Estratto dal libro “Il manuale dell’argilla”
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9 anni fa
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L’argilla è una delle materie prime più antiche che l’uomo abbia mai usato. In tempi remotissimi, grazie alla morbidezza e alla plasticità che la contraddistingue, si producevano ceramiche e oggetti ornamentali per i più comuni usi domestici e decorativi.
Le prime notizie storiche sull’uso dell’argilla a scopo cosmetico risalgono all’epoca dell’antico Egitto.
Per fare il sapone gli egizi sostituivano la soda con una miscela composta di carbonato di calcio e argilla e, secondo alcuni autori, quest’ultima veniva utilizzata insieme ad altre sostanze per mummificare i cadaveri.
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Un’altra notizia dell’epoca ci dice che alcune forme di dolore venivano curate con il fango del fiume Nilo che conteneva una certa quantità di argilla.
Durante l’epoca egizia, gli uomini agivano non in base a un pensiero razionale, ma seguendo forme di conoscenze istintive, le stesse che permettevano loro di costruire le piramidi, e di avvicinare gli elementi della natura per curare la bellezza e le malattie. Quando gli antichi egizi usavano l’argilla per curare un trauma, una slogatura o per far calcificare più in fretta un arto rotto, non sapevano che l’argilla possiede una capacità di scambio cationico, che è ricca di silice e di allumina, e che nella sua composizione sono presenti tanti altri metalli.
Tali conoscenze scientifiche appartengono alla nostra epoca. Nell’antichità gli uomini possedevano una conoscenza istintiva in base alla quale sapevano che usando una maschera di argilla su un arto rotto, se ne accelerava la calcificazione, così come gli animali sanno riconoscere grazie al loro istinto le erbe buone da quelle velenose.
L’argilla ventilata
L’argilla ventilata sta a indicare un’argilla fine e impalpabile, a granulometria molto regolare. L’argilla ventilata, grazie al suo alto grado di finezza, quando si scioglie nell’acqua può liberare molti più elementi di quanto non possa fare la stessa argilla a granulometria più grossa.
Il termine macinata fine indica un tipo di argilla avente una granulometria piccola e regolare, ma sempre maggiore rispetto alla granulometria della ventilata.
Il termine macinata grossa indica un tipo di argilla che presenta una pezzatura della dimensione di una noce mista a della polvere.
Quando l’argilla si scioglie in acqua, una parte di essa non si dissolve e precipita, mentre un’altra parte rimane in sospensione, formando una soluzione torbida che viene chiamata acqua argillosa o gel di argilla. La parte dell’argilla che precipita è costituita dalla silice cristallina e da altri minerali insolubili; il gel è costituito dall’argilla pura con tutti i sali minerali e gli oligoelementi solubili di quella determinata argilla.
La crema di argilla o maschera di argilla o cataplasma è una miscela di argilla e acqua nella quale possono essere presenti anche altre sostanze, quali estratti vegetali, oli vegetali, oli essenziali, succhi di frutta, tisane ecc.
La crema di argilla è una vera e propria emulsione, dove l’emulsionante è l’argilla. L’emulsionante è una sostanza capace di legare in maniera omogenea due sostanze polari che da sole si respingerebbero e si separerebbero come fanno l’acqua e l’olio.
A seconda dei casi la crema di argilla può essere preparata con acqua calda, tiepida o fredda.