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Cosmetici naturali: cosa cercare nelle etichette?

Pubblicato 5 mesi fa

Daria Vita Fede
Copywriter, storyteller e content creator

Scopri come scegliere i prodotti giusti per la tua pelle e per l'ambiente e come imparare a leggere le etichette per non avere più dubbi

Ricordo benissimo quando ho letto per la prima volta la parola INCI. Per me era il 2011 e, ricercando metodi per la cura dei capelli, mi sono ritrovata a navigare su forum e blog dedicati ai cosmetici naturali.

INCI sta per “nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici” e, imparando a leggerlo, è possibile identificare il contenuto di ogni cosmetico. Tramite strumenti di catalogazione di ciascun ingrediente (come il Biodizionario) è possibile anche sapere qual è l’impatto di ciascuno di essi sull’ambiente.

Per me è stata una rivoluzione! Avevo finalmente trovato un modo per prendermi cura della mia pelle e dei miei capelli in modo sicuro e sostenibile. Ma come fare a capire che si tratta di cosmetici naturali? Qual è la differenza tra prodotti cosmetici naturali e cosmetici bio?

In questo articolo approfondiremo questo e altro, parlando di cosa sono i cosmetici naturali, in cosa si differenziano da quelli biologici, quali vantaggi offrono, e come leggerne correttamente l’INCI e riconoscerne la qualità.

Indice dei contenuti:

Cosa sono i cosmetici naturali

Non basta una confezione che richiama ai temi della natura, un’illustrazione con foglie e fiori o un vago claim “Senza questo, senza quello” per fare un cosmetico naturale. Può essere buon marketing, ma non è garanzia di naturalità.

Affinché dei prodotti siano considerabili a tutti gli effetti cosmetici naturali devono essere formulati con ingredienti di origine vegetale, come estratti, oli essenziali, burri vegetali e cere in buona percentuale (almeno il 90%).

Un errore che si commette spesso è pensare che i cosmetici naturali non contengono “sostanze chimiche”. Si tratta di un mito, poiché la natura stessa è chimica! Piuttosto, questi cosmetici contengono sostanze biodegradabili, privi di ingredienti inquinanti come ad esempio siliconi, parabeni, petrolati.

Anche i cosmetici naturali contengono conservanti, indispensabili per preservare qualità del cosmetico, o sostanze di sintesi non di origine vegetale. Queste, però, sono testate per l’alta tollerabilità umana e ambientale: non inquinano e sono sicure per pelle e ambiente.

Come si legge un INCI?

Quando mi sono approcciata per la prima volta ai forum in cui si discuteva di INCI e cosmetici naturali mi sembrava di essere tornata a scuola. Tra le varie nomenclature in latino di estratti e oli vegetali, ho imparato a conoscere un mondo fatto di emulsionanti, condizionanti, addensanti, regolatori del pH, conservanti, sequestranti…Non sapevo che la chimica potesse essere così affascinante! Tutte queste sostanze insieme facevano i cosmetici che amavo usare.

Per leggere un INCI si parte dall’osservare la lista degli ingredienti. Spesso, cosmetici come shampoo o creme sono a base di acqua, che sarà il primo ingrediente.

A seguire, in caso di detergenti di vario genere (shampoo, bagnoschiuma, detergente viso), troverete tensioattivi di origine vegetale, estratti dal cocco, dallo zucchero, dall'olio di oliva, dal grano (come Sodium Coco Sulfate, Sodium Cocoyl Hydrolyzed Wheat Protein, Coco Glucoside, Disodium Cocoyl Glutamate…). Questi tensioattivi, oltre a essere sostanze biodegradabili e a basso impatto ambientale, sono anche delicati e sicuri sulla pelle.

Nel caso di creme o balsami, in ordine, nell’inci troverete cere emulsionanti o condizionanti di origine vegetale (come Cetearyl alcol, un emulsionante che dona alle creme una texture ricca, o behenamidopropyl dimethylamine, un condizionante spesso utilizzato nei balsami con azione antistatica e districante).

Tra i primi posti o a metà della nomenclatura è possibile trovare anche burri o oli vegetali, estratti vegetali e altri attivi (come glycerin, hyaluronic acid, ceramide ecc. Attenzione, in questo caso, che siano di origine vegetale!).

Tra la metà e la fine dell’INCI, possiamo trovare gli addensanti (xanthan gum), regolatori del pH (lactic acid), conservanti (potassium sorbate & sodium benzoate, phenoxyethanol), antiossidanti (tocopherol, ascorbic acid), e infine gli allergeni, normalmente derivati dagli oli essenziali o profumi contenuti nel prodotto. 

Qui abbiamo elencato solo alcune delle sostanze di origine vegetale che possono essere contenute in un cosmetico, ma questa lista, se dovessimo elencarli tutte, potrebbe diventare chilometrica. Il trucco per imparare a conoscere i cosmetici è molto semplice: se avete qualche dubbio su un ingrediente, effettuate una ricerca su internet e scegliete con cura le fonti a cui attingete.

Prodotti cosmetici su un tavolo con ingredienti naturali

Quali ingredienti evitare e come riconoscere gli ingredienti dannosi

Nel vasto mondo della cosmesi, ci sono alcuni ingredienti considerati controversi o potenzialmente dannosi per l'ambiente e anche per la salute. Tutti i cosmetici sono adatti all’uso topico, poiché sono sottoposti a normative come il Regolamento 1223/2009 EU che garantisce scrupolosi controlli di sicurezza rispetto ai prodotti messi in commercio. Tuttavia, alcuni ingredienti, se si vuole adottare in toto una routine cosmetica ecobio, sarebbero da evitare:

  • Siliconi: come dimethicone, cyclomethicone. Rendono la pelle liscia solo in apparenza, ma possono occludere i pori e non sono biodegradabili.
  • Parabeni: conservanti sospettati di essere interferenti endocrini (methylparaben, propylparaben ecc.).
  • Petrolati: derivati del petrolio come paraffinum liquidum, vaselina. Non idratano, creano solo un film occlusivo.
  • SLS e SLES: tensioattivi aggressivi, presenti nei detergenti schiumogeni.
  • Cessori di formaldeide: Sostanze come DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea e diazolidinyl urea sono sospettate di rilasciare formaldeide, una sostanza cancerogena, e sono quindi da evitare.
  • BHA e BHT: Utilizzati come antiossidanti, il BHA (butilidrossianisolo) e il BHT (butilidrossitoluene) sono potenzialmente cancerogeni e altamente inquinanti.

Nota: su Macrolibrarsi.it trovate anche tantissimi marchi di piccole aziende, come Antos, che non hanno certificazione ma che garantiscono una filiera controllata e agricoltura biologica che rendono i loro prodotti eco-bio, anche se non certificati.

Qual è la differenza fra cosmetici naturali e biologici

La distinzione fra cosmetici naturali e cosmetici biologici (o ecobio) può confondere parecchio. Mentre i primi, come già spiegato, sono tali in quanto contengono ingredienti di origine vegetali, i secondi possiedono delle certificazioni che garantiscono che la stragrande percentuale delle sostanze contenute nel prodotto provengono da agricoltura biologica certificata, ovvero coltivati senza pesticidi, fertilizzanti chimici o OGM. Oltre questo, è anche la filiera di produzione che distingue i cosmetici bio, caratterizzata da modi di produzione volti alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione degli sprechi.

Un cosmetico ecobio, dunque, è sempre naturale, ma non tutti i cosmetici naturali sono biologici. Purtroppo, tuttora, non esistono regolamentazioni alle quali le aziende devono attenersi affinché i prodotti possano essere identificati a norma di legge come biologici. Esistono, tuttavia, delle certificazioni basate su test di enti certificati che aiutano le aziende a mettere in luce il loro impegno per la sostenibilità e che permettono di garantire al consumatore di acquistare consapevolmente.

Tra le certificazioni (con i cosmetici associati che trovate sul nostro e-commerce, che vi consigliamo) troviamo:

  • NaTrue - Standard internazionale che distingue cosmetici naturali, naturali con componenti bio, e biologici.
  • ICEA - Certificazione italiana che verifica ingredienti, filiera e responsabilità sociale.
  • Cosmos Organic Standard - Certificazione europea che garantisce l’origine biologica e naturale degli ingredienti.
  • AIAB - Promossa dall’Associazione Italiana Agricoltura Biologica, certifica prodotti eco-compatibili e sicuri per la persona.
  • CCPB - Ente italiano che certifica prodotti biologici e naturali in conformità agli standard internazionali.
  • EcoCert - Organismo francese tra i più riconosciuti in Europa, garantisce l’uso di materie prime naturali e processi produttivi sostenibili.
  • EcoLabel UE - Marchio europeo che valuta l’intero ciclo di vita del prodotto, premiando l’impatto ambientale ridotto.

Benefici dei prodotti cosmetici naturali per la pelle e l’ambiente

Quando ho cominciato ad avvicinarmi alla cosmesi ecobio, ho immediatamente percepito la differenza. Per me, non si trattava di una questione di moda, anche perché, una decina di anni fa, i cosmetici ecobio non erano nemmeno così diffusi. Si trattava di una scelta radicale e consapevole, un vero e proprio atto di cura per la pelle e per il pianeta. 

I benefici dei cosmetici biologici sono tantissimi:

  • Per la pelle: gli ingredienti naturali sono spesso più delicati e dermocompatibili. Non occludono i pori, riducono il rischio di allergie e rispettano il film idrolipidico della pelle.
  • Per l’ambiente: la produzione di cosmetici naturali è meno impattante sull'ecosistema. I packaging sono spesso riciclabili o ricaricabili e gli ingredienti biodegradabili.
  • Per gli animali: molti brand naturali e bio sono anche cruelty-free e vegan, evitando i test sugli animali e l’utilizzo di sostanze di origine animale.

Da quando utilizzo solo detergenti naturali, la mia pelle (che tendeva a essere reattiva) e il cuoio capelluto sono cambiati totalmente. Per me questa è una scelta essenziale e che sempre più persone dovrebbero adottare. Oltretutto, nascono sempre più aziende che producono cosmetici biologici molto validi e anche performanti, persino in ambito make up. Diventa sempre più facile acquistare prodotti ecobio, a vari range di prezzo e per qualsiasi problematica…Dunque, perché no?

Mani di donna con schiuma di sapone bianca e foglia verde a forma di cuore

Quali sono le marche di cosmetici naturali

In Italia esistono molte aziende che producono cosmetici naturali di alta qualità, spesso con una filiera corta e ingredienti locali. Acquistare prodotti ecobio italiani, vuol dire supportare piccole e medie imprese che lavorano per il bene collettivo e che hanno a cuore l’ambiente! Alcuni esempi di marche italiane, note ai più e che trovate anche sul nostro e-commerce, a cui potete affidarvi a occhi chiusi:

In più, marchi internazionali, fra i quali Avril, Dr. Hauschka o Weleda sono ampiamente reperibili in Italia e offrono valide alternative naturali.

Come faccio a trovare i cosmetici giusti per me? Bella domanda, ma purtroppo non ho ancora una risposta! La strategia giusta è documentarsi, cercare e scandagliare tra le tantissime marche che si trovano in giro. Partire dal ricchissimo catalogo di Macrolibrarsi che offre produttori di cosmetici biologici e naturali, è un ottimo punto di partenza! 

Conclusione 

Scegliere prodotti cosmetici naturali è un piccolo gesto quotidiano che può fare una grande differenza. Per la nostra salute, per l’ambiente e per un consumo più etico. Leggere le etichette, informarsi sugli ingredienti, scegliere marchi affidabili e certificati sono passi fondamentali per una beauty routine consapevole.

Io ho iniziato così: un detergente viso, poi uno shampoo, e poco alla volta ho rivoluzionato il mio modo di approcciarmi alla cosmesi e di cercare i prodotti di cui avevo bisogno. Non serve cambiare tutto in un giorno, basta iniziare con curiosità e attenzione.

Scopri la nostra selezione di cosmetici eco-bio per il viso e per il corpo che ti consigliamo: 


Ultimi commenti su Cosmetici naturali: cosa cercare nelle etichette?

Recensioni dei clienti

Mirea L.

Recensione del 09/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 09/08/2025

Io cerco sempre le certificazioni nei cosmetici, evitando tutti quelli che non solo hanno ingredienti potenzialmente dannosi per la pelle, ma soprattutto quelli con ingredienti che non fanno bene all'ambiente. Imparare a leggere l'inci poi è molto importante

Barbara T.

Recensione del 22/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 22/05/2025

È tutto molto vero, purtroppo non c'è ancora una legge comunitaria che specifichi quando un cosmetico è da considerarsi "naturale". È vero però che la consapevolezza del consumatore sta facendo drizzare le orecchie ai laboratori cosmetici (che non sono i marchi ma i laboratori che fanno i cosmetici per i marchi e di cui più del 70% mondiale è da noi, nel nord Italia) sia sulle materie prime sia sul packaging. La massima autorità in fatto di INCI è il Biodizianario del dottor Zago, che lo ha inventato più di vent'anni fa e che tiene conto dei cambiamenti in fatto di leggi mondiali sulle materie prime includendo quanto possono essere dannose per mari e terreni. SLS e SLES non sono aggressivi più di qualsiasi altro tensioattivo anionico, devono solo essere mitigati in formula e non usati puri sulla pelle, in più è da anni che sono senza formaldeide. Inoltre, SLS inteso come sodium laureth sulfate è una sostanza parzialmente sintetica, mentre il sodium lauryl sulfate è completamente di origine naturale.

Gilia M.

Recensione del 22/05/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 22/05/2025

E' una cosa cui credo veramente e se si vuole veramente fare la differenza bisogna partire da ciò che si usa tutti i giorni, in più i cosmetici sono usati ovunque nel mondo, fosse anche solo una saponetta ed è importante che i vari marchi sia consapevoli anche del luogo in cui lo vendono per evitare cumuli di plastiche sulla terra ferma e microplastiche nell'acqua.

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