Vai al contenuto principale Vai al footer

  +39 0547 346317
Assistenza dal Lunedì al Venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, Sabato dalle 8 alle 12

Gli estratti totali Lemuri@: quali piante possono essere di aiuto in primavera

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 6 anni fa

Indice dei contenuti:

Ribes nero

Allergie e problemi respiratori

Il Ribes nero (Ribes nigrum L.) è una pianta arbustiva della famiglia delle Grossulariacee, originaria dell’Est e centro Europa e parte dell’Asia. I frutti compaiono in agosto-settembre e sono delle bacche nere globose ricche di semi. Il Ribes nero viene coltivato sin dal 1600. Gli infusi di foglie di Ribes nero in Europa si usavano come diuretico e per lenire il mal di gola.

I frutti e gli estratti di Ribes nero sono ricchi di flavonoidi e antocianidine, sostanze con azioni antinfiammatorie e antiossidanti.

Per la sua azione antinfiammatoria e antivirale può essere utile in tutti i processi infiammatori cronici e nelle patologie virali.

Nell’uso comune popolare viene impiegato soprattutto nel trattamento delle allergie.

Il Ribes nigrum non ha particolari effetti collaterali, né interazioni con altri farmaci o piante.

Rosmarino

Una pianta dalle molteplici virtù

Il Rosmarino (Rosmarinus officinalis L) appartiene alla famiglia delle Lamiaceae.

Cresce nelle regioni a clima temperato del Sud Europa, soprattutto nell’area mediterranea.

Il Rosmarino ha una lunghissima tradizione di uso in cucina e in medicina. La storia dell’utilizzo del Rosmarino si dipana per migliaia di anni. Greci e Romani ne erano affascinati per le sue proprietà curative e i suoi poteri mistici. Gli antichi Greci lo usavano per rinforzare la memoria ed anche recenti studi inglesi lo confermano. Il Rosmarino è stato usato in Europa sin dai tempi antichi come tonico, stimolante e carminativo, per trattare la dispepsia, la cefalea e la tensione nervosa.

Gli estratti di Rosmarino hanno numerosi effetti. La loro assunzione per via orale ha un effetto carminativo (cioè promuove l’espulsione dei gas intestinali e calma i dolori che questi possono provocare) e stomachico (cioè ha un’azione tonica sulla parete gastrica e per questo stimola l’appetito e facilita la digestione). Il Rosmarino avrebbe un effetto benefico anche sulle malattie reumatiche e sui problemi circolatori. Studi numerosi ne confermano le azioni antiossidante, antinfiammatoria, epatoprotettiva, ipoglicemizzante e ipolipemizzante.

Biancospino

Funzionalità cardiovascolare e regolazione pressione arteriosa

Il Biancospino (Crataegus oxyacantha L.) è una pianta della famiglia delle Rosacee. Cresce nelle regioni temperate del Nord Europa dall’Inghilterra alla Latvia, dai Pirenei al Nord di Italia. Si è naturalizzato in varie zone del mondo.

La pianta è stata usata per millenni a scopo terapeutico e i suoi effetti positivi sul cuore sono stati descritti già dal medico greco Dioscoride. Il Biancospino è diventato molto popolare tra gli erboristi Americani alla fine del 19° secolo. Le ricerche mediche moderne hanno confermato i suoi effetti benefici sul cuore. Il Biancospino contiene nei fiori, nelle foglie e nei frutti, sostanze complesse dotate di azioni utili per l’organismo come i flavonoidi, le pro-antocianidine, le saponine triterpeniche, gli acidi fenolici. Gli studi sul biancospino hanno evidenziato che la pianta aumenta l’energia contrattile del miocardio (muscoli del cuore) e la capacità delle fibre muscolari cardiache di trasmettere rapidamente l’onda di contrazione. Inoltre diminuisce l’eccitabilità del muscolo cardiaco. Favorisce anche un aumento della circolazione del sangue nelle coronarie migliorando l’utilizzo dell’ossigeno da parte del muscolo cardiaco. Il Biancospino migliora il ritmo del battito cardiaco e riduce la pressione arteriosa. Studi confermano che la somministrazione di estratto di Biancospino determina effetti benefici, valutabili dal medico e percepiti dal paziente, in persone che soffrono di insufficienza cardiaca lieve. Non ha particolari controindicazioni né interazioni con altri farmaci o piante medicinali. Non ha effetti collaterali. Non va usato in gravidanza e allattamento senza supervisione medica. Non si usa in età pediatrica. 

Può essere usato per trattare i disturbi cardiaci di origine nervosa e come adiuvante delle funzioni cardiaca e circolatorie, oltre che per il trattamento dell’ipertensione e degli stati di ansia.

Bardana

Depurazione dell’organismo e benessere della pelle

La bardana (Arctium Lappa L) appartiene alla famiglia delle Asteraceae.

Cresce spontaneamente lungo le strade, nei pascoli e nei campi abbandonati.

È stato usata a scopo terapeutico da secoli in Europa, Nord America e Asia per le sue proprietà diuretiche e per trattare disturbi cutanei di varia natura soprattutto eczema e psoriasi.

Può essere usata, per il trattamento delle eruzioni cutanee, soprattutto eczema e psoriasi, del reumatismo, delle cistiti e nella gotta. Utile in combinazione con altre piante per le sue azioni depurative e blandamente diuretiche che favoriscono il drenaggio dei liquidi corporei.

Tarassaco

Depurazione dell’organismo

Il tarassaco (Taraxacum officinale Weber) appartiene alla famiglia delle Asteraceae.

Diffuso in quasi tutto il mondo, cresce spontaneo nelle regioni a clima temperato nei prati, sulle sponde erbose, lungo le strade, nei cortili.

Il nome gli è stato assegnato dagli Apotecari alla fine del Medio Evo e potrebbe essere di origine greca o araba, in questo caso deriverebbe da tarakhchakon il nome di una Cicoriacea. Ha un numero notevole di nomi volgari: castracani, soffione, dente de can, dente di leone, ecc.

Il Tarassaco ha una lunga storia di uso tradizionale ed è stato utilizzato come rimedio per i disturbi epato-biliari in molti sistemi di medicina tradizionale. Tradizionalmente la radice di tarassaco è usata come rimedio per l’ittero e altri malattie del fegato e del rene. L’azione su fegato e cistifellea sembra essere legata soprattutto alla radice mentre le foglie avrebbero una più spiccata azione diuretica. Le testimonianze del suo uso nella Medicina Araba fanno capo all’anno 1000.

Gli effetti del Tarassaco più studiati a livello scientifico sono quelli: coleretico, colagogo, amaro, diuretico, di modulazione del metabolismo del glucosio e dei grassi, antiossidante e antinfiammatorio.

L’ESCOP ne suggerisce l’utilizzo per il recupero della funzionalità epatica e biliare, per la dispepsia e l’inappetenza.  

La Commissione E tedesca ne approva l’utilizzo per il trattamento dei disturbi del flusso della bile, per stimolare la diuresi, per la dispepsia e l’inappetenza.  In pratica il Tarassaco può essere utilizzato per favorire: una fisiologica funzione digestiva ed epatica, la regolarità del transito intestinale, le funzioni depurative dell'organismo e il drenaggio dei liquidi corporei.


Ultimi commenti su Gli estratti totali Lemuri@: quali piante possono essere di aiuto in primavera

Recensioni dei clienti

Gilia M.

Recensione del 10/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 10/08/2025

Essendo un amante degli estratti naturali penso che proverò sicuramente questi della Lemuri@ in particolare il ribes nero che di solito utilizziamo in primavera.

Baristo T.

Recensione del 04/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 04/08/2025

Uso vari tipi di estratti durante le varie stagioni e di sicuro proverò questo la prossima primavera perché mi sembrano estremamente validi. Grazie per tutte le spiegazioni.

Lia M.

Recensione del 06/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 06/05/2025

Bardana e biancospino farebbero al caso mio, li proverei senza esitazioni. Articolo molto interessante, e utile per me che di tanto in tanto uso gli estratti

Altri articoli che ti potrebbero interessare

Intervista al Dr.Romiti, autore del Libro "Come si Cancella il Pauravirus"

Pubblicato 3 anni fa. 499 visualizzazioni. 3 commenti.

Il mondo si sta scardinando... dov'è Dio?

Pubblicato 3 anni fa. 510 visualizzazioni. 4 commenti.

Cos'è e come funziona l'orgonite?

Pubblicato 4 anni fa. 73710 visualizzazioni. 4 commenti.