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Grani antichi: perché sceglierli

Pubblicato 7 anni fa

La Redazione di Macrolibrarsi
Un team di esperti per promuovere la salute a 360 gradi

Che differenza c’è tra i grani antichi e gli altri cereali?

I cereali sono una parte integrante della nostra alimentazione quotidiana. Esistono diversi tipi di cereali con caratteristiche anche molto diverse tra loro.

Il cereale più diffuso è senza dubbio il grano anche se negli ultimi anni stanno emergendo nuove consapevolezze e quindi nuovi approcci al cibo. Cosa sono i grani antichi?

Indice dei contenuti:

Cereali, un mondo da scoprire

Sentiamo spesso parlare di cereali come il farro, il kamut, il grano saraceno, la segale, la quinoa, il miglio, l’avena (solo per citarne alcuni). Alcuni contengono glutine, altri no.

Se torniamo alle origini dell’uomo, il cereale non era considerato un alimento commestibile perché la nostra struttura dentaria e il nostro apparato digerente non sono strutturati per digerire grandi quantità di questo alimento.

Il chicco di cereale, se consumato così come la natura ce lo offre, non è commestibile. L’uomo è in grado di ingegnarsi ed è proprio questa caratteristica che lo differenzia dal mondo animale: macinando e sminuzzando il cereale, è riuscito a ricavarne una farina, utilizzata per la preparazione dei cibi.

Un cereale cotto diventa commestibile ma conserva alcune proprietà insite al suo interno che lo rendono più laborioso da digerire. Certamente il cereale integrale è da preferire rispetto ad un cereale trattato, ma non è l’unica variante da considerare nella scelta.

Grani antichi: cosa sono?

Sempre più località e regioni, si stanno dedicando alla coltivazione dei grani antichi. Cosa sono? Sono cereali prodotti da semi antichi che hanno alle spalle una storia di decine di anni e che non hanno subito modificazioni nel tempo.

Uno degli aspetti da considerare sempre nella scelta di un cereale è la sua raffinatura. Se un cereale è stato raffinato e non più nella sua forma integrale, nella maggior parte dei casi non è un alimento salutare.

La farina bianca con cui si producono la maggior parte degli alimenti che troviamo al supermercato non solo non fa bene, ma è anche molto dannosa per la salute. L’organismo umano non la riconosce come un alimento biologico, ovvero presente in natura, con tutte le conseguenze che questo comporta (cattiva digestione, infiammazione, rilascio di scorie e tossine, nessun valore nutrizionale).

I grani antichi vengono seminati insieme in un campo e seguono il principio del sostegno reciproco.

Tutti i grani antichi sono antecedenti al 1970 e molti hanno un’origine ancora antecedente. Perché il 1970? Perché è l’anno in cui furono attivate le prime mutazioni genetiche del DNA del grano attraverso l’irradiazione con cobalto.

Perché scegliere i grani antichi?

I grani antichi sono un prezioso alimento che contengono valori nutrizionali che nei grani comuni e raffinati non esistono più.

Il chicco antico mantiene una sua integrità, valori nutrizionali elevati: sono ricchi di vitamine, sali minerali, in piccola parte proteine. Diventano un alimento che nutre il corpo e non lo appesantisce o sovraccarica. Si possono utilizzare per la preparazione di qualsiasi ricetta, esattamente come accade con la farina tradizionale.

I grani antichi sono varietà del passato rimaste autentiche: non hanno subito alcuna modificazione da parte dell’uomo per aumentarne la produttività.

Un esempio, tra i più conosciuti a livello nazionale, è il grano antico Senatore Cappelli, ma ne esistono molti altri, a seconda della regione di produzione.


Ultimi commenti su Grani antichi: perché sceglierli

Recensioni dei clienti

Mattia D.

Recensione del 12/06/2025

Valutazione: 4 / 5

Data di acquisto: 12/06/2025

Conosco i grani antichi, so quanti benefici e contributi apportino alla nostra salute, però non credevo che quelli più recenti, dopo il '70 per intenderci, fossero addirittura dannosi. Credevo che, come ogni cibo, solo l'eccedere portasse a problemi.

Gilia M.

Recensione del 23/11/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 23/11/2024

Dopo aver mangiato pasta e pane fatti di vero grano integrale o semintegrale per quanto non tutti di grani veramente antichi trovo che la qualità debba sempre essere premiata, benché nell'ultimo secolo si siano fatte anche tante sciocchezze in nome dell'iperproduzione.

Baristo T.

Recensione del 02/10/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 02/10/2024

Articolo estremamente interessante anche per capire come siamo arrivati ai grani moderni. Purtroppo, l’aumento produttivo ha sempre la meglio sulla qualità, ma son contenta che i semi dei grani antichi non siano andati perduti. Grazie per tutte le spiegazioni.

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