È dura essere genitori?
Pubblicato
8 anni fa
La Redazione di Macrolibrarsi
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Come crescere i figli secondo Natura
La lotta genitore figlio
Si sa che il mestiere dei genitori è il più arduo o almeno così si sente dire spesso. Non sempre i rapporti genitore-figlio sono armonici, a volte si creano tira e molla e lotte di potere inutili. Questo succede perché i due mondi non si comprendono e finiscono per scontrarsi. Perché non si comprendono? Perché non si mettono l’uno nei panni dell’altro.
Alla fine dei giochi succede che uno domina e l’altro si sottomette: a volte il genitore è il tiranno e a volte lo è il bambino. Succede anche che alcuni figli sottomettono la loro essenza al volere dei genitori e altre volte sono i genitori ad essere schiavi dei bisogni e delle esigenze dei figli.
Nel primo caso, la lotta si innesca perché il genitore ha in mente un modello di comportamento che il figlio dovrebbe tenere: così lui immagina, dice, decide quello che il figlio dovrebbe essere. Nel secondo caso, è il figlio che prende il sopravvento, perché il genitore si dimostra debole (da non scambiare con la morbidezza e l’accondiscendenza che sono utili per aiutare il bambino a fidarsi del genitore e a sentirsi al sicuro). Quando il genitore si mostra debole nelle decisioni, il bambino si sente senza protezioni e la sensazione di trovarsi in una giungla, non percependo il supporto necessario che lo guidi. Succede che il bambino si lasci allora guidare dagli stimoli ambientali e decida lui per tutto (quando è ora di fare merenda, se vuole uscire o no, se vuole guardare la TV, quali vestiti indossare), urlando e piangendo se questi bisogni non vengono soddisfatti nel momento giusto.
Come crescere i figli secondo Natura
I nostri genitori ci hanno cresciuto seguendo rigide regole che ritenevano giuste e che a loro volta, hanno vissuto dai loro genitori. L’affermazione “si è sempre fatto così” è una delle più comuni e allo stesso tempo più deleterie.
Tante credenze diffuse non sono così benefiche come crediamo! Facciamo alcuni esempi:
- i bimbi hanno diritto ad essere felici e noi adulti siamo in dovere di fare di tutto per farli sentire felici
- punire i bambini privandoli della libertà o picchiandoli, non servirà a far capire loro dove hanno sbagliato: spiegargli perché sbagliano e mostrare loro la strada giusta è il modo migliore
- essere noi adulti l’esempio che vogliamo trasmettere: se chiediamo a nostro figlio di lavarsi i denti ogni sera e noi non lo facciamo, non saremo credibili (questo vale soprattutto per le cose grandi)
- amiamo i bambini con coccole e dimostrazioni di affetto, abbracci e baci: giocattoli, cibo o altri beni materiali non serviranno a sostituire degnamente l’amore e si innescherà una lotta di potere
- teniamo in braccio i nostri bambini: non è vero che poi si viziano e quindi bisogna lasciarli piangere! I bambini sentono un fisiologico bisogno di stare in braccio, perché ciò li fa sentire protetti e al sicuro
- se il bambino, soprattutto fino ai 5 anni chiede di dormire vicino a mamma e papà, è giusto tenerlo vicino: i cuccioli (e quelli di uomo sono tali fino ai 5-6 anni circa) dormono sempre vicino ai genitori.