Crea i tuoi giorni felici
Pubblicato
2 anni fa
Un percorso guidato verso la libertà
Leggere questo libro potrebbe non essere facile, perché, come l'autrice, potresti iniziare a chiederti come mai, con tutto il lavoro spirituale che hai fatto, hai ancora impulsi e comportamenti problematici.
Esplorare il dolore o la vergogna che abbiamo esiliato non è da tutti. Questo testo è un atto di estremo coraggio. Un viaggio per dissipare la paura e ricordare l'amore, e sapere davvero cosa significhi dire giorni felici!
Farsi guidare dallo spirito
Il viaggio verso la pace interiore inizia con la disponibilità ad avere la visione di un nuovo modo di vivere.
Indipendentemente da quanto hai lottato sofferto nella vita, puoi avere la visione di una vita migliore punto quando rivendichiamo quella visione, apriamo una porta invisibile per ricevere un sostegno spirituale e una chiara indicazione che ci aiutino a manifestare il cambiamento che desideriamo.
Iniziamo il viaggio per smontare le paure del nostro passato e poter così rivendicare l'amore, la pace e la libertà nel presente.
Smontare è la parola chiave. Nel profondo di tutti noi c'è una verità amorevole, ma vi abbiamo costruito contro dei muri. Smontare i modelli, le forme pensiero e la programmazione che siamo stati educati a credere è necessario per tornare alla verità di chi siamo.
Non c'è niente là fuori che possa darci quell'amore, quell'amore è già dentro di noi.
Me lo merito?
Molti blocchi non sono dovuti al mondo esterno bensì all'insistente sensazione di indegnità. Quando si parla di merito, non si parla di meritare soldi, relazioni o avanzamenti di carriera. Si parla di meritare l'amore. L'autrice racconta:
"All'inizio della mia guarigione, la mia psicoterapeuta mi spiegò che dietro a tutti i miei blocchi e la mia paura c'era la sensazione di non poter essere amata e di essere inadeguata. Ci vuole un po' prima che il concetto sia diventasse.
All'inizio volevo resistergli, perché mi ero costruita una visione del mondo e della mia vita che mi aveva convinto di essere molto adeguata e amata. Col procedere della terapia, riuscì a guardare la cosa più da vicino. Riuscì a capire che, sotto tutte le mie qualifiche professionali, tutto l'amore dei miei ammiratori e la mia percezione di me stessa apparentemente positiva, c'era una bambina traumatizzata che pensava di non meritare nulla.
Iniziai a notare i momenti in cui mi dicevo ad alta voce: "Sono solo uno schifo". In precedenza avevo spazzato quei momenti sotto il tappeto ma più facevo luce su di essi, più diventava evidente che stavo davvero soffrendo per la profonda ferita di sentirmi inadeguata e impossibile da amare.
Mentre continuavo a esaminare la teoria della mia psicoterapeuta, iniziai a vedere tutti i modi in cui avevo evitato di sentirmi inadeguata e impossibile da amare. Riuscii a vedere da quali profonde ferite stavo scappando. Ma quelle ferite continuavano a perpetuarsi per tutta la mia vita."
Guardare in profondità
Quando abbiamo delle convinzioni profonde sul nostro non essere degni di qualcosa, esse si manifestano in ogni aspetto del della nostra vita. Per smontarle dobbiamo guardare cosa c'è dietro.
Gli insegnanti spirituali Abraham-Hicks dicono:
"Una convinzione è soltanto un pensiero che continui a pensare".
I pensieri basati sulla paura che si trasformano in convinzioni di non essere degni spesso appaiono nella prima infanzia. Quando siamo bambini, il mondo ci fa fare delle esperienze che ci separano dal nostro essere meritevoli e noi allora creiamo dei pensieri secondo i quali non siamo abbastanza bravi, siamo diversi o non siamo al sicuro.
Quando questi pensieri basati sulla paura non vengono elaborati completamente, diventano una storia che continuiamo a ripetere finché non diventa la convinzione. Non importa quanto apparentemente felice o palesemente dolorosa sia stata la nostra infanzia: quelle prime esperienze hanno comunque influenzato il nostro modo di vivere.
Diventa sufficientemente coraggioso da farti delle domande
Quando diventiamo sufficientemente coraggiosi da chiederci da cosa stiamo scappando o contro cosa stiamo combattendo, invitiamo l'universo a intervenire e a guidare il nostro percorso di guarigione. Dentro di noi ci sono sentimenti esiliati, esperienze irrisolte e ricordi che pensiamo se ne andranno col tempo.
Ma non possono semplicemente andarsene. Meritano di essere visti, accuditi amati in modo da poter guarire veramente. La paura di affrontare le emozioni del nostro passato dà loro più potere. Le emozioni irrisolte influenzano ogni aspetto della nostra vita senza che c'è ne rendiamo conto. Costruiamo strategie di adattamento e sistemi di dipendenza per evitare il dolore di rivivere quei sentimenti, quei ricordi quelle esperienze.
Ogni strategia di adattamento è un modo per scappare dalle emozioni che possono venire innescati in qualsiasi momento. Essere rifiutati, essere indifesi, sentirsi fuori controllo, essere colpevolizzati o svergognati sono alcuni dei molti trigger che attivano la nostra sofferenza profonda.
Per permettere alla vera guarigione di aver inizio, dobbiamo diventare consapevoli dei trigger e delle sensazioni che vivono sotto i nostri schemi comportamentali distruttivi. Quando diventi sufficientemente coraggioso da guardare da vicino ciò che non eri disposto a vedere, si verifica un enorme cambiamento.
La chiave è procedere piano.