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Il codice Trojan - Estratto da "Il Tesoro Nascosto"

Pubblicato 8 anni fa

Leggi in anteprima l'introduzione del libro di Gianluca Magi e scopri una storia magica capace di parlare direttamente al tuo cuore per arricchirlo

Fin da piccolo ho sempre amato i misteri e le storie brevi che raccontano segreti, verità profonde e meravigliose che ci aiutano a nobilitare noi stessi, a riparare qualcosa che si è rotto in noi, a darci una mano a diventare le persone che sogniamo di essere.

Oggi le storie che aiutano a ridestare l’intuito, a educare i sentimenti e a dare una direzione alla vita sono ancora più preziose, perché nei programmi mentali dell’uomo dell’era tecnologica è stato installato un Trojan.

In informatica un Trojan indica un software dannoso celato all’interno di un programma apparentemente normale, utile e inoffensivo.

Il codice del Trojan installato nella mente diventa il reale motore dei nostri comportamenti omologati e delle nostre scelte apparentemente libere. Comportamenti e scelte che non sono più nostri, che non ci appartengono, ma che sono imposti dal subdolo Trojan che stabilisce cos’è Bene, cos’è Bello, cos’è Vero, cos’è Desiderabile.

Ma qual è il codice mentale del Trojan?

Come sarei felice con ciò che non possiedo!

Ciò che non possiedo non è solo la nuova TV, l’auto dei sogni, la casa glamour, il ricco stipendio, l’amante da far sbavare.

Ciò che non possiedo significa ciò che è irrealizzabile.

Per due ragioni:

1. Se riesco ad avere ciò che non possiedo non potrò mai essere felice.

Perché? Perché questo qualcosa (TV, auto, casa, stipendio, amante) nel momento in cui lo possiedo cessa di essere ciò che non possiedo.

Il Trojan installato nella mente, infatti, esegue il codice: come sarei felice con ciò che non possiedo.

2. La pubblicità e il marketing lavorano sodo per alimentare questo Trojan facendoci sognare cose che non avremo mai: ciò che è irrealizzabile.

Ci infliggono desideri che ci affliggono per poter assomigliare a una pubblicità.

Perché? Perché quando, a forza di risparmi, sarò riuscito a pagarmi la nuova TV dei miei sogni, l’ultima campagna pubblicitaria l’avrà già fatta passare di moda.

Così mi sentirò sempre infelice, geloso, afflitto e insoddisfatto davanti a una novità più nuova che fa invecchiare la precedente.

E comincerò nuovamente a rincorrere ciò che non possiedo.

Come disinnescare questo Trojan?

Come uscire da questo «circuito karmico»? Da questa invisibile coazione a ripetere che sottrae il libero arbitrio e inebetisce in un arido panorama esistenziale?

Come evadere da questa subdola e masochistica caverna di Platone che fa amare agli schiavi la loro schiavitù?

Scatenando il potere dell’immaginazione.

Le storie di questo libro sono concepite per togliere le catene all’immaginazione, creare un centro di gravità e scoprire l’arte della meraviglia.

Placano la baraonda dei pensieri e delle ipersollecitazioni esterne che stordiscono e inducono alla distrazione imprevidente e alla precipitazione rapinosa.

Le storie, per le loro risonanze emotive, hanno un effetto moltiplicato rispetto a una spiegazione teorica (come quella che sto qui ora utilizzando).

La loro lettura concentra l’attenzione. Conduce al quieto silenzio. Questo silenzio produce un tipo di attenzione che ha qualità ben diverse da quelle del silenzio prodotto dallo sforzo o dalla repressione.

L’immaginazione si approfondisce nel e col silenzio.

Un silenzio che è come un gatto in agguato o un cane da punta o un uccello sulla spiaggia.

L’immaginazione porta a costruire disegni mentali intensamente vividi, a espressioni creative che rendono visibile ciò che non è ancora qui, a cambiare le cornici di riferimento per avviarci a nuove forme di apprendimento e di scoperta.

L’immaginazione cattura l’attenzione e dà forma a se stessa mediante immagini emotivamente significanti.

L’attenzione cattura le immagini che riportano a noi stessi, che aiutano a costruire l’intelligenza critica e un pensiero strutturato.

In questo singolare crossover tra silenzio che produce immaginazione e immaginazione che produce silenzio sta il potere traente e attraente dell’immaginazione di trovare nuovi modelli di significato alle nostre vite, a sorgenti dell’espressione personale che vivono in aree della personalità che sono rimaste immuni dal Trojan, il quale ci fa vivere nella stanza più meschina e misera della nostra dimora interiore e ci permette di vedere, udire e conoscere solo un’infima parte di ciò che potremmo vedere, udire e conoscere.

Ogni storia di questo libro contiene il frammento di una mappa che conduce in altre stanze della nostra dimora interiore, splendide e piene di tesori, le cui finestre si spalancano sull’eternità e sull’infinito, che garantiscono la libertà della persona, la dignità e la ricchezza della vita.

Ciascuna è un invito al viaggio di scoperta del tesoro nascosto, il quale potrebbe non essere esattamente la cosa che si sta cercando o che potrebbe essere in un luogo diverso da quello che si pensa. Ogni storia ci fa sperimentare una rinascita spirituale, quel «risorgere dalla tomba» alla base dei miti, delle fiabe e delle vie iniziatiche. L’arte della gioia e della meraviglia.

Per diventare ciò che decidiamo di essere. Cominciando oggi stesso.

«Chi assaggia conosce», recita un motto sufi.


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