Fame nervosa
Pubblicato
4 anni fa
Romina Rossi
Giornalista e naturopata
Tienila sotto controllo con la Rhodiola e ascolta le tue emozioni
Sei appena tornata da una stressante giornata in ufficio dopo aver litigato con la solita collega egoista, oppure sei stata lasciata e soffri tantissimo, o ancora, dovendo limitare i contatti e le uscite, la sera non sai che fare e ti annoi, sei sulle spine per un nuovo colloquio di lavoro o, infine, hai litigato con tuo figlio perché non riordina mai le sue cose. Per sfogare lo stress, la tristezza, la noia, la rabbia e l’ansia ti butti sul cibo: cioccolato, gelato, patatine, snack, biscotti e salatini...
Ricorri a ciò che chiamano “comfort food”, perché in quel momento sembra l’unico conforto, un rifugio per non dover affrontare le emozioni negative, che sembra aiutare a ritrovare la serenità, ma in realtà si tratta di cibo che non nutre, non sazia e fa cadere in un circolo vizioso: quello della fame nervosa. Tale disturbo interessa soprattutto le donne: pare che fra i 16 e i 40 anni tutte l’abbiano sperimentata almeno una volta. Il momento peggiore? La sera, davanti alla TV, o nei week end.
EMOTIONAL EATING: FAME DI EMOZIONI
La fame nervosa (o emotional eating) è molto diversa dalla fame fisiologica: mentre quest’ultima è scatenata da impulsi fisici che partono dallo stomaco, e che si attivano quando l’organismo ha necessità di nutrienti per poter compiere le proprie funzioni, la prima parte dalla testa e si attiva quando ci si trova a dover gestire fattori psicologici ed emozioni che possono mettere in difficoltà.
Mangiare è un meccanismo piacevole, che dà soddisfazione e fa sentire meglio, motivo per cui ci si rifugia nel cibo quando c’è qualcosa che non va. Spesso è un atteggiamento inconsapevole, di cui non ci si rende conto, che rischia però di diventare compulsivo e scatenare effetti collaterali che si riversano sulla salute fisica ed emotiva: tale abitudine favorisce l’aumento di peso e anche eventuali aumenti di colesterolo e glicemia e problemi legati al sonno.
Per non parlare dei fattori emotivi, come mancanza di autostima, frustrazione e disagio psicologico.
ASCOLTA LE EMOZIONI E SCEGLI COSA MANGIARE
Calmare la fame nervosa e non cadere nei suoi meccanismi, non è impossibile: il primo passo richiede di ascoltare le proprie emozioni, capire da dove vengono e accettarle. Quale emozione si sta cercando di affogare dietro al cibo? Questo permette, piano piano, di prendere consapevolezza delle proprie emozioni e di poterle gestire; in caso di aiuto, puoi affidarti a un terapeuta.
Anche curare l’alimentazione è un notevole aiuto: evitare di tenere in casa il junk food, permette di limitare gli eccessi. Al suo posto riempi il frigorifero con frutta e verdura di stagione e se proprio vuoi tenere in casa qualcosa di sfizioso, da concederti ogni tanto, preparalo tu con ingredienti naturali.
AIUTATI CON I RIMEDI NATURALI
Un aiuto naturale arriva dall’erboristeria: per affrontare le difficoltà emotive, la floriterapia è un ottimo aiuto. Puoi scegliere i rimedi in base alle emozioni negative che devi affrontare. Fra le piante fitoterapiche utili per alleviare la fame nervosa c’è la Rhodiola rosea, un adattogeno che agisce riequilibrando il tono dell’umore e alleviando stress e ansia.