazioni dall'esterno e trasmettono ai centri nervosi superiori messaggi che ci permettono di collocarci in rapporto all'ambiente. I centri superiori analizzano questi messaggi, cioè tutte le informazioni raccolte dai sensori, e restituiscono una risposta sotto forma di tensioni appropriate a ogni situazione.

Sia che i messaggi vadano al centro nervoso superiore, cioè al cervello, sia che scendano da lì al sistema muscolare tonico, cioè al sistema degli effettori, si tratta fondamentalmente di un fenomeno elettrico e magnetico.

Sappiamo che ogni pensiero, ogni atto è costituito da una differenza di potenziale elettrico che circola lungo i nostri nervi. Pertanto, le cariche elettriche in movimento generano un campo elettromagnetico estremamente debole ma molto reale.

Sappiamo anche che tutta la materia emette un campo elettromagnetico che è anch'esso molto debole quanto reale e, osservazione importante, opera nello stesso ordine di frequenza.

La peculiarità delle onde, quali che siano, consiste nella possibilità di interferire tra loro. Questo è precisamente quanto accade nel nostro organismo quando il segnale vibratorio di un prodotto interferisce con il sistema oscillatorio.

Quando si verifica un fenomeno di risonanza, tutti i messaggi propriocettivi che partono verso il nostro cervello dagli eso-sensori saranno disturbati, al pari dei messaggi che dal cervello vanno verso i muscoli del tono, cioè quelli che nella fattispecie si chiamano effettori. In questo caso, e da quel momento in poi, appariranno nel sistema muscolare tensioni che costituiranno la "prova del nove" di un problema di intolleranza elettromagnetica con il prodotto in esame, qualunque esso sia.

Vedremo nei capitoli seguenti le conseguenze di queste tensioni riflesse croniche sulla nostra salute.

Il trasmettitore emozionale

Il bio-elettromagnetismo è presente in tutti gli esseri viventi. In neurofisiologia, lo studio delle fluttuazioni bio-elettromagnetiche legate all'attività cerebrale ha dato origine a numerose applicazioni di imaging, le più note delle quali sono senza dubbio l'elettroencefalografia e la magneto-encefalografia. Il biofeedback è utilizzato in fisiologia e psicologia per seguire i ritmi dei cicli mentali ed emotivi.

Nelle neuroscienze, un insieme di tecniche legate principalmente alla bioelettricità viene utilizzato per misurare funzioni organiche, psicologiche o emotive con dispositivi elettrici che registrano segnali fisiologici.

In altre parole, in qualsiasi azione psichica o emozionale i neuroni generano un impulso elettrico, inducendo così un campo magnetico.

I sensori posti intorno al cranio permettono di registrare le variazioni dell'attività cerebrale. Producono un'immagine virtuale che, come l'elettroencefalogramma o il magnetoencefalogramma, è utilizzata per la diagnosi neurologica. Così, è facile capire come i segnali elettromagnetici ambientali possano disturbare questi flussi vibratori biologici naturali che sono parte del nostro equilibrio psichico e fisico, interferendo con loro.


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