EM per la salute fisica e psicologica
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2 anni fa
Scopriamo come funzionano i Microrganismi Effettivi, da cosa sono composti e perché sono efficaci nel risanare gli ambienti, il nostro corpo e anche la sfera psico-emotiva
La composizione batterica conosciuta col nome di Microrganismi Effettivi, il cui acronimo è EM, deve la sua scoperta al prof. Teruo Higa, scienziato agrario che più di trent’anni fa comprese come l’utilizzo di sostanze chimiche in agricoltura arrecava dei danni enormi all’ambiente e di conseguenza anche alla salute umana. Egli intuì che un adeguato mix batterico poteva avere un effetto positivo in campo agricolo, migliorando il terreno. Così, dopo varie ricerche in laboratorio, mise a punto la composizione EM formata da tredici ceppi diversi, in prevalenza lactobacilli, lieviti e batteri della fotosintesi: quest’ultimi grazie al calore ricevuto dai raggi solari sintetizzano aminoacidi, antiossidanti, zuccheri e altre sostanze che nutrono la pianta migliorando persino la qualità microbica del suolo. Durante le sue ricerche constatò che i mandarini trattati con i batteri della fotosintesi risultavano nettamente più buoni rispetto a quelli trattati con prodotti chimici, nonostante il contenuto di zucchero fosse lo stesso. Inoltre questi mandarini si conservavano meglio e duravano più a lungo.
Costruttivi, putrefattivi, opportunisti
Il principio base secondo cui gli EM riportano un equilibrio sano in ogni ambiente, si fonda sull’attitudine dei microrganismi a combattere continuamente tra loro per avere il predominio in un determinato spazio. Ci sono tre categorie di batteri: quelli costruttivi, quelli patogeni putrefattivi e quelli opportunisti. Gli opportunisti rappresentano il maggior numero dei batteri e lavorano per una delle due categorie, che prende il sopravvento. Gli EM contengono dei batteri vivi costruttivi, i quali vanno a influenzare le funzioni dei microrganismi opportunisti, che diventeranno dei loro collaboratori. Questa cooperazione ripristinerà così un ambiente sano, che sia l’intestino, l’aria o il suolo: essi riequilibrano tutto secondo un circolo vitale e armonioso.
I batteri fotosintetici
L’efficacia del mix microbico contenuto negli EM, formato da lactobacilli, lieviti, actinomiceti e batteri della fotosintesi, è quindi dovuta alla loro sinergia e collaborazione. I batteri fotosintetici contenuti negli EM sono quelli del genere Rhodopseudomonas appartenente ai più antichi ceppi batterici esistenti. Sono in grado di digerire grassi, acidi organici, aminoacidi, zuccheri, e legami aromatici come i derivati del benzene. Formano la nitrogenasi, ossia un composto enzimatico che permette loro di trasformare l’azoto gassoso in ammonio e in ulteriori legami organici, e di rendere innocui persino veleni come il cianuro. Queste caratteristiche permettono al composto microbico di pulire e purificare l’aria inquinata da derivati dalla combustione di materie prime fossili. I batteri fotosintetici per poter espletare le loro funzioni hanno bisogno di un ambiente anaerobico che viene favorito dalla presenza dei lieviti.
I lieviti
I lieviti presenti sono quelli del lievito di birra, ossia i Saccharomyces cerevisiae, già conosciuti da millenni per il loro impiego nella preparazione di pietanze. Questi, in presenza di ossigeno, possono respirare producendo anidride carbonica, mentre in sua assenza fermentano gli zuccheri in alcol, ed è proprio grazie a questa loro caratteristica che gli EM riescono a rimanere stabili.
I lactobacilli
I lactobacilli favoriscono la conservazione degli EM e ne determinano l’acidità, crescono in un ambiente anaerobico, ma tollerano anche la presenza di ossigeno.
Impiegati da millenni per la conservazione e la fermentazione dei cibi, i lactobacilli:
- inibiscono la formazione di muffe e batteri putrefattivi,
- svolgono un’azione benefica sulle mucose,
- formano enzimi utili per tutto l’organismo.
EM: utili per la rigenerazione cellulare e per l’equilibrio psichico
Grazie all’utilizzo degli EM un ambiente povero di microrganismi viene colonizzato da una moltitudine di batteri. Gli EM instaurano una comunicazione con i batteri già presenti favorendo la coesistenza, inoltre i microbi inattivi riprendono a espletare le proprie funzioni. Da questa coesistenza e collaborazione deriva un’azione altamente antiossidante. Si ha inoltre una purificazione a livello energetico sottile, dove le vibrazioni positive armonizzano l’intero sistema microbico. Gli ambienti poco sani vengono convertiti in ambienti salutari e rigeneranti e viene anche favorita la guarigione.
Importante risulta l’azione antiossidante espletata dagli EM. Negli esseri umani, negli animali e nelle piante i radicali liberi possono danneggiare le pareti cellulari o pregiudicarne il metabolismo cellulare; gli EM hanno un’azione antiossidante e possono capovolgere e bloccare tutti i fenomeni ossidativi. Lo stesso accade nei fenomeni di ossidazione legati a materiali come il ferro, che arrugginisce, il legno, che diventa friabile, la pietra, che si sfalda e il materiale organico, che marcisce. Uno studio scientifico condotto sul composto Emiko San, un prodotto fermentato contenente gli EM, ha dimostrato la sua marcata attività antiossidante endogena ed esogena contribuendo alla diminuzione dei radicali liberi. Inoltre il composto è risultato in grado di stimolare l’effetto rigenerativo e rivitalizzante del metabolismo delle cellule epiteliali successivamente a un trauma.
Oltre a contribuire al benessere fisico, ripristinando le normali funzioni intestinali, immunitarie e di autoguarigione, i batteri presenti nella composizione promuovono, con la sintesi di serotonina e dopamina, un sensibile miglioramento della salute psichica apportando buonumore ed eliminando fobie, paure e ansie.