I fiori californiani e la loro azione sul mondo delle emozioni
Pubblicato
9 anni fa
La Redazione di Macrolibrarsi
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Le molte proprietà dei fiori californiani
Quando vennero scoperti i fiori californiani
Dopo la morte di Edward Bach avvenuta nel 1936, le essenze che lui scoprì, i fiori di Bach, furono utilizzate per circa quarant’anni senza che nessuna altra scoperta similare venisse alla luce.
Verso la fine degli anni Settanta si iniziò a scoprire che altri fiori, oltre a quelli di Bach, possedevano proprietà terapeutiche altrettanto valide.
La scoperta dei fiori californiani iniziò per la volontà di due ricercatori americani, Patricia Kaminski e Richard Katz che nel 1979 fondarono la Flower Essence Society: l’intento era quello di raccogliere e studiare altre essenze floreali che potessero integrare il sistema dei 38 fiori di Bach.
L’azione dei fiori californiani
Se i fiori di Bach mantengono sempre il loro primato per maggiore diffusione e proprietà terapeutiche, i fiori californiani non sono da meno: agiscono bene nel trattamento dei disturbi propri dell’epoca contemporanea.
L’azione dei fiori californiani si è rivelata preziosa per ovviare ai problemi della vita moderna come:
- il disagio metropolitano;
- le frustrazioni legate alle situazioni professionali;
- difficoltà di comunicazione e nei rapporti interpersonali;
- le crisi tra i modelli di comportamento tipicamente maschili o femminili
- i disturbi sessuali
- i disturbi alimentari
Integrazione tra i fiori californiani e i fiori di Bach
I rimedi californiani sono ricavati per solarizzazione, come i fiori di Bach. Possiamo definire i fiori di Bach come rimedi di base, imprescindibili per instaurare una terapia di fondo, mentre ai fiori californiani va assegnato un compito ugualmente importante di “rifinitura”. Grazie ai fiori californiani, è possibile intervenire su particolari sfumature emotive che non rientrano nei parametri dei fiori di Bach. Per questo motivo i fiori californiani rappresentano una valida integrazione alla floriterapia classica e come tali si indirizzano a disturbi più specifici.
L’assunzione delle essenze californiane avviene come per le essenze floreali di Bach: non vi sono controindicazioni specifiche nell’unione dei fiori di Bach e dei fiori californiani nella stessa boccetta.
L’esperienza maturata negli anni con l’utilizzo dei fiori californiani ha mostrato che le qualità vibrazionali delle due tipologie di fiori sono diverse: l’ideale è utilizzare prima i fiori di Bach come terapia di terreno e successivamente i fiori californiani per agire sulle sfumature specifiche della disarmonia in atto.