Fiori di Sambuco
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1 anno fa
Scopri in che modo migliorano le tue difese e ti aiutano ad affrontare i malanni di stagione
L’autunno è il periodo migliore per preparare l’organismo al periodo invernale, periodo in cui viene richiesto un riadattamento dei parametri neuroendocrini ed immunitari conforme al differente ritmo di vita oltre ad una disposizione mentale coerente alle modificate abitudini. L’organismo risponde alle sollecitazioni ambientali, e coordina le funzioni di cellule, tessuti, organi ed apparati sul piano principalmente dei sistemi nervoso, endocrino ed immunitario.
Cambi repentini e sbalzi di temperatura, indebolimento delle difese e fattori ambientali scatenanti, possono causare lo sviluppo di infezioni delle vie respiratorie ed influenze. Faringiti, tonsilliti, bronchiti, sinusiti, sono generalmente provocate da virus o batteri e sono accompagnate da svariati sintomi quali mal di gola, tosse secca o grassa, mal di testa, febbre e dolori muscolari.
Elementi irritanti come il fumo e gli inquinanti ed allergizzanti ambientali, tendono ad esacerbare la sintomatologia e rallentano il processo di guarigione penalizzando le capacità di difesa. Perciò è di primaria importanza sostenere e modulare la corretta difesa immunitaria: infatti il sistema immunitario ha fisiologicamente il compito di proteggere il nostro organismo dalle infezioni batteriche e virali e, una volta instaurate, di combatterle.
Ogni individuo è caratterizzato da una propria identità immunologica, da una precisa situazione neuro-immuno-endocrina per cui può essere più o meno vulnerabile alle aggressioni patogene, ed ogni intervento atto a modulare questo meccanismo, può dare risultati diversi.
Per questo è consigliato in questo periodo creare sinergia fra le piante e nutrienti specifici che possano agire in concerto e garantire un risultato positivo per tutti.
Fondamentale in questi casi, e lo abbiamo imparato molto bene durante la fase della Covid-19, controllare l’infiammazione che è il primo segnale di attivazione del sistema delle nostre difese, attaccare lo stato infettivo e proteggere i nostri organi, calmando i sintomi spesso difficili da sopportare.
Il Sambuco: alleato delle difese
Una pianta meravigliosa che da sempre viene utilizzata nelle problematiche legate alla stagione fredda è il Sambuco, i cui fiori sono oggi studiati per la loro azione diretta sui germi e di protezione cellulare.
Il Sambuco (Sambucus nigra) è noto sin dall’antichità per le sue proprietà antinfiammatorie, diaforetiche, diuretiche, antivirali (nelle infezioni da Coronavirus interferisce sia con la replicazione virale che con la capacità infettiva), antibatteriche, antifebbrili ed antitussive. Energeticamente di natura fresca, toglie il calore dell’infiammazione (grazie ai flavonoidi ed antocianidine) inibendo la secrezione delle citochine e riduce l’attività delle interleuchine (sostanze coinvolte nei processi infiammatori). Controlla rapidamente l’intensità dei sintomi dell’influenza e la sua durata: diminuisce l’irritazione della gola e dei bronchi, facilita la fluidità del muco, promuove la sudorazione e modera così la febbre.
Nella medicina popolare si usava fasciare i piedi dei bimbi con la febbre con le foglie di Sambuco favorendo così l’eliminazione del calore e riducendo lo stato febbrile con equilibrio e delicatezza.
Non dimentichiamo che i fiori di Sambuco hanno anche una funzione depurativa a livello intestinale e considerato che oltre il 75% della nostra capacità immunitaria risiede nel nostro intestino, possiamo capire quanto sia importante mantenerlo “pulito” e sfiammato. Il Sambuco aumenta infatti il livello degli anticorpi.
Incrementa anche l’attività degli antiossidanti presenti nel nostro organismo (SOD, Glutatione, Catalasi) riducendo lo stress ossidativo e la formazione dei radicali liberi che sono alla base dell’innesco dei processi infiammatori a livello delle membrane cellulari.
Molto utili ed interessanti gli abbinamenti con integratori nutraceutici a completamento della sua azione in caso di disturbi da raffreddamento, stati influenzali, problemi delle alte vie respiratorie, polmonari e vascolari, sia in termini di protezione e prevenzione che di risoluzione delle problematiche in atto.
Ecco allora che l’unione con vitamina C, Zinco, Acetilcisteina e Quercetina è in grado di incrementare l’azione del Sambuco.
Dal punto di vista della sua simbologia possiamo citare il fatto che il suo legno veniva anticamente usato per fare strumenti musicali. L’etimo di “sambuco” è di origine greca, “sambukè” a indicare uno strumento a quattro corde, ed è bello, oltre che poetico, pensare ad una pianta che risuoni del respiro della natura, nella sintonia che l’uomo deve ritrovare con il solo mondo dove può vivere.