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Disfare il conosciuto

Pubblicato 3 anni fa

Leggi in anteprima alcune pagine del capitolo 6 de "Il libro della felicità" di Paul Selig

Pensare a voi stessi come al Vero Sé vi confonde perché non avete idea di cosa sia l'essere reso manifesto al di là degli accordi fatti finora.

La totalità dell'espressione, il Vero Sé nella sua piena espressione, sarà qui descritta come uno stato dell'essere identificato con la sua Fonte, il quale percepisce la Fonte di tutte le cose in tutto ciò che vede.

Questa è una dichiarazione molto semplice, ma con un grande significato, significa che non siete più ciò che pensavate di essere, né ciò che vedete, né ciò che capite e né ciò con cui avete a che fare.

La totalità della vostra esperienza è trasformata dall'allineamento a cui avete partecipato, e la sua manifestazione, una nuova coerenza con il conosciuto, è ciò a cui avete aderito.

I requisiti per il cambiamento sono già stati trattati: la re-identificazione con il sé nella forma e nel campo, e poi l'allineamento ad esso che ne afferma la manifestazione. I requisiti del cambiamento si palesano durante il processo, raramente questo accade prima. Se c'è del vento, forse non riuscite a capire dove vi trovate finché il vento non cessa.

Una volta che capite dove siete, le caratteristiche del paesaggio in cui vi trovate vi si rivelano, e voi potrete attenervi ad esse. Il desiderio di sapere quello che succederà dopo, quello che sembra o potrebbe sembrare che sia, quello che sarebbe successo se aveste fatto a modo vostro, è quello di cui ci occuperemo ora. Voi avete deciso con la massima convinzione che il mondo in cui vivete è l'unico conoscibile, e la sua conoscenza è limitata al solo piano fisico.

L'idea di un altro mondo o di un'altra ottava o di un altro modo di esprimersi, vi sembra una magia, magari attraente, forse sciocca, ma se vi dicessimo che esistono altri mondi simultanei a quello in cui vi trovate e con cui condividete lo stesso spazio, ma su diversi livelli di vibrazione, probabilmente sarebbe per voi uno shock, perché questo significherebbe che la configurazione di una realtà condivisa con cui vi siete accordati vi ha affermato in modo limitato a discapito di altro che avreste potuto conoscere.

Immaginate di essere in una grande sala con molte porte, dove al di là di ogni porta vi è una diversa esperienza da comprendere, e ogni esperienza conduce a un diverso punto di incontro, un diverso modo di conoscere il sé. In effetti, il chi voi siete vive in quel corridoio e sta aprendo le porte, e ogni volta che fa una scelta, stabilendo l'intenzione, di muoversi oltre il conosciuto, si aprono altre porte.

Abbiamo detto "porte" al plurale perché ogni scelta amplifica i propri requisiti man mano che la porta viene aperta e la soglia superata. Si può scegliere una porta o l'altra, o entrambe e poi passare alla successiva che appare nel corridoio. Quello che serve alla trasformazione sarà soddisfatte, da voi in ogni incontro poiché la vostra anima risponde alle proprie esigenze di sviluppo attraverso gli incontri che scegliete.

I requisiti per la realizzazione sono un po' diversi. Quando siete nel corridoio e fate queste esperienze scandite nel tempo, è presente anche il sé illimitato che si esprime al di là del tempo e informa tutto con l'allineamento. Allineandovi alla maestria divina che vi stiamo insegnando, il modo in cui scegliete è informato da questo allineamento, e anche quello che scegliete e come sperimentate quello che scegliete è informato.

Ecco perché diciamo che avete un'esperienza molto diversa quando il Vero Sé emerge nella totalità. A questo livello non è la vostra espressione a portarvi oltre il corridoio, ma è il corridoio stesso a trasformarsi, essendo il corridoio lo scenario in cui esistete, e in cui le pone sono delle opportunità.

Le vostre intenzioni, le vostre scelte pregresse che hanno piano fisico. L'idea di un altro mondo o di un'altra ottava o di un altro modo di esprimersi, vi sembra una magia, magari attraente, forse sciocca, ma se vi dicessimo che esistono altri mondi simultanei a quello in cui vi trovate e con cui condividete lo stesso spazio, ma su diversi livelli di vibrazione, probabilmente sarebbe per voi uno shock, perché questo significherebbe che la configurazione di una realtà condivisa con cui vi siete accordati vi ha affermato in modo limitato a discapito di altro che avreste potuto conoscere.

Immaginate di essere in una grande sala con molte porte, dove al di là di ogni porta vi è una diversa esperienza da comprendere, e ogni esperienza conduce a un diverso punto di incontro, un diverso modo di conoscere il sé. In effetti, il chi voi siete vive in quel corridoio e sta aprendo le porte, e ogni volta che fa una scelta, stabilendo l'intenzione, di muoversi oltre il conosciuto, si aprono altre porte.

Abbiamo detto "porte" al plurale perché ogni scelta amplifica i propri requisiti man mano che la porta viene aperta e la soglia superata. Si può scegliere una porta o l'altra, o entrambe e poi passare alla successiva che appare nel corridoio. Quello che serve alla trasformazione sarà soddisfatte, da voi in ogni incontro poiché la vostra anima risponde alle proprie esigenze di sviluppo attraverso gli incontri che scegliete. I requisiti per la realizzazione sono un po' diversi.

Quando siete nel corridoio e fate queste esperienze scandite nel tempo, è presente anche il sé illimitato che si esprime al di là del tempo e informa tutto con l'allineamento. Allineandovi alla maestria divina che vi stiamo insegnando, il modo in cui scegliete è informato da questo allineamento, e anche quello che scegliete e come sperimentate quello che scegliete è informato.

Ecco perché diciamo che avete un'esperienza molto diversa quando il Vero Sé emerge nella totalità. A questo livello non è la vostra espressione a portarvi oltre il corridoio, ma è il corridoio stesso a trasformarsi, essendo il corridoio lo scenario in cui esistete, e in cui le porte sono delle opportunità.

Le vostre intenzioni, le vostre scelte pregresse che hanno contribuito al vostro sviluppo, vi porteranno da una pane o da un'altra. In questo corridoio, il Divino attraverso il cosa che voi siete ha accesso a diverse porte che operano su un piano superiore, egli non sceglie conoscendo quello che ha già conosciuto, ma sceglie realizzando il presente nel regno superiore con cui sta iniziando a interagire.

Faremo un esempio molto semplice per Paul, che ce lo sta chiedendo: immaginate di vivere in un determinato piano di un condominio o di un hotel. Ci sono molte porte che conducono a diverse esperienze, ma tutte sono espressioni che esistono sul medesimo piano. Se salite al piano superiore, ci saranno sempre le porte, ma avranno una diversa espressione così come quelle ai piani superiori. Le opportunità non cessano, ma quello che il Sé Divino chiama a sé per realizzarsi avrà implicazioni diverse.

"Com'è possibile? ", chiede Paul.

Quando operate nella paura, siete istantaneamente limitati dalle opzioni che avete, non fareste cose che vi porterebbero fuori dalle vostre sicurezze, a meno che non vi venga data una spinta verso una porta che non avreste scelto. Il Divino attraverso il cosa che voi siete annuncia se stesso, "Io sono libero, io sono libero, io sono libero" e in questa annunciazione di libertà riallinea tutto a una visione che non si accorda con la paura e di conseguenza quello che viene scelto è alquanto diverso.

La manifestazione della scelta, qualunque essa sia, è qualcosa di cui dovete rendere conto. Ognuno di voi, sia individualmente che collettivamente, ha dei requisiti che devono essere soddisfatti, ma è vostra la responsabilità di ogni scelta che fate. Al livello superiore, l'insegnamento non si ferma, deve esservi chiaro questo, alcuni di voi credono che, se fate tutto questo lavoro, cioè se vi allineate alla verità superiore, tutto vi sarà chiaro e non ci saranno più lezioni da apprendere.

Perché dovrebbe essere così? Tutto è sempre in movimento, e il vostro movimento verso la realizzazione — sì, in crescendo — verso la pienezza o la totalità, richiama ciò di cui avete bisogno anche ai più alti livelli di incarnazione. 

Per comprendere questo dovete capire che le credenze che avete come piccolo sé sono di fatto limitate, e che non potete allinearvi a quello che non potete immaginare o concepire. Ognuno di voi sceglie come meglio può al livello di allineamento che ha accettato in base a quello che pensa di poter avere. Poiché il Vero Sé non è limitato allo stesso modo, quello che diventa disponibile — le diverse porte — è qualcosa di molto diverso.

Le scelte del Vero Sé saranno sempre fatte per portare il Vero Sé verso una sua maggiore espressione.


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