Hai radici sane? Allora vola!
Pubblicato
3 anni fa
Leggi un estratto del libro "Nati per essere liberi" di Monica Colosimo
Dopo aver fatto pace nel sistema d'origine, e cioè con la famiglia che ti ha dato i natali e da cui provieni, è il momento per portare gioia nel momento presente con i cari "come te", con i partner e con chi proviene da te: i tuoi figli.
Qui comincia la tua nuova pace, che segue quella che, in cuor tuo, hai desiderato fra te e i tuoi grandi: sappi che senza quella, questa non sarebbe stata possibile.
Le radici, anche se sembra un paradosso, in famiglia, si curano dalla sorgente, dall'alto.
E la pace, l'armonia, l'amore, si trasmettono di conseguenza da te verso il basso. Mai il contrario! Perché sarebbe come invertire la corrente che spinge il fiume verso il mare.
La vita va avanti e trasporta tutto verso l'oceano della completezza, possibile a chi è consapevole. Lì sta la pace, l'amore oltre ogni onda, sotto ogni movimento di superficie.
Così, qualunque sia stata la tua storia fino a qui, ora sei pronto/a a iniziare un nuovo momento, a partire da dove sei.
Hai sofferto abbastanza e hai voglia di vedere un cambiamento vero nelle tue relazioni. Senza più battibecchi, senza litigi, senza arroganza; senza più «colpa mia» e «colpa tua». Senza aggiungere altro dolore a quello vissuto fino a qui.
Con la possibilità di onorare la storia passata (quella c'è e non si cambia), trasformandola però in un'esperienza evolutiva che ti ha portato fino a qui, in modo unico, a farti essere proprio come sei.
Proprio così. Stai per riportare i tuoi dati storici, psicologici, le tue esperienze, sotto una nuova luce.
Maneggerai ogni ricordo con cura, tratterai tutto con amore.
Con quello sguardo amorevole che dentro di te riconoscerai sempre di più, fatto di gratitudine per tutti e per tutto.
Un nuovo spazio simbolico per le tue relazioni
Immagina un cerchio in cui si stanno armonizzando le tue relazioni importanti.
Questo spazio diventerà ora il perimetro sacro per le scene con gli ex, i partner attuali, i figli se ve ne sono.
Per un mondo di relazioni nuove. Sane. Per un amare nuovo. L'unica variabile che non cambia sei tu. Tu che, nel tuo aspetto eterno, semplicemente sei chi sei.
E non importa se non hai più le treccine o i calzoncini corti.
Non importa il punto in cui ti trovi nel momento presente: è sempre il solo tempo che esiste.
Perché noi cambiamo di forma ma non di essenza. La sostanza spirituale di cui siamo fatti è sempre la stessa. Nel profondo noi siamo chi siamo sempre stati, la matrice eterna che è «della stessa sostanza del Padre». E della Madre. La divina progenie dell'essere.
A quella parte tutto di noi torna e da quell'aspetto tutto rinasce sempre. Come ogni storia che fluttua nell'eterno giro dell'esperienza che chiamiamo realtà.
Esplorazione guidata
Prendi in mano la sagoma che ti rappresenta. Benedicila! Come fa il divino in te, in spirito, verso la manifestazione fisica che esso stesso emana e che chiami "io". Di' queste parole da te a te: «Ti benedico! Sono felice di quello che fai sulla terra. Sei un contributo d'amore per il mondo. Ti meriti il meglio. E lo stesso meritano le persone che ti circondano. Benedico ogni tua esperienza, perché serve a far brillare il tuo cuore sempre di più».
Puoi anche dare un bacio alla figurina, accarezzarla o tenerla appoggiata al tuo cuore per un po'.
La vita è un gioco meraviglioso fra te e te. Dal livello di coscienza dell'essere irradi amore! Perciò espandi amore verso la tua forma, nella sensazione di essere emanazione della vita stessa.
Ora nel cerchio chiediti: chi guarda? Chi ama? Chi forse si commuove in quello stesso sguardo? Chi si sente amato/a?
Appoggia ora la figurina sul cerchio come se fosse una scena vuota dove tutto è possibile: ogni guarigione, ogni desiderio, ogni pace, perché è una scelta benedetta quella che si innalza ai cieli se tu dici:
«Desidero che ci sia piena pace nelle mie relazioni. Da parte mia desidero essere in amore. Comunque e con chiunque. Sia fatta questa volontà. E se in questo viaggio fino a qui qualcuno si è ferito per qualche cosa che ho detto o fatto, mi dispiace. Ora sono nuovo/a, e mi preparo al nuovo».
Siamo esseri divini innanzitutto
Noi siamo amore in fisico. Siamo spirito in corpo umano. Siamo esseri puri, infiniti e meravigliosi per natura.
Siamo intelligenza senza limiti, aperti, e naturalmente connessi alla forza più grande, la quale è infinitamente creativa, amorevole e disponibile in ogni momento, per chiunque.
L'intelligenza infinita crea una forma e la chiama umana. Il grande gioco segue una regola molto semplice: dipende da dove si focalizza il punto di vista dell'energia della creazione.
Nel chi guarda c'è la chiave della libertà. L'angolo da dove guardiamo le cose, la prospettiva, il punto di vista: questa è la libertà.
L'arte di rilassarsi nell'amare
Fondamentalmente, tutto quello che serve per vivere relazioni serene è attivare la capacità di rilassarsi in amore sempre più spesso.
Essere presenti allo spazio libero interno, indipendentemente da quello che accade fuori: dagli eventi, dai desideri o dalle circostanze di qualunque genere. Il diritto è di vivere rilassati! Rilassati dentro.
E far pace con ogni esperienza accumulata nel corso della nostra esistenza è possibile, ed è auspicabile.
Qualunque circostanza è soltanto qualcosa che è accaduto in un tempo che noi conosciamo come il nostro tempo in questo mondo, dal momento che siamo nati. Anche la nascita, infatti, in quella certa famiglia di origine con quei certi genitori, e poi quella certa scuola frequentata, quel certo marito avuto o non avuto, quel certo mestiere fatto o non fatto, quel figlio, sono tutte circostanze.
Il punto è chi viaggia. Chi viaggia di circostanza in circostanza. In quel "chi" c'è un profondo riconoscimento interiore. È immediato.
È adesso, purché ce ne accorgiamo.
Lo sguardo eterno
Quando ce ne accorgiamo scopriamo uno sguardo che ha una qualità speciale: non muta in noi, lo riconosciamo da sempre.
È lo stesso sguardo che avevamo a cinque anni. Chi guardava allora quella certa situazione? Quel "chi" che era allora è lo stesso "chi" di adesso: è eterno, ed è indistruttibile. E ogni relazione, a quel livello, ha un impatto divino.
E non finisce, non finisce neanche con la morte.
Possiamo realizzare di essere noi questo sguardo, e, in questo sguardo, possiamo incontrare parti di noi, circostanze e contrarietà, ed eventualmente altre persone.
Noi sappiamo riconoscere istintivamente quando siamo in questo sguardo e quando ce ne allontaniamo, magari per un giudizio, un'interpretazione.
Lo riconosciamo subito perché in questo sguardo tutto è semplice, riposato, tranquillo, allineato, e sentiamo che va tutto bene.
Siamo in contatto con qualcosa di potente, una risorsa interna, luminosa e calda, sempre disponibile.
Ecco cosa intendeva Gesù quando diceva: «Trova il Regno e poi il resto sarà aggiunto». Suggeriva di riconoscere quel punto dentro di noi in cui i pensieri si fermano, e resta altro. Possiamo provare questa semplice sensazione ogni volta che lo desideriamo.
Sospendere i pensieri, per un solo piccolo istante, e notare cosa resta. Trattiamo con gentilezza noi stessi e le nostre storie.
Permettiamoci di essere soli nella nebbia.
C'è solo uno stato di luce da effondere, potente, che ci attraversa con dolcezza, e che possiamo goderci con qualche fortunato/a che ci sceglierà.
Possiamo imparare a riconoscere questo calore intimo in noi stessi. E più lo riconosceremo e più ne saremo testimoni presenti quando qualcun altro si relazionerà a noi.
La vita fa succedere quello che fa succedere; noi tuttavia possiamo scegliere di essere liberi in quello che accade, oppure lasciarci intrappolare dalle evidenze esterne che mutano di continuo. Questa è la differenza di base.
