Commercio equo e solidale made in Italy
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2 anni fa
Girolomoni prima filiera food 100% Italiana ad entrare nella World Fair Trade Organization
C’è una crescente attenzione sulla necessità di garantire al consumatore il rispetto dei principi del commercio equo e solidale lungo tutta la filiera di prodotto. Sappiamo che anche il made in Italy non è esente da criticità che toccano da vicino i diritti delle persone e la responsabilità verso l’ambiente, come nel caso del giusto compenso per i lavoratori e della sostenibilità. Come cooperativa agricola Girolomoni abbiamo voluto dare un segnale forte entrando nella World Fair Trade Organization (WFTO), network mondiale di organizzazioni del commercio equo e solidale che conta più di 350 soci in 70 Paesi.
Dopo una meticolosa fase di indagine, il WFTO ci ha attribuito il riconoscimento di impresa garantita “Fair Trade”. Abbiamo scelto di percorrere questa strada perché il sistema di garanzia WFTO ha una caratteristica peculiare: riguarda non solo un prodotto ma tutta l’impresa. E questo ha un significato molto preciso nel caso della realtà Girolomoni. In oltre cinquant’anni di lavoro abbiamo costruito una filiera completa e controllata, votata integralmente al biologico, per la produzione della pasta. La garanzia “Fair Trade” assicura il consumatore che i principi del commercio equo e solidale sono rispettati in ogni fase del ciclo produttivo: dall’attività agricola per la coltivazione e il conferimento del grano, alla lavorazione nel mulino fino al pastificio. È questo a renderci la prima filiera food 100% italiana ad entrare nella World Fair Trade Organization.
Ma c’è qualcosa di più profondo, che va alle radici della nostra storia. Quando all’inizio degli anni ’70 mio padre, Gino Girolomoni, cominciò a dare corpo al suo sogno sulla collina di Montebello, nell’Appennino marchigiano, voleva dare un’opportunità di lavoro ai giovani che in quegli anni non vedevano un futuro nella vita contadina. Centralità della persona, equo compenso, rispetto dell’ambiente erano i pilastri cu sui questo progetto è nato e cresciuto.
L’agricoltura biologica, il mezzo per realizzarlo. Le parole di Gino: "Sono decenni che sostengo, in ogni luogo in cui mi sono arrampicato per parlare, che il biologico da solo non basta a determinare la qualità delle scelte di vita. E che ha bisogno di stare insieme, procedere con altri settori che vadano nella stessa direzione come il commercio equo e solidale che vuole onorare un debito di giustizia, le medicine dolci che se non fanno bene almeno non fanno male, le energie rinnovabili che sono garanzia di futuro".
Quei motivi ispiratori oggi sono più vivi che mai. Negli ultimi anni la nostra cooperativa è stata nominata fra gli Ambasciatori dell’economia civile, è stata inserita tra i #GreenHeroes di Alessandro Gassmann, e figura tra le tre pmi europee finaliste agli EU Organic Awards 2022, premio istituito dalla Commissione europea per valorizzare le migliori realtà attive nel mondo del biologico. L’ingresso in WFTO rappresenta una nuova importante tappa di questo cammino.