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I simboli del tempo maya e aztechi e il chuenil kin

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Pubblicato 4 anni fa

Oggi è un giorno miquiztli, secondo il calendario messicano, un buon momento per scrivere.

Miquiztli significa “morte” ed è uno dei venti simboli del conto del tempo dell’antica tradizione messicana Nahual.

Per questa tradizione, morte significa rinascita, esprime il passaggio verso la vita. È la fase in cui tutto inizia a fermarsi per poi ripatire, un momento fertile, adatto per seminare. Per questo oggi voglio seminare parole che confido trovino terreno fecondo nel tuo cuore, che stai leggendo.

Quando vogliamo intraprendere un nuovo cammino nel nostro stare nel mondo, abbiamo bisogno di un momento di riposo, di ricapitolazione, lo stesso che accade per il germogliare in natura, questa è dunque una costante naturale e psicologica.

Nel Messico antico ogni giorno era contraddistinto da un simbolo e si facevano cerimonie e rituali in accordo al significato che esprimeva.

Ancora oggi l’antica tradizione Nahual è viva e tramandata grazie ai Maestri della tradizione, i Nahuales.

Anche se ai nostri tempi non si celebra più con vari rituali ogni singola giornata, conoscere il simbolo del giorno permette di vivere in armonia con il proprio ambiente, la terra, il cosmo e trarre beneficio dalle energie specifiche del ciclo che stiamo vivendo; ad esempio suggerisce se sviluppare progetti o riposarsi e contemplare, se affidarsi a pratiche di purificazione oppure dedicarsi all’arte e alla creatività.

CENNI STORICI


Il Messico è un paese ricco di tantissime etnie, con una storia complessa. I vari popoli si sono susseguiti nel tempo influenzandosi a vicenda. I Clovi e in particolare i Toltechi, sono considerati gli antenati degli attuali Mexica, in quanto furono quelli che per primi maggiormente influirono su tutti gli altri.

Il concetto cosmologico unico e basilare che riunisce tutte le civiltà che si svilupparono in questa regione del pianeta è chiamato Nahual.

Noi occidentali tra tutti i popoli del Messico antico, conosciamo maggiormente i Maya e furono proprio loro che si concentrarono sul concetto del tempo in termini filosofici, tradizionali e matematici, perfezionandone il conto.

I Maya scomparirono in circostanze ancora oggi avvolte nel mistero, gli eredi delle loro conoscenze e della loro profonda saggezza sono gli Aztechi, i padri diretti dell’attuale popolo messicano.

La tradizione mexica è dunque quella azteca, quella maya comunque sopravvive con le sue specificità tramandate dagli esponenti del lignaggio.

IL CONTO DEL TEMPO E IL CALENDARIO MESSICANO


Il calendario messicano che oggi è redatto e diffuso dal capo dei maestri della tradizione, il Maestro Meza, è la sintesi di quello rituale e di quello civile. Il calendario rituale è composto da 13 mesi di 20 giorni, quello civile da 18 mesi di 20 giorni.

Il Maestro Meza adatta la sintesi di questi due calendari a quello gregoriano, per cui i mesi sono suddivisi e nominati come i nostri, ma in parallelo è scritto il conteggio della tradizione.

Il nome corretto del calendario messicano è Chuenil Kin, termine rimasto a lungo segreto, non Tzolkin, come più diffusamente si crede in occidente, questa parola deriva da erronee traduzioni.

Il tempo naturale è ciclico, nella tradizione messicana è circolare, come tante spirali che si sviluppano e si espandono intersecandosi tra loro. Il conto del tempo è basato sull’osservazione dei movimenti del Sole, della Luna, della Via Lattea, di Venere, delle Pleiadi e di Orione (i pianeti e le galassie che potevano vedere all’epoca) e si aggiusta precisamente ai cicli della natura e del cosmo.

Il calendario è invece una questione fissa.

Osservando i macro cicli e intersecandoli con quelli di dimensione umana, gli antichi svilupparono un modello matematico preciso in grado di essere inserito in un calendario lineare e di stabilire quali diverse energie possono influenzare l’andamento di ogni giornata.

La base numerale di partenza di questo modello è 20. Venti sono i giorni dei mesi nel calendario e i simboli del tempo, ad ogni giorno corrisponde dunque un simbolo vincolato ad un numero, un organo, una direzione ecc.

Da questa base moltiplicata esponenzialmente, i Maya erano arrivati a calcolare il movimento della nostra galassia al suo centro, credevano, infatti, che si sviluppasse intorno ad un buco nero. Oggi la Nasa ha scoperto che è così. È interessante sapere che le tanto famose piramidi maya e azteche erano state costruite in punti specifici per osservare il conto del tempo. Come le eressero accende ancora le più fantasiose ipotesi.


Il tempo non è solo circolare è anche in costante movimento, per cui una giornata non finisce secca nelle ventiquattro ore, inizia a finire quando l’altra inizia a cominciare, per questo anche nei simboli c’è uno slittamento e un giorno può averne due in proporzione variabile.

Il movimento del tempo in avanti, nel nostro conteggio occidentale è assorbito aggiungendo un giorno ogni quattro anni, nel conto del tempo messicano questo disavanzo è assorbito facendo scivolare l’orario di entrata del nuovo anno di sei ore in sei ore, seguendo le rotture del tempo dell’alba, del mezzogiorno, del tramonto e della mezzanotte.

L’orario di entrata dell’anno in una delle quattro rotture del tempo definisce il simbolo dell’anno. La qualità del simbolo è poi determinata da una serie di congiunzioni astrali.


L’IMPORTANZA DEL SIMBOLO

Si evince che la tradizione messicana Nahual è molto complessa e per essere appieno compresa sarebbe necessario farne esperienza con il corpo, il cuore e poi, solo poi, con la mente logica e lineare.

Osservare gli archetipi e i simboli, significa iniziare a viverli, aiuta a sciogliere il nostro processo razionale e ad entrare in uno codice diverso di comprensione, quello che permette non solo di avvicinarsi a tradizioni così complesse, ma anche e soprattutto di entrare in contatto profondo con la natura, il cui linguaggio è, appunto, simbolico. Più si è in armonia nel proprio ambiente, più si è esseri integri, uno stato interno che favorisce il naturale benessere.


Ultimi commenti su I simboli del tempo maya e aztechi e il chuenil kin

Recensioni dei clienti

Gilia M.

Recensione del 01/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 01/08/2025

Le culture sud americane mi hanno sempre interessata molto, vista anche la brutta fine che hanno fatto per colpa di noi europei e non bisogna dimenticare anzi penso che utilizzare e ricordare i loro simboli anche molto complessi come il calendario Maya sia importante.

Baristo T.

Recensione del 09/07/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 09/07/2025

Ho sempre pensato che leggere il calendario maya non fosse poi così facile e ora ne ho la riprova con questo articolo che mi fa capire la complessità dei loro calcoli benché non avessero gli strumenti che abbiamo oggi. Grazie per tutte le spiegazioni.

Lia M.

Recensione del 22/01/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 22/01/2025

Articolo molto interessante, che non mi aspettavo. Ne avevo sentito parlare di questi simboli, ma senza mai approfondire.

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