I primi cibi del bambino - 100 baby pappe - Libro di Silvia Strozzi
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12 anni fa
Il bambino si relaziona con il cibo: desidera, reclama, a volte accetta o rifiuta fermamente la pappa.
È dalla lettura attenta di questi diversi momenti che la mamma e il papà hanno informazioni utili sull’evoluzione fisica e psichica del loro bambino. La capacità di comprendere difficoltà e rifiuti, che comporta il rispetto dei tempi del bambino, e nessuna fretta nel completare lo svezzamento sono gli elementi fondamentali che concorrono a realizzare in modo equilibrato il passaggio da un nutrimento all’altro.
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I benefici legati alle pappe fatte in casa
Gli ingredienti dei cibi per bambini reperibili in commercio vengono sterilizzati a un’alta temperatura; questo procedimento allunga i tempi di conservazione ma distrugge gran parte del sapore e deteriora alcune sostanze nutritive. Non c’è nulla di meglio per il vostro bambino che essere nutrito con pappe fatte in casa.
I vantaggi sono molteplici: infatti, oltre al risparmio economico, saprete sempre che cosa avete utilizzato per preparargli la pappa e potrete introdurre un’ampia varietà di alimenti. Vostro figlio comincerà ad avere l’abitudine di mangiare con tutta la famiglia e ciò gli darà grande soddisfazione.
Inoltre potrete utilizzare i cereali come base per la prima pappa a seconda della stagione dello svezzamento. In inverno è bene utilizzare il riso, in estate il miglio. Questi cereali privi di glutine contengono magnesio, silicio e vitamine adatte a questa prima fase del divezzamento. Successivamente si potranno introdurre altri tipi di cereali, ad esempio la rinfrescante crema di orzo o la polentina di mais e il semolino di farro. Se il bimbo è vispo e allegro, è anche sano e l’alimentazione non è carente.
Non cercate di forzare il bimbo: il suo stomaco è piccolo, non obbligatelo a mangiare ciò che non gli va o non gli piace.
L’incontro col cucchiaino
Abituato comunque a succhiare, unico movimento di cui si serve per nutrirsi, troverà il cucchiaino un oggetto spiacevolmente duro, di sapore strano e sconosciuto. Inoltre, nel cucchiaino troverà un cibo o una bevanda dal sapore diverso dal latte e a differente temperatura. Non sottovalutate l’aspetto psicologico.
In questa problematica fase della crescita il bambino si accorge di essere un individuo separato dalla madre e il fatto che invece di essergli proposto il seno sia invitato a mangiare la pappa può turbarlo, quindi potrebbe agitarsi o rifiutare il cibo. La migliore cosa è la calma per affrontare la situazione nel modo più sereno possibile.
Il cucchiaino può essere anche reso più familiare tramite il gioco. Lasciare che il bambino ci giochi e lo usi in un contesto diverso da quello dell’alimentazione può essere una buona idea.
Quando è tempo di svezzare un bambino?
Ci sono alcuni segnali che possono essere indicativi di quando un bimbo è pronto per iniziare lo svezzamento, ma è comunque la mamma a sentire dentro di sé, con il suo istinto materno, quando iniziare.
Il bambino deve essere lasciato mangiare senza fretta. Spesso i bambini mangiano molto lentamente, quindi la cosa migliore è ricavarsi il tempo necessario per lasciarli tranquilli.
Segni che il bimbo è pronto
- è ancora affamato dopo il latte
- domanda cibo più frequentemente
- si sveglia di notte per mangiare dopo aver manifestato l’intenzione di dormire
- lo spuntare del primo dentino
- la disponibilità del bimbo ad accettare, a prendere degli oggetti quando glieli si mette davanti
- la capacità di stare seduto da solo
- l’interessamento al cibo degli adulti a tavola