Empatico: benedizione o condanna?
Pubblicato
3 anni fa
Leggi un estratto di "Essere Sensibili è la Nuova Forza" libro di Anita Moorjani
Hai mai visto un bambino cadere sbucciandosi le ginocchia... per poi sentire subito il suo dolore nel tuo corpo? Ti è mai capitato di provare lo stesso disagio di un tuo amico ansioso o angosciato? Ti senti svuotato quando sei in compagnia di determinate persone? Sei ansioso quando ti trovi in mezzo alla gente? Ti accorgi quando qualcuno non ti sta dicendo la verità? Hai mai detto «Sì» a una richiesta anche se ogni cellula del tuo corpo urlava «No!»? Ti sei mai sentito dire che sei «troppo sensibile», «troppo emotivo», «debole», o che «te la prendi troppo»? Ti hanno mai chiesto «Perché non puoi essere semplicemente come tutti gli altri?»?
Se la tua risposta a queste domande è affermativa, probabilmente sei - come me e come moltissime persone con cui mi relaziono ogni giorno - un empatico: una persona estremamente sensibile che sente e assorbe i pensieri, le emozioni, e l'energia degli altri.
Noi empatici abbiamo un modo unico di vedere e percepire il mondo: sentiamo in modo più profondo. Abbiamo un intuito estremamente sviluppato.
Pensiamo che tutti vedano il mondo come lo vediamo noi, ma in genere non è così, e per questo motivo ci sentiamo strani, diversi. I limiti tra noi e il prossimo sono spesso sfocati, e veniamo castigati, attaccati. Gli altri ci fanno sentire sbagliati, o ci inducono a vergognarci; ci dicono di essere più forti, di farci «la corazza». Se sei un uomo, probabilmente ti sei sentito dire che devi «fare l'uomo» e che «gli uomini non piangono».
Ciò che ci fa più male sono le critiche e la disapprovazione. Per evitare il dolore, e per integrarci, spesso ci modelliamo per diventare come pensiamo che gli altri ci vogliano. Il risultato è che spesso diventiamo compiacenti, e - lo dico con affetto - ci riduciamo a fare gli zerbini (si tratta solo di una fase, non di ciò che siamo davvero). E poiché abbiamo paura di essere messi in ridicolo, di essere attaccati o di non riuscire a integrarci, nascondiamo i nostri doni e quindi la nostra vera identità, fino a quando ci ritroviamo a non sapere più chi siamo.
Credo che ogni decisione che prendiamo, ogni scelta che facciamo, ci avvicini all'esprimere e all'accettare la nostra autenticità, oppure ci faccia retrocedere di un passo, rendendoci più piccoli, con il rischio di perderci... e di ammalarci.
Sono cresciuta in una cultura che mi premiava quando mi comportavo in modo remissivo, quando ero invisibile e compiacente. Mi facevo piccola fino quasi a scomparire, e sentivo di dovermi scusare per la mia stessa esistenza.
Tra gli empatici con cui mi capita di confrontarmi sono in tanti a sentirsi così. Quando la nostra storia, le nostre radici, sprofondano in un mondo in cui venivamo premiati per essere remissivi e compiacenti, può essere frustrante sentirci incapaci di far sentire la nostra voce, in difesa nostra e delle molte ingiustizie intorno a noi.
Il nostro pianeta ha bisogno di cure. Il nostro mondo è in pericolo. Se guardi i notiziari o leggi i giornali, oppure se sei attivo sui social media, non ti si può biasimare se temi che siamo vicini all'estinzione.
Pensa a tutto ciò che ci raccontano i media: le sparatorie, le uccisioni, le guerre politiche, i tanti modi in cui le persone si distruggono e parlano male le une delle altre. La gente si sta arrabbiando, e siamo stressati. Non riusciamo a fare una conversazione senza che diventi una questione politica.
Mentre scrivo stiamo affrontando la pandemia da COVID-19. Internet ha giovato moltissimo alle nostre vite, ma ha anche amplificato tutto ciò accade intorno a noi. Sembra che ogni singolo incidente, in qualsiasi luogo del pianeta, ci venga riportato in tempo reale, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In questo non ci sono regole né codici di condotta, e così la realtà spesso ci sembra opprimente, schiacciante.
Per gli empatici il mondo di oggi è un campo minato. Ci viene voglia di gridare a chi detiene il potere - quelli che amano l'idea della «legge del più forte» e che ricorrono a ogni mezzo per arrivare in alto - di smettere di diffondere paura e di iniziare a diffondere compassione, ma fare sentire la nostra voce non è ciò che siamo stati addestrati a fare ed essere.
Parlare pubblicamente non solo richiede moltissimo coraggio, ma ci espone ad attacchi che non siamo sicuri di poter gestire, quindi il pensiero di dire la nostra è sufficiente a farci scappare e nasconderci da qualche parte. Eppure non c'è mai stato momento migliore per chi è empatico.
Noi empatici incarniamo tratti caratteriali che negli anni la nostra cultura ha finito per perdere: sensibilità, empatia, gentilezza, e compassione.
Gli empatici sono sempre esistiti e, viste le condizioni attuali del mondo in cui viviamo, ci sono sempre più libri che parlano di questo argomento; il risultato è che non solo più persone stanno diventando consapevoli di essere empatiche, ma anche il numero degli empatici è probabilmente in aumento.
La dottoressa Christiane Northrup, empatica e autrice de I vampiri di energia, scrive: «Gli empatici sono anime estremamente avanzate che, in quest'epoca di trasformazione, si incarnano sulla terra in numeri crescenti per gettare luce sull'oscurità». Ecco perché ho intitolato questo libro Essere sensibili è la nuova forza.
Quando ho realizzato di essere un'empatica non avevo «cassette degli attrezzi» in cui cercare, strategie a cui appoggiarmi, o manuali da leggere: niente che potesse aiutarmi a smettere di essere invisibile e a cominciare a essere una presenza evidente. Ho presto capito che se volevo degli strumenti per fare della persona che ero quella che sono ora, dovevo costruirli da sola. E così ho fatto.
Gli strumenti e i consigli che troverai in questo libro sono diversi da quelli con cui forse hai già familiarità: non ti spiegherò come stabilire dei limiti, come proteggerti dagli altri. Questo non è un libro di muri, barriere, o protezione: se ci nascondiamo dietro ai muri per proteggerci non saremo mai attivi, non porteremo la nostra luce nel mondo. Questo libro non parla di espansione, liberazione, e connessione con il divino che è in te.
È un libro che ti invita a fare sentire la tua voce, a rispettarti, ad amarti. È un libro che ti invita ad abbracciare tutto ciò che sei, svelando ciò che non sei; il punto qui è disfare, non fare.
Per prima cosa dovrai imparare ad apprezzare e a far crescere i tuoi doni. E a quel punto il mio invito sarà quello di uscire e diffondere la tua luce empatica, di occupare posizioni di leadership e diventare un esempio da seguire!
Ho diviso questo libro in tre parti:
- Il mondo degli empatici,
- Il tuo rapporto con te stesso,
- Il tuo rapporto con il mondo.
In ogni capitolo ho raccontato una fase del percorso travagliato che mi ha portata ad abbracciare la mia sensibilità, così come aneddoti e storie dei miei studenti, lettori, amici e familiari, ciascuno impegnato nel percorrere la propria strada. Spero che ciò che troverai ti informerà e ti ispirerà a trovare il tuo modo per smettere di essere piccolo; mi auguro che ti aiuterà a capire che puoi essere un leader, un guaritore, un agente di cambiamento. A modo tuo.
Nelle pagine di questo libro troverai anche le informazioni, gli esercizi, e gli strumenti che mi hanno aiutata ad accogliere i miei doni e onorare chi sono davvero. Imparerai cosa significa essere empatici, scoprirai quali sono gli ostacoli che dobbiamo affrontare, così come i doni o superpoteri che possediamo. Capirai che non c'è nulla di sbagliato in te, e prenderai coscienza dei tuoi punti di forza. Imparerai ad abbandonare il vittimismo e lo «zerbinismo», e ad abbracciare il tuo potere; imparerai ad accettare e coltivare la tua sensibilità unica invece di lasciare che ti blocchi o ti danneggi.
Leggendo queste pagine imparerai a cercare le tue risposte non all'esterno, ma dentro di te.
Scoprirai come si finisce per diventare zerbini, e capirai come bloccare lo zerbinismo sul nascere; scoprirai come smettere di dire «sì» quando ogni cellula del tuo corpo sta urlando «no»; imparerai a proteggerti dalla malattia e a partecipare alla tua guarigione. Esploreremo anche il tema del denaro: imparerai ad accogliere i guadagni che meriti, per poter abbracciare il tuo potere, valorizzare te stesso e il tuo lavoro, e aiutare gli altri.
Per ogni capitolo troverai, in apertura, un mantra che ne sintetizza il contenuto e che ti sarà utile a interiorizzarne l'intenzione; in chiusura incontrerai invece una breve meditazione che ti aiuterà a integrarne le lezioni portandole nelle profondità del tuo inconscio.
Ti basterà trovare venti minuti di tempo e uno spazio tranquillo. Il metodo è molto semplice: fai prima quattro respiri profondi, poi ripeti le parole lentamente nella tua mente - oppure ad alta voce - per otto volte, con quattro respiri profondi prima di ogni ripetizione. Una volta terminato tieni gli occhi chiusi per cinque/sette minuti, lasciando che le parole scendano in profondità.
Volendo puoi annotare su un diario tutte le tue intuizioni. Se durante le prime meditazioni non dovesse succedere nulla, non preoccuparti: è possibile che tu abbia trascurato il tuo intuito per molti anni, quindi si tratterà solamente di tornare a far lavorare quel «muscolo».
Se sai di essere un empatico ma non hai idea di come fare dei tuoi doni dei punti di forza; se sospetti di essere un empatico ma vuoi saperne di più; se ti senti attratto dall'argomento ma non ti identifichi con gli empatici; o se credi che una delle persone a te care appartenga alla categoria degli empatici, questo libro è per te.
Questo è un invito a fare esperienza di te e del mondo in un modo totalmente nuovo: con amore invece che con paura, con un senso di espansione piuttosto che di contrazione, in uno spazio di connessione invece che di isolamento.
Immagina: come sarebbe vivere in modo più autentico, sentendoti più forte, totalmente connesso al tuo intuito, e al servizio del tuo scopo più profondo?
Sei pronto? Allora cominciamo!