Come utilizzare la piante per fare incantesimi e magie
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2 anni fa
Leggi un estratto dal libro "Botanica Magica" di Andrea Bocchi Modrone
Conoscere le piante ed il loro significato magico è fondamentale, tuttavia non è sufficiente.
Per poter approfittare dei poteri attribuiti dalla tradizione occorre sapere come utilizzarle.
Anche se ogni operatore sviluppa un metodo suo ed una modalità di impiego esistono delle regole basiche.
Gli utilizzi delle erbe si distinguono essenzialmente in due categorie:
- Semplici: comprendono polveri (di uno o più elementi), bagni, defumazioni, pulizie, formule.
- Complessi: consistono nella ritualistica. Le erbe (o i composti di più erbe quali polveri, oli, defumazioni... ) in questo caso diventano un ingrediente all'interno di una pratica spirituale. Fanno parte di questa categoria anche i talismani, le bamboline, le pratiche planetarie, angeliche, i riti con finalità diverse, i rituali con santi cattolici o altre entità, gli incantesimi.
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Gli utilizzi semplici
Le erbe possono essere preparate in più modi. Una volta che si conoscono le varie proprietà magiche si potranno mescolare più erbe per ottenere un composto finito che abbia delle speciali caratteristiche magico/simboliche.
Il numero di erbe da impiegare nella preparazione di un composto varia se si decide di impiegare una traccia planetaria (in questo caso si seguirà l'apposita tabella), una traccia simbolica, in questo caso si utilizzeranno tre, sette, nove o (molto raramente) ventuno elementi.
Gli utilizzi semplici sono diversi: polveri, incensi, preparati liquidi tra cui infuso, decotto, macerazione di erbe secche o fresche, macerazione in profumo o liquore, tintura e infine mieli.
La regola in tutte le tradizioni esoteriche
Ricordate che le erbe che si usano nella magia vanno sempre pagate.
Se anche raccogliete un fiore e decidete di usarlo a livello magico dovrete sempre lasciare almeno una moneta al suolo e dovrete bussare a terra tre volte chiedendo il permesso. Questa regola è presente in tutte le tradizioni esoteriche.
Il costo della pianta simbolizza il sacrificio, l'antico pegno lasciato alla Natura per poter usufruire delle sue generose benedizioni.
Polveri
Occorre ridurre in polvere finissima le varie piante e mescolarle con cura. I puristi impiegano per preparare le polveri i classici mortai.
Tuttavia si possono impiegare anche dei macinacaffè elettrici. Ogni volta che si prepara una polvere è bene imporre le mani sugli elementi ed invocare un santo, un angelo o uno spirito che trasmetta il potere alle piante. Nelle tradizioni a matrice africana si invoca Ossanhe, lo spirito sovrano della vegetazione, sincretizzato in San Silvestro del calendario cattolico.
Si possono invocare altresì gli Elementali delle piante stesse. L'elementale di una pianta, nella magia e nelle tradizioni sciamaniche rappresenta la concretizzazione e la divinità di quel particolare essere vivente. Nonostante molti autori offrano orazioni ai vari Elementali quello che conta è condensare il pensiero sul motivo per cui si usa quella pianta ed invocare l'intercessione ed il permesso dell'entità invocata.
I preparati in polvere si usano per spargimento, sulle fotografie, nella preparazione di talismani, nei riti...
Defumazioni/Incensi
Si segue lo stesso procedimento di preparazione delle polveri e si possono aggiungere alla fine resine per armonizzare la combustione (es. benzoino, mirra, incenso, coppale, storace... ).
I preparati per la defumazione si consumano sui carboni ardenti.
Preparati liquidi
I preparati liquidi a base di erbe possono essere utilizzati tradizionalmente in bagni, pulizie spirituali di luoghi o oggetti, profumi. Esistono modi diversi di preparazione.
Infuso
Utilizzare sempre acqua di fonte (ossia acqua di bottiglia) in quanto è considerata magicamente viva. Portare ad ebollizione l'acqua. Al bollore si spegne il fuoco, si pone il quantitativo desiderato di erbe nell'acqua bollente, si mescola leggermente, con un cucchiaio di legno, si copre lasciando a riposo per almeno 15 minuti (si può vantaggiosamente aumentare il tempo di infusione), quindi si filtra.
Con questo sistema si preparano - salvo indicazione differenti - i bagni descritti in questo libro.
Decotto
Utilizzare sempre acqua di fonte (ossia acqua di bottiglia). Al bollore si pone il quantitativo desiderato di erbe nell'acqua bollente, si mescola leggermente, sempre con un cucchiaio di legno, si copre lasciando un leggero bollore per sette minuti; si spegne il fuoco lasciando a riposo per almeno 15 minuti (si può vantaggiosamente aumentare il tempo di infusione), si filtra.
Macerazione di erbe secche
È un metodo di infusione a freddo. Si impiega soprattutto quando si dovrebbero preparare dei liquidi con erbe fresche ma, per motivi climatici, di luogo o stagionali, diventa impossibile trovare le piante fresche.
Questa pratica è abbastanza sfruttata nelle tradizioni di origine africana dove spesso si richiedono erbe fresche nella ritualistica. Qualora non sia possibile recuperare erbe fresche si può impiegare questo sistema. Si pone il quantitativo desiderato di erbe officinali nell'acqua fredda, si mescola leggermente, si copre lasciando a riposo per tre giorni, si filtra ed il macerato liquido è pronto. Si impiega sempre acqua di fonte (acqua di bottiglia).
Macerazione di erbe fresche
Si spremono le erbe fresche direttamente in acqua in modo che il succo si solubilizzi nel liquido. Si filtra ed il preparato è pronto.
Macerazione in profumo o liquore
Si lasciano macerare le erbe all'interno della bottiglia di profumo o di liquore. Devono passare almeno sette giorni prima dell'impiego magico. Il composto non va filtrato.
Tintura
La tintura consiste nella macerazione di una o più erbe in una soluzione alcolica.
Il rapporto tra il peso della pianta e la quantità del solvente alcolico è di circa 1 a 5 (1:5) mentre l'alcool presenta una gradazione oscillante tra i 60° e gli 80°.
Si possono usare le tinture anche nella preparazione dei bagni e delle pulizie, tuttavia i bagni vengono generalmente preparati per infusione o macerazione.
Mieli
I mieli sono composti a base di miele, oli e erbe tritate che si impiegano a livello magico nelle ritualistiche per ungere candele, fotografie, bambole di stoffa o altri oggetti per trasferire a livello esoterico una determinata influenza su un ambito speciale.
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