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Il colore nero: l'intelligenza del caos

Pubblicato 4 anni fa

Misterioso e caotico, profondo e carico.
Identifica lutto e caos, inizio e fine, potere e controllo.
Opposizione e blocco, protesta e negazione.
Ma anche colore che nutre e copre, carico e assoluto.
Ombra e Buio, chiusura e inesplorazione.
Assenza del Tutto, vuoto e rinascita.
Solennità e ignoto, tenebre primordiali e paura.
Non materia.
Mente silenziosa ed energia dell'Unità.

Indice dei contenuti:

Intelligenza nera: intelligenza del caos

Sono tempi difficili, senza dei leader il caos regna.
Anthony Hopkins

Il nero fa sprofondare nel mondo dell'inconscio, dove regna il caos infondo c'è un ordine diverso.
Samya

Questa intelligenza parte da un concetto, ossia quello del disordine che ci rende intelligenti.

È risaputo che le persone disordinate sono di solito anche quelle più creative; questa verità è stata confermata da uno studio condotto all'Università del Minnesota, secondo cui un ambiente caotico può essere fonte di grande ispirazione.

Questo potrebbe voler dire che vi è un binomio caos-intelligenza.

Ma vediamo in cosa consiste il lavoro fatto dagli studenti universitari americani. Il team di ricercatori ha diviso innanzitutto un numero di persone in due gruppi: ordinati e disordinati. A ogni gruppo è stato detto di trovare un nuovo utilizzo per delle palline da ping pong. Il risultato è stato evidente: le persone disordinate si sono dimostrate più creative e fantasiose. Questa ricerca ha dunque dimostrato che i soggetti disordinati, quando vengono stimolati, sono più creativi e artistici. Questo avviene perché tali soggetti sanno allontanarsi dalle regole precostituite.

Nel caos e nei disordine la mente è più libera di creare.

In un ambiente libero è dunque possibile sentirsi spontanei, naturali e positivi.

I benefici del disordine secondo la scienza sono diversi, ossia:

  • spirito di adattamento, perché il soggetto disordinato sa adattarsi meglio in caso di imprevisti, manifestando la capacità di problem solving;
  • coraggio, perché il soggetto disordinato si lascia andare a ogni avventura, mettendosi in gioco in ogni situazione;
  • fantasia, perché il caos risveglia nel soggetto l'immaginazione;
  • produttività, difatti uno studio ha dimostrato che il soggetto ordinato tende ad archiviare più velocemente, senza troppi controlli, i documenti di lavoro.

Possiamo concludere questa riflessione con la citazione di un filosofo che ha tanto esaltato il caos, ossia Nietzsche, il quale ha detto: «Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante, lo vi dico: voi avete ancora del caos dentro di voi».

Esercizio sull'intelligenza del caos

Trova un angolo particolarmente disordinato del tuo ufficio o della tua casa e sperimenta come ti senti prima e dopo averlo riordinato.

Significato del nero

Il nero è considerato un colore acromatico, perché privo di luminosità. È un colore primario, perché non deriva da altri colori e non può essere creato dal nulla. Solitamente viene considerato come il colore opposto al bianco - vedi ad esempio il simbolo del Tao orientale - altro colore senza tinta. Possiamo dire che il nero sia dato dall'assenza del colore mentre, al contrario, il bianco dall'unione di tutti i colori.

In natura troviamo il nero nel marmo e in alcune piante e frutti, come i tulipani neri, l'Aronia melanocarpa, il Ribes nigrum, e le tanto buone more.

Due animali neri molto famosi sono la pantera e il corvo, ma ci sono anche l'orso bruno, la vedova nera (ragno), e il mamba nero (serpente).

Dal punto di vista simbolico, il nero riveste in occidente il ruolo di colore negativo, perché il bianco è il positivo. Il suo significato più profondo è quello della negazione della realtà, il rifiuto di lottare.

La simbologia del colore nero rimanda all'aggressività, alla persona che non pensa che la vita gli riservi delle occasioni, così vede tutto nero.

La preferenza verso il colore nero viene anche vista come la tendenza a non voler aderire alle regole comuni - pensa allo stile dark. Queste persone vogliono muoversi in cerca della propria strada, non quella che altri hanno tracciato per loro.

Il nero è molto associato alla morte, difatti il termine deriva dal greco nekros, che significa "morto". Il colore nero, tra i suoi vari significati simbolici, assume anche quello di "Angelo della morte". Ciò non significa che sia un qualcosa di negativo o di sfortunato, ma vuol dire che in questa "veste", il nero ci ricorda la necessità di morire per poter successivamente rinascere.

Ma la morte di cui parliamo non dev'essere "inquinata" da aspettative o da idee egoiche di rinascita prestabilita. No! La rinascita di cui parliamo è un dono, un dono che potremo sperimentare soltanto se ci lasciamo veramente andare alla potenza distruttrice della morte, alla forza disgregatrice della destrutturazione delle nostre maschere, delle nostre identificazioni, delle nostre credenze, delle nostre convinzioni limitanti.

A un certo punto della nostra vita giunge il momento in cui scopriamo che tutto ciò per cui ci siamo affannati non esiste più. Quello in cui abbiamo creduto è finito nel nulla. Ci sentiamo falliti, vuoti, delusi, amareggiati, andiamo in pezzi e ci pare che la vita non abbia più senso. Proviamo un senso di impotenza, di ingiustizia e di rabbia verso la vita; ci sentiamo totalmente in balia del destino; abbiamo la sensazione che ci sia caduto l'intero mondo addosso.

Ed è in tale frangente che si risveglia in noi la forza dell'archetipo del distruttore, il quale è essenziale per il cambiamento, per la crescita, per l'evoluzione. Esso si palesa facendoci sperimentare l'abbandono, il tradimento, il giudizio, la derisione, la frantumazione, la crocifissione, la morte... e infine, tutto ciò, porterà alla rinascita.

Dobbiamo vedere questo processo doloroso, e "mortale" per l'ego, come un ponte gettato verso l'altra sponda del nostro fiume interiore: ovvero verso la rinascita.

Questa è la vera alchimia della vita, del processo di morte e di rinascita. In questa dimensione terrena tutto funziona così. Non si può accedere alla soglia del risveglio senza prima far morire una parte di noi stessi, quella parte che si identifica con le sole pulsioni egoiche e che rinuncia (per mille motivi) alla sfera del divino.

Il distruttore, dunque, è l'Angelo della morte che ci rende - alla fine del processo di morte e di resurrezione - veramente autentici, spogliandoci del superfluo e dell'inutile, e facendoci comprendere che conta soltanto la sfera dell'anima che vuole sperimentare qui nella dimensione materiale ma che non è di questo mondo.

Dunque, il nero del distruttore ti dice che devi essere un buon alleato della morte, e non devi mai né temerla né allontanarla da te.

Vivere nella consapevolezza che la morte fa parte del ciclo della vita, e che la vita terrena ci può essere sottratta in qualunque istante... tutto ciò ci porta inevitabilmente a vivere più centrati nel qui e ora, nell'attimo presente.

Se lavoreremo bene al nostro interno, vedremo il cambiamento, e sarà tangibile anche al nostro esterno: acquisiremo la capacità di non attaccarci alle cose, la capacità di lasciare andare, la facoltà di saperci distaccare, il dono dell'umiltà, e - come abbiamo detto - la presenza nel qui e ora.

Ma bisogna stare assai attenti a non accentuare queste qualità, ovvero a non "cercare la morte deliberatamente", a non cercare negli stati alterati di coscienza indotti, la via di fuga per il risveglio. In quanto il vero risveglio è un dono nelle mani del divino che non possiamo pretendere forzatamente.

Verrà il momento, grazie al nostro umile lavoro interiore, in cui tutti questi mutamenti avranno luogo! È soltanto l'ego che vuole accelerare i tempi e che cerca le scorciatoie... ma mai nessuna scorciatoia, in questo campo, ha portato veri benefici.

Il nero si assoda anche al mistero, a ciò che è buio e impenetrabile. Si ritiene che solo nell'oscurità si possa accedere a cose terribili, che sono al di fuori dell'ordinario.

Vogliamo infine pensare al nero come un colore che esprime bellezza ed eleganza, infatti Coco Chanel ci dice che «il nero contiene tutto, anche il bianco. Sono d'una bellezza assoluta. È l'accordo perfetto».

Esercizio del colore nero

Indossa indumenti di questo colore per un intero giorno e osserva cosa accade al tuo corpo e alle tue emozioni.


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