Gambe pesanti e caviglie gonfie
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2 anni fa
Per contrastare questi fastidiosi disturbi ci vengono in aiuto alcune preziose piante come la Centella, la Vite e l’Amamelide
Uno dei problemi più frequenti durante il caldo estivo, che coinvolge tante persone, in prevalenza donne, è quello della circolazione sanguigna.
Durante l’estate coloro che non hanno una buona circolazione, sia dei grandi vasi che dei capillari, vedono peggiorare la situazione poiché il calore intenso crea dilatazione e se le pareti dei vasi non sono elastiche si genera un rallentamento del sangue, accompagnato da gonfiore e spesso dolore.
Sensazione di gambe pesanti, caviglie gonfie, edemi e vene varicose accompagnano la bella stagione e, oltre a creare inestetismi, segnalano una cattiva funzionalità circolatoria destinata solo a peggiorare se non si interviene prontamente.
Le cause
Sulla cute possono comparire, per effetto del calore e dell’esposizione al sole, ragnatele di capillari o vere e proprie varicosità, cioè vasi ingrossati che variano dal bluastro al violaceo. Su queste problematiche incidono molti fattori, tra cui i più importanti sono:
- la sedentarietà,
- cattivi comportamenti alimentari,
- il sovrappeso,
- il fumo,
- l’età,
- i cambiamenti ormonali,
- la stitichezza,
- lo stress,
- e, non meno importante, la familiarità.
Normalmente questo disturbo colpisce le donne in età avanzata, ma sono numerose le ragazze giovani con problemi di microcircolazione e capillari fragili. Sulle donne hanno grande influenza i mutamenti ormonali (ciclo mestruale, gravidanza, menopausa) e spesso anche l’assunzione di contraccettivi orali, se non opportunamente prescritti e monitorati.
Capillari e varici
Gli aspetti che intervengono nell’alterazione dei vasi sono la perdita di tonicità ed elasticità nei piccoli vasi e nell’ulteriore alterazione della funzione valvolare nei grandi vasi.
Si possono formare così, nel primo caso, delle dilatazioni capillari, rendendo visibili i piccoli vasi, come una sorta di rete, di arborizzazione di colore blu tendente al nero.
Quando la dilatazione interessa i vasi più grandi si possono formare delle varici, tortuosità e ristagni di sangue. Quando questo avviene si ha lo sfiancamento del vaso e il rallentamento del sangue che non riesce più a essere correttamente spinto verso l’alto, nel suo ritorno al cuore.
A questo si somma il cattivo funzionamento valvolare. Le valvole venose sono le strutture che si occupano di non far ridiscendere il sangue verso il basso, ma di spingerlo verso l’alto (e questo avviene contro la forza di gravità). Sono dette “a nido di rondine” e fanno in modo di dirigere il sangue in un’unica direzione, verso l’alto, richiudendosi per impedirne il reflusso. In questo movimento sono aiutate dalle fasce muscolari.
Se le valvole sono malfunzionanti e poco elastiche viene compromesso il giusto ritorno del sangue venoso e favorito, al contrario, il suo deflusso verso il basso e il ristagno nelle parti più periferiche.
Stile di vita anti infiammatorio
Dalle cause già citate si traggono le risposte e gli interventi necessari a prevenire o a riequilibrare i problemi circolatori venosi.
Per prima cosa occorre seguire abitudini di vita salutari: un’attività fisica costante e una dieta equilibrata, così come evitare di rimanere seduti per troppo tempo nella stessa posizione.
L’alimentazione deve essere ricca di vitamine, verdure, cereali, legumi e ridotta in cibi grassi, proteine animali e cibi raffinati. La vitamina C ha azione capillarotropa e di rinforzo dei vasi. Vanno evitati il fumo, caffè e alcolici.
Consideriamo che il processo di indebolimento delle pareti dei vasi inizia con l’instaurarsi dell’infiammazione e una alimentazione scorretta è spesso causa di formazione di radicali acidi e radicali liberi pro infiammatori.
L’attività fisica deve essere regolare e mai sotto sforzo in modo da far in modo che i muscoli delle gambe, contraendosi e rilassandosi, possano esercitare una sorta di massaggio che si traduce in una spinta del sangue verso il cuore.
Dalla natura l’aiuto di Centella, Vite e Amamelide
Ci sono anche alcuni accorgimenti e rimedi naturali che possono aiutarci a sopportare meglio la calura estiva e le relative conseguenze.
Spugnature e docce fredde durante i mesi più caldi per favorire la vasocostrizione dei vasi, dormire con le gambe sollevate e massaggiare le gambe partendo dai piedi e procedendo verso l’alto delle gambe.
In tutto questo le piante possono aiutarci e fra queste la Centella asiatica che aiuta anche sotto forma di crema a risolvere i gonfiori alle caviglie, la Vite rossa che rinforza i vasi, l’Amamelide che toglie infiammazione e riduce le dilatazioni.
Alla base di tutto l’integrazione di flavonoidi – e in particolare diosmina ed esperidina estratti dagli agrumi – ha mostrato di poter sostenere la parete vasale con effetto antinfiammatorio e antiedemigeno (riduzione del gonfiore) e con effetto antiossidante sui tessuti connettivi, permettendo il recupero di sostegno e tonicità dei vasi sanguigni.