Forest bathing
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3 anni fa
Scopri come la foresta può aiutarci a ritrovare il benessere
Forest Bathing (in italiano Bagno di Foresta) è il termine anglofono usato a livello internazionale per tradurre la parola giapponese “Shinrin Yoku”, che esprime il concetto di immersine nella foresta. Il termine Shinrin Yoku è stato coniato in Giappone nel 1982 nel contesto di un programma nazionale di salute pubblica. Il primo a condurre studi sul tema è stato il dott. Qing Li, immunologo e presidente della Società Giapponese per la Medicina Forestale.
Il Forest Bathing si è sviluppato in Giappone e non a caso: le foreste occupano due terzi della sua superficie e da sempre ne hanno influenzato profondamente la cultura, la filosofia e le religioni. Eppure, proprio il Giappone, si distingue per la maggiore densità abitativa al mondo, la vita caotica e le dipendenze da tecnologia. L’idea dello Shinrin Yoku è nata quindi per superare gli effetti negativi della vita urbana.
Lo Shinrin Yoku rappresenta un’esperienza di connessione con la natura attraverso le sensazioni fisiche. Non è una semplice camminata o un allenamento fisico; consiste invece nell’entrare in contatto con la natura e farne esperienza attraverso le sensazioni che ci rimandano i nostri 5 sensi.
L’importanza di tornare in natura
In base all’ipotesi scientifica della biofilia, proposta da E.O. Wilson nel 1984, il contatto con la natura rappresenta per l’essere umano un’esigenza biologica, in quanto siamo geneticamente “programmati” per amarla, vi abbiamo trascorso la grande maggioranza della nostra storia evolutiva ed essa ha rappresentato da sempre il concetto di sopravvivenza… insomma, anche se non ne siamo consapevoli, non possiamo farne a meno.
L’allontanamento dagli ambienti naturali ha portato profondi squilibri, sia sul piano fisiologico, che su quello psicologico. Passiamo la maggior parte delle nostre giornate al chiuso e questo, al giorno d’oggi, comporta spesso un uso reiterato di tecnologie (fissiamo schermi per larga parte del tempo) ed è scientificamente provato come tutto ciò porti ansia, depressione, disturbi del sonno ecc.
La buona notizia è che basta trascorrere poco tempo nella natura (è stimato che bastino 120 minuti a settimana, anche non consecutivi) per iniziare subito a sentirsi meglio.
I benefici del forest bathing
Gli studi condotti in ambito medico-scientifico in varie parti del mondo dimostrano che il Forest Bathing è in grado di apportare una serie di benefici fisiologici e psicologici, tanto che in certi paesi asiatici, come Giappone e Corea del Sud, le pratiche in foresta sono riconosciute nell’ambito dei sistemi sanitari come forma di terapia medica preventiva.
I benefici derivano sia dall’attivazione di tutti i nostri sensi (vista, olfatto, udito, tatto e, quando possibile, gusto) quando il corpo è esposto all’ambiente forestale che dall’inalazione dei composti organici volatili (COV) rilasciati dalle piante (prevalentemente conifere e altre specie sempreverdi ma anche faggi, castagni ecc.) e dal suolo, una sorta di aromaterapia naturale (i COV hanno azione sull’apparato respiratorio e sul sistema nervoso).
Ecco quali sono i principali benefici del Forest Bathing riscontrati nel breve termine:
- diminuzione di stress, ansia, depressione;
- miglioramento della concentrazione e della memoria;
- miglioramento del tono dell’umore;
- miglioramento della qualità del sonno;
- potenziamento del sistema immunitario attraverso l’incremento delle cellule natural killer (NK), deputate alla “caccia” alle cellule tumorali o infettate da virus;
- abbassamento della pressione sanguigna;
- miglioramento in generale delle funzioni cardiovascolari.
Dove e come praticare
Il Forest Bathing nasce come pratica rilassante, i partecipanti non devono essere distratti dallo sforzo fisico, per questo motivo i percorsi più indicati (ad anello o meno) sono quelli agevoli, non accidentati, in piano o con leggeri dislivelli, accessibili anche a persone non allenate. Durante una sessione mediamente si percorrono 3-4 km. Sono da preferire, chiaramente, i percorsi lontani da fonti di inquinamento, compreso quello acustico, e da elementi antropici invasivi. Col giusto equipaggiamento si può praticare anche durante la stagione fredda, preferendo foreste di conifere sempreverdi.
Anche se non indispensabile, soprattutto all’inizio, può essere utile scegliere percorsi che prevedono l’accompagnamento di guide adeguatamente formate. Oltre alla conoscenza dei percorsi più indicati la guida ci aiuta ad assumere il giusto atteggiamento per immergersi nella foresta, aiutandoci a porre attenzione alle esperienze sensoriali proposte. La consapevolezza all’interno del bosco fa davvero la differenza relativamente agli effetti che possiamo ottenere.
Vediamo quali sono le pratiche principali sperimentate durante un bagno di foresta.
Ingresso nel bosco
Per i Giapponesi entrare nel bosco è un po’ come entrare in un tempio, è un momento di sacralità. Cerchiamo anche noi di iniziare l’immersione abbandonando, per quanto possibile, tutti i pensieri pesanti che ci portiamo dietro, accompagnando il nostro ingresso con umiltà e meraviglia. Onoriamo l’ambiente che ci accoglie.
Camminata consapevole
Sappiamo bene che camminare porta con sé numerosi benefici; la camminata consapevole, specialmente se condotta in natura, ne potenzia i benefici. Si tratta innanzitutto di una camminata lenta, effettuata con totale presenza mentale, si porta l’attenzione sui movimenti che vengono effettuati e sulle sensazioni che li accompagnano. Questa pratica aiuta a riattivare il corpo, libera la mente, favorisce la concentrazione e la creatività.
Esperienze sensoriali
La visione del verde e dei frattali (che sono tipici degli ambienti forestali), l’ascolto dei suoni della foresta come il canto degli uccelli o il frusciare del vento, il tocco della corteccia degli alberi e la percezione delle fragranze del bosco, inducono numerosi benefici come un profondo rilassamento psico-fisico, emozioni positive, il risveglio delle percezioni sensoriali; l’inalazione dei composti volatili ha, in aggiunta, importanti funzioni salutistiche. Imparare a rivolgere la propria attenzione a queste sensazioni ed assaporarle fino in fondo, ne amplifica gli effetti.
Respirazione
Il respiro è un vitale processo di purificazione, in grado di eliminare le tossine, sia a livello fisco che a livello emozionale. Respirare in natura, in maniera consapevole, magari in accompagnamento con qualche tecnica di rilassamento è ancora più terapeutico, aiuta a ricaricare profondamente le energie e a rallentare il proprio ritmo interno.
Rilassamento, meditazione
Possiamo approfittare della pace del bosco anche solo semplicemente per riposare, rilassarci, magari dopo aver scelto un luogo o un angolo in cui ci sentiamo bene e al sicuro, portando l’attenzione al corpo che si rilassa. Durante il Forest Bathing possono essere proposte anche diverse tecniche di meditazione, i cui effetti benefici sono potenziati dall’ambiente forestale. L’incontro con l’albero è sicuramente una delle pratiche più emozionanti perché rappresenta, in un certo modo, un incontro con sé stessi. Attraverso la percezione degli elementi della natura abbiamo infatti la possibilità di comprendere molto di noi.
Nel Forest Bathing riscopriamo il bosco come nostro maestro; ci insegna a comprendere l’essenzialità, il rilascio del superfluo, la capacità di adattamento, la resilienza, il lavoro in sinergia, rappresenta in pratica ciò che l’umanità dovrebbe sviluppare in termini evolutivi.