Dolori muscolari e raffreddore
Pubblicato
10 mesi fa
Bruno Brigo
Medico, specializzazione in Medicina Interna e Riabilitazione, autore di numerosi testi di medicina integrata
Ecco i consigli di Santa Ildegarda per contrastare i disturbi stagionali
Proprio all’arrivo dell’autunno, stagione tradizionalmente dedicata alla semina, con l’inizio del nuovo anno scolastico, la ripresa dell’attività lavorativa, con le mutate condizioni atmosferiche e la diminuzione delle ore di luce naturale, diventa importante preparare l’organismo, ricorrendo anche ad alcuni rimedi consigliati da Ildegarda per prevenire e curare i malanni di stagione.
La castagna per la depressione stagionale
Fine ultimo di tutte le proposte preventive e curative di Ildegarda è la condizione di felicità di ogni essere umano. Anche in una esortazione della Scuola salernitana, la salute dipende dall’operato di tre medici riuniti: la felicità, la calma e la dieta moderata.
Per favorire il benessere mentale ed emozionale, nella sua opera, Ildegarda consiglia numerosi alimenti (farro, finocchio, noce moscata), piante medicinali (assenzio, melissa, primula), minerali e rocce (agata, diaspro, onice) e, in particolare, le castagne, vero e proprio superalimento dell’autunno, frutto ad alto valore nutrizionale ed energetico, uno degli alimenti principali delle popolazioni povere per le sue proprietà corroboranti e sazianti.
Il castagno è molto caldo e ha una grande forza, mescolata al calore, e caratterizza la saggezza. E ciò che è in esso, e anche i suoi frutti, sono utili contro ogni debolezza presente nell’uomo. Colui che si sente la testa vuota o la testa che è diventata pesante, farà bene a lessare i frutti di questo albero in sola acqua. Una volta che l’acqua sarà evaporata, dovrà mangiarli spesso, a stomaco vuoto e anche dopo aver mangiato. Il suo cervello si riempirà, i nervi si rinforzeranno e il dolore alla testa sparirà […]. Chi soffre di dolori al cuore tali da non permettere la ripresa delle forze ed è depresso, mangi spesso castagne crude che agiscono come balsamo sul cuore. Forze e gaiezza torneranno.
Anche per i nutrizionisti le castagne sono un’ottima fonte energetica per la ricchezza in amidi, elementi minerali (tra cui magnesio, calcio, fosforo, potassio, zolfo, ferro, manganese e rame) e soprattutto amminoacidi essenziali e vitamine del complesso B, in particolare la B3 o niacina. L’apporto di triptofano, precursore della serotonina, assicura un effetto rivitalizzante e antidepressivo che le rende preziose nel facilitare il cambio stagionale autunnale, quando la diminuzione delle ore di luce comporta spesso una tendenza alla malinconia e alla stanchezza.
Ruta e assenzio per i dolori muscolari
Per attenuare la contrattura muscolare e la rigidità dolorosa cervicale o lombare, dovuta a tensione persistente o conseguente all’esposizione ambientale al freddo umido, Ildegarda consiglia, tra i diversi preparati, di applicare sulla zona interessata, in un ambiente caldo, un unguento a base di ruta e assenzio, eseguendo un massaggio da ripetere mattina e sera, applicando eventualmente un panno caldo.
La ruta cresce più dal verde forte e pieno della terra che non dal calore e ha in sé un calore moderato, anche se è più calda che fredda. Ha grandi poteri nell’umidità […]. Se una persona soffre periodicamente di dolore ai reni o ai lombi, spesso provocato da un cattivo funzionamento dello stomaco, stenda l’unguento alla ruta e assenzio vigorosamente sulle parti interessate, davanti al fuoco.
Rafano per le manifestazioni catarrali
Tra i numerosi rimedi proposti in caso di malattie da raffreddamento (agrimonia, enula, pelargonio, verbasco) particolare importanza assume, per Ildegarda, la radice di rafano nero, ricca di sostanze solforate che conferiscono attività depurativa a livello del fegato, antibiotiche ed anticatarrali sulle vie respiratorie.
Chi ha in sé molto muco, riduca il rafano in polvere e faccia bollire il miele con il vino e vi versi dentro questa polvere e lo beva un po’ raffreddato dopo mangiato e a digiuno, e questa polvere lo purificherà dal muco, mentre il miele farà in modo che non dimagrisca.
Per favorire l’espulsione del catarro, la sedazione della tosse e la ripresa nel corso della convalescenza si consiglia una ricetta semplice ottenuta mescolando il succo fresco di rafano con miele vergine millefiori, in parti uguali (un cucchiaio da assumere 3-4 volte al giorno).
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