Filosofia, Sciamanismo, Nahualismo, spiriti di animali e animali guida
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3 anni fa
Nella vita gli eventi che ci accadono influenzano le nostre scelte, tuttavia l’importanza degli accadimenti in sé, è inferiore a quella della reazione che abbiamo in risposta a questi.
Questo illuminante postulato che è trasmesso dai Maestri orientali e che trova base anche nella nostra filosofia, è integrato allo stesso modo nelle pratiche spirituali dei popoli nativi ed è prezioso per l’equilibrio psicofisico. Questi ultimi non lo insegnano per via orale, scritta o meditativa, ma tramite l’approccio esperienziale.
Una differenza tra le filosofie delle varie culture e le tradizioni native è l’essenza della pratica esperienziale. Il pensiero, le domande e le risposte arrivano in conseguenza alla pratica. La tradizione è insegnata attraverso atti concreti, esperienze fisiche, rituali. Nel processo del fare, il corpo ha una parte attiva, la mente può dimenticare, mentre il corpo registra. Attivando prima il corpo, i pensieri si placano, mentre le emozioni si liberano, si muovono, comprendono. Le risposte mentali che si generano hanno una qualità di apprendimento più forte perché sono passate attraverso il corpo, sono state fisicamente ed emotivamente sentite, quindi sono più vere e si fissano maggiormente.
La natura segue un tempo ciclico, le tradizioni native profondamente connesse ad essa, hanno una struttura mentale, cognitiva e interiore di tipo circolare che oggi definiremmo olistica o pneumo-psicosomatica: l’equilibrio tra corpo, mente e cuore/anima è fondamentale per il benessere della persona e si collega all’equilibrio dell’intero ecosistema in cui si vive. In più hanno una visione allargata rispetto alla realtà visibile e tangibile.
“Ciò che pensi diventi.
Ciò che senti attrai.
Ciò che immagini crei.”
Buddha
Le filosofie orientali ci insegnano che quanto accade nel nostro percorso di vita serve per la propria evoluzione, perché la nostra reazione determina lo sviluppo o meno, del Sé e modifica la realtà circostante. Nelle tradizioni native si va oltre l’osservazione dei fatti della realtà visibile, si entra nell’invisibile, perché la realtà è molto più vasta di quello che i nostri occhi possono percepire. Entrare nell’invisibile, permette un’osservazione più ampia e aumenta le possibilità di risposta e di creazione.
Oggi tutte queste tradizioni native antiche basate su pratiche spirituali collegate alla natura e in grado di andare oltre l'ordinaria realtà attraverso stati alterati di coscienza, operando ad esempio per lo sviluppo, la protezione o la guarigione di un singolo individuo o della collettività, sono definite sciamaniche, tuttavia il termine è erroneo o, almeno, piuttosto riduttivo.
Propriamente il termine sciamano trae origine dalla tribù dei Tungusi in Siberia e fonti attendibili indicano che significa “guaritore/guaritrice spirituale” o “colei/colui che vede nel buio”.
Gli antropologi del secolo scorso hanno contribuito ad utilizzare questo termine per definire i guaritori e le guaritrici appartenenti alle varie tradizioni senza distinzione del gruppo etnico di appartenenza.
In realtà le tradizioni native ancora presenti sul pianeta, sono molto diverse tra loro, ognuna con le sue peculiarità e contenerle tutte in un'unica definizione ne riduce la portata, le appiattisce, risulta poco rispettoso e ne mina l’identità culturale.
Lo sciamanismo è sostanzialmente animista, credono che gli animali e gli oggetti siano animati da spiriti. Questi spiriti sono classificati in base alla loro origine e alle loro funzioni. Lo sciamano attraverso la pratica rituale entra in uno stato estatico, viaggia verso di loro e interagisce con loro, ne chiede l’aiuto per operare una guarigione o ottenere informazioni per il singolo o per la comunità.
La tradizione del Messico antico è vasta e sfaccettata e trova come denominatore comune il concetto cosmologico unico e basilare chiamato Nahual. Dal punto di vista antropologico questo termine identifica uno spirito che prende la forma di animale e protegge l’uomo.
Il Nahual è anche uno stato di coscienza alterato, in cui il Maestro della tradizione entra durante i rituali per la protezione, la guarigione o altre funzioni di sviluppo del singolo o di un gruppo o della comunità. È lo stato in cui io stessa vado e conduco il soggetto interessato quando pratico il rituale per incontrare il proprio animale guida.
Il Nahual è anche il Maestro della tradizione e lo diventa dopo 25-30 anni di addestramento. I Nahuales hanno un’ampia conoscenza e il compito di trasmettere la saggezza della loro cultura, in modo che continui a vivere e non si disperda. Hanno la responsabilità della comunità, di mantenerla in equilibrio con la natura e l’ambiente in cui si sviluppa.
In ultimo, ma non per ultimo, il Nahual è in tutto ciò che esiste, è il cosmo nel macro, è in un fiore nel micro. Infatti, ad esempio, il fiore (xochitl) è il simbolo nahual della completezza, della pienezza e della bellezza di tutto ciò che esiste, rappresenta la conoscenza e l’amore intrinseco di tutte le cose. “L’arte, la danza, il teatro, la musica, la poesia, sono esempi del prodotto dello splendore e della creatività che sono contenuti nella vita stessa. Il criterio di bellezza, come quello di salute, è l’equilibrio. Il Fiore illustra la magnificenza, che emerge dall’equilibrio tra scienza, spiritualità, emozionalità e arte ottenuto grazie alle migliori qualità di cui sono capaci l’essere umano, il mondo e la natura (questa spiegazione è tratta da un discorso del dottor Omar Miranda-Novales)”. Quaderno Animali Guida – Pavone.
In questo contesto gli Animali Guida che incontriamo nella realtà dell’invisibile, sono consiglieri concreti che arrivano per aiutarci ad affrontare i problemi della vita quotidiana, per proteggerci o insegnarci.
In una visione così ampia, tutto quello che normalmente consideriamo astratto, acquista corpo. Abbiamo capito che i pensieri, entità invisibili, hanno un peso importante nel nostro vivere quotidiano e influenzano notevolmente il nostro benessere, allo stesso modo come possiamo escludere che esistano guide invisibili in grado di interagire con noi?
Mi rendo conto possa sembrare un’idea assurda, tuttavia attraverso la pratica diventa comprensibile. Poi cominciano ad accadere nel fare della vita evidenze innegabili. In ultimo anche con la logica riesci (ci provo) a spiegarlo. In definitiva è la logica del simbolo: si comprende e non si apprende. Soprattutto, aldilà della nostra comprensione, il simbolo agisce, ha una vibrazione propria.
Capisco possa essere un percorso difficile, per questo abbiamo disegnato gli animali guida, per semplificare e conferire loro un corpo vibrante in grado di entrare nel tuo campo visivo e dare la possibilità a più persone di trarne beneficio, anche senza fare il rituale per incontrarli. Essendo archetipi visibili, la loro frequenza può entrare facilmente in risonanza con te e aiutarti nel concreto, senza sforzo da parte tua. Ognuno di loro può ispirare, proteggere, consigliare, accompagnare. Davvero.