I betaglucani dei funghi
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4 anni fa
Conosciamo meglio questi principi nutritivi appartenenti alla grande famiglia delle Fibre Alimentari: Cosa sono, Dove si trovano, Quali benefici apportano alla nostra salute, con un focus particolare su quelli contenuti nei funghi, meno noti ma dalle notevoli proprietà nutrizionali.
Cosa sono
Chimicamente sono dei polisaccaridi, formati cioè da tante unità di glucosio che si ripetono consecutivamente nella catena principale in forma “beta”. Al contrario, gli Alfaglucani hanno catene con unità ripetitive in forma “alfa” (amido e glicogeno ne sono i rappresentanti più diffusi). Non venendo digeriti dal nostro intestino, a livello nutrizionale vengono classificati tra le fibre alimentari. Possono essere fibre solubili, e quindi disciogliersi in acqua e nei liquidi corporei, oppure insolubili: la differenza è legata al loro peso e come vedremo influenza le loro caratteristiche nutrizionali.
Dove si trovano
Si trovano in numerosi alimenti, in particolare: vegetali, lieviti, alghe e funghi. Più in dettaglio:
- nei Vegetali si trovano come fibre solubili, e hanno la funzione di sostegno alla parete cellulare. Ne sono particolarmente ricchi Cereali come Orzo e Avena (nella versione integrale);
- nei Lieviti, organismi unicellulari tra cui ricordiamo il Saccharomyces cereviseae, meglio noto come “lievito di birra”, usato nella produzione dell’omonima bevanda e nella panificazione. E’ proprio grazie alla presenza dei Betaglucani che il lievito viene consigliato come integratore a supporto del sistema immunitario, agendo questi come immunostimolanti sulle pareti del nostro intestino (1);
- in alcune specie di Alghe marine, tra cui la nota Spirulina, a cui la presenza di Betaglucani regala funzioni stimolanti sul sistema immunitario e di potenziamento delle difese, mediante un potenziale incremento di linfociti e macrofagi;
- nei Funghi, tra cui ricordiamo i ganoderami del fungo Reishi, il lentinano del fungo Shiitake ed il pleurano del fungo Pleurotus ostreatus, tutti annoverati tra i “Funghi Medicinali”. I Betaglucani dei funghi medicinali, dotati di ramificazioni beta-1,3 e beta-1,6, hanno la particolarità di acquisire una elevata eterogeneità strutturale che li rende unici e probabilmente più efficaci nel potenziare le difese immunitarie rispetto a quelli di orzo e avena, dalla struttura più semplice e lineare. Nelle varie specie fungine le ramificazioni laterali alle catene lineari di glucosio sono specie-specifiche, e tali varianti hanno influenze importanti sui loro effetti sul sistema immunitario, come approfondiremo al punto successivo (2).
Quali benefici apportano alla nostra salute
Sempre maggiore interesse ruota intorno a questi composti: già dal 2009 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), in una prima valutazione affermò che “è scientificamente dimostrato che “il regolare consumo di Betaglucani contribuisce a mantenere le normali concentrazioni di colesterolo nel sangue”(3), e l’anno successivo pubblicò un nuovo dossier sui Betaglucani basandosi su 22 studi scientifici a validazione della fondatezza scientifica dell’indicazione (4)……per giungere al periodo attuale in cui ci si sta concentrando sui possibili effetti nella prevenzione delle complicazioni da Covid 19!
Ma vediamo più nel dettaglio i benefici apportati dai Betaglucani al nostro organismo:
- Hanno effetto immunomodulante: agiscono cioè sull’attività di macrofagi, neutrofili, cellule mononucleate, cellule natural killer e cellule dendritiche, mediando la risposta immunitaria dell’organismo di fronte alle aggressioni esterne ed interne (autoimmuni). E’ stato evidenziato che la capacità di attivare il sistema immunitario è una peculiarità delle catene Beta 1-3 e delle sue ramificazioni, tipiche dei Betaglucani dei funghi; in particolare il rapporto tra il numero e la lunghezza delle ramificazioni ne determina la capacità di stimolare il sistema immunitario in maniera ottimale. Uno studio clinico in doppio cieco contro placebo, condotto su soggetti tra i 50 e 60 anni di età, ha concluso che l’assunzione giornaliera di dosi pari a 250 mg di Betaglucani del tipo β-1,3/1,6 glucano, presenti nel fungo Shiitake (2), provoca una significativa riduzione dei giorni di manifestazione sintomatica di infezione del tratto respiratorio superiore rispetto al gruppo trattato con placebo. Lo studio porta a concludere che questi composti attivano il sistema immunitario agendo da “primer”, cioè non scatenandone la risposta immediata ma aumentandone la velocità d’intervento in caso di necessità, quindi contrastando la naturale perdita di efficienza durante l’invecchiamento, in termini di rapidità di attivazione e rimozione del non-self (5). In questo contesto legato al sistema immunitario, ci si sta concentrando sul possibile ruolo nella infezione da SARS-CoV-2. Le complicanze legate a questo virus sono dovute alla “tempesta citochinica”determinata dalla nostra risposta immunitaria, che può portare a lesioni polmonari acute, respiratorie acute, sindrome da distress (ARDS) e morte. E’ stato recentemente condotto uno studio (6) legato alla relazione tra assunzione di fungo Shiitake (Lentinus edodes) e riduzione di queste citochine proinfiammatorie e stress ossidativo da Covid 19. Gli estratti del Betaglucano Lentinano utilizzati hanno mostrato una produzione attenuata di citochine pro-infiammatorie, attenuando l'apoptosi precoce indotta da stress ossidativo. Questi risultati sono in linea con gli effetti immunomodulanti attribuiti ai Funghi medicinali: effetto “sedante” su sistemi iperattivi e “stimolante” su quelli ipoattivi, attivatori nella produzione di molecole in grado di orientare la risposta immunitaria nella corretta direzione.
- Hanno effetto prebiotico: diversi studi clinici (7) hanno evidenziato come favoriscano la selezione e la crescita nell’intestino di microrganismi appartenenti ai generi Bifidobacterium e Lactobacillus (bifidobatteri e batteri lattici). Questi batteri li utilizzano producendo i benefici acidi grassi a corta catena (SCFA o short chain fatty acids, come l’acido butirrico, utile nella prevenzione del cancro al colon, e il propionico, coinvolto nella riduzione del colesterolo ematico). La presenza dei Betaglucani determina inoltre l’aumento della frazione di “amido resistente” alla digestione e l’incremento della massa fecale.
- Hanno un effetto ipocolesterolemizzante, come evidenziato anche dal parere EFSA (3,4) sopracitato. Alla base di questo effetto sembra ci sia l’alterazione della viscosità gastrointestinale e la “up regulation” dell’enzima colesterolo-7-alpha-idrolasi (CYP7AI) implicato nella via metabolica ove il colesterolo viene convertito in sali biliari (8).
- Hanno un effetto regolatorio sui “picchi glicemici”: è un effetto importante per prevenire numerose patologie metaboliche quali diabete di tipo II e dismetabolie infiammatorie. Pare esista un effetto inversamente proporzionale tra la risposta glicemica e la viscosità degli alimenti: alimenti ricchi in betaglucani sono meno suscettibili all’attacco enzimatico, e quindi difficilmente idrolizzabili, grazie alla “barriera” creata dalla fibra. La degradazione dell’amido e la conseguente risposta glicemica risulterebbero quindi più attenuate (9).
1. Lugli A.; Il lievito di birra, una spinta al sistema immunitario”; L’altra medicina magazine , n° 51.
2. Crespo H, Guillén H, de Pablo-Maiso L, Gómez-Arrebola C, Rodríguez G, Glaria I, de Andrés D, Reina R. (2017) Lentinula edodes β-glucan enriched diet induces pro- and anti-inflammatory macrophages in rabbit. Food Nutr Res. 61(1):1412791.
3.“Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to beta-glucans and maintenance of normal blood cholesterol concentrations (ID 754, 755, 757, 801, 1465, 2934) and maintenance or achievement of a normal body weight (ID 820, 823) pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/2006”, su EFSA Journal 2009; 7(9):1254.
4. “Scientific Opinion on the substantiation of a health claim related to oat beta-glucan and lowering blood cholesterol and reduced risk of (coronary) heart disease pursuant to Article 14 of Regulation (EC) No 1924/2006”, su EFSA Journal 2010;8(12):1885.
5. Fuller R, Moore MV, Lewith G, Stuart BL, Ormiston RV, Fisk HL, Noakes PS, Calder PC (2017). Yeast-derived β-1,3/1,6 glucan, upper respiratory tract infection and innate immunity in older adults. Nutrition 39-40:30-35.
6. Emma J. Murphy et al; 2020; β-Glucan extracts from the same edible shiitake mushroom Lentinus edodes produce differential in-vitro immunomodulatory and pulmonary cytoprotective effects — Implications for coronavirus disease (COVID-19) immunotherapies; Sci Total Environ. 2020 Aug 25; 732: 139330.
7. Dongowsky, G., Huth M., Gebhardt E., Flamme, W. 2002. Dietary fibre rich barley products beneficially affect the intestinal tract of rats. Journal of nutrition, 132, 3704-3714.
8. Reimer, A. R., Thomson A.B.R., Rajotte R.V., Basu T.K., Ooraikul B., McBurney, M.I. 2000.
Proglucagon messanger ribonucleic acid and intestinal glucose uptake are modulated by
fermentable fibre and food intake in diabetic rats. Nutrition Research 20, 851-864.
9.Reimer, A. R., Thomson A.B.R., Rajotte R.V., Basu T.K., Ooraikul B., McBurney, M.I. 2000. Proglucagon messanger ribonucleic acid and intestinal glucose uptake are modulated by fermentable fibre and food intake in diabetic rats. Nutrition Research 20, 851-864.