Cos’è la chiropratica?
Pubblicato
6 anni fa
Francesca Rifici
Naturopata esperta di medicina tradizionale cinese e Riflessologa
Quando usarla e come ci aiuta a star meglio
A chi è successo di vivere un periodo carico di lavoro e responsabilità e ritrovarsi con il corpo rigido e contratto? Può succedere a chiunque. È qui che interviene la chiropratica.
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Chiropratica: cos’è?
I muscoli, le articolazioni e il sistema nervoso risentono dei nostri grandi sforzi fisici ed emotivi e resistono finché possono ma arrivano ad un punto in cui hanno bisogno di aiuto. La chiropratica lavora sui disequilibri neuro-muscolo-scheletrici, riportando in equilibrio i problemi strutturali del corpo.
La mancanza di attività fisica e uno stile di vita stressato, portano a svariati disequilibri nel nostro corpo che spesso vanno a carico della colonna vertebrale. La chiropratica è una disciplina manuale che prevede la manipolazione di alcune parti, soprattutto della colonna vertebrale.
Famosa in chiropratica è la “manovra di aggiustamento” che i terapeuti utilizzano per riportare in equilibrio la colonna vertebrale e gli scompensi che si sono creati. Si crede infatti che riportano in asse la colonna vertebrale, la capacità di autoguarigione dell’organismo farà il resto.
I benefici della chiropratica
Perché si ricorre alla chiropratica? Il principale motivo è quello di alleviare gli stati di tensione e le contratture che la manipolazione chiropratica è in grado di spegnere, grazie a pratiche specifiche. Si lavora sull’apparato muscolo-scheletrico per alleviare il dolore e non dover ricorrere a continue terapie farmacologiche.
I benefici che si riscontrano agiscono sul delicato equilibrio corporeo tra lo stato della colonna vertebrale e i suoi organi interni, in relazione con il sistema nervoso. Secondo la chiropratica, gli squilibri che si creano a carico della colonna vertebrale, sono in grado di generare disfunzioni a livello degli organi e delle strutture del corpo, soprattutto del sistema nervoso centrale e periferico. Gli stati di dolore localizzati e spesso cronici vengono sciolti e i benefici immediati sono importanti:
- assenza di dolore dopo la terapia,
- riallineamento della colonna vertebrale,
- scioglimento di tensioni localizzate,
- riallineamento degli arti e della postura.
Non ci sono controindicazioni nella chiropratica tranne l’accortezza di rivolgersi a un professionista: il lavoro del chiropratico è particolare e si muove su delicati equilibri che solo chi conosce bene il corpo umano e le sue reazioni, è in grado di muovere.
Quando rivolgersi a un chiropratico?
Chiunque può rivolgersi a un chiropratico. È particolarmente seguito da sportivi per alleviare le tensioni muscolo-scheletriche ma i motivi per cui ci si rivolge a un professionista di questo tipo sono molteplici:
- per alleviare il dolore alla schiena,
- per mal di testa ricorrenti,
- per dolori articolari,
- per stati di tensione muscolare localizzata, ad esempio alle spalle,
- per asma,
- per problemi di stomaco come la gastrite,
- per dolori importanti legati al ciclo mestruale.
Si parte dal presupposto che spesso molti disturbi ricorrenti sono frutto di un disequilibrio posturale che a sua volta porta in squilibrio le diverse strutture dell’organismo. Riportando in asse questi squilibri, andiamo a migliorare lo stato di salute, spegnendo le tensioni e le infiammazioni localizzate.