Come prendersi cura del proprio corpo
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3 anni fa
I cinque elementi o le cinque trasformazioni – Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua – rappresentano le cinque qualità dell’energia cosmica esistente ed esperibile nel nostro universo.
- I cinque organi Yang e i cinque organi Yin accoppiati: fegato, cistifellea, cuore, intestino tenue, stomaco; associati a pancreas, polmoni, intestino crasso, reni, vescica.
- I cinque sensi: vista, udito, olfatto, tatto e gusto.
- Le cinque emozioni: rabbia, gioia, ansia, tristezza e paura.
- I cinque gusti: acido, amaro, dolce, piccante e salato.
Una buona integrazione tra di essi è fondamentale per una buona salute.
Il capitale umano
Per intendere come si possa conseguire una buona integrazione adopero una metafora che ho l’abitudine di utilizzare personalmente nel mio lavoro; alla nascita, riceviamo 100 monete d’oro in termini di salute, a prescindere dalla nostra etnia o dal sesso (a semplice constatazione personale del dato di fatto che discendiamo biologicamente da una donna africana).
Nell’eventualità, il quantitativo dei gettoni può variare. C’è chi ne ha di più (per esempio, 105) e chi ne ha meno (95), in base alle sue condizioni alla nascita e all’alimentazione seguita da sua madre nel periodo della gestazione: tali le principali fonti di differenza tra i “capitali” individuali.
Queste monete d’oro vengono divise in cinque gruzzoli: 20 al Legno, 20 al Fuoco, 20 alla Terra, 20 al Metallo e 20 all’Acqua. La stessa teoria si può applicare anche ai cinque gusti o alle cinque emozioni fondamentali.
20+20+20+20+20 = 100.
In teoria, si tratta di una ripartizione perfetta, ma nutro qualche dubbio sotto il profilo pratico.
A questo riguardo, non posso fare a meno di rinviare il lettore all’esempio della bicicletta: per pedalare, è necessario che un piede imprima pressione sul pedale caricando il peso del corpo su di esso (lavoro) e un altro allenti la pressione e si scarichi del medesimo peso (riposo). Se i due pedali si caricassero simultaneamente di peso, che cosa succederebbe?
Allo stesso modo una giornata ben soleggiata e senza vento, inizialmente potrebbe riuscire piacevole. Ma se tale condizione durasse per giorni e giorni, non si proverebbe forse qualche disagio? Nulla, all’apparenza, ci farebbe sentire a disagio, perché la condizione generale è statica; ma c’è qualcosa che non funziona. Basterà così l’arrivo di un piccolo alito di vento perché la situazione diventi immediatamente più gradevole.
Una condizione di perfetto equilibrio è teoricamente la condizione ideale; ma per noi, animali sanguigni, curiosi e velleitari, mantenerci in stato di totale immobilità è praticamente impossibile.
L’imperfezione è madre dell’imperfezione, come diceva qualcuno. La divergenza tra i cinque elementi, a mio parere, è funzionale al moto che ripristina il soffio vitale, purché tale divergenza rimanga entro i limiti dettato dalla legge di Natura.
Sotto questo rispetto, anche una ripartizione leggermente squilibrata tra i “capitali” dei vari elementi potrebbe andar bene: il Legno potrebbe disporre di 18 monete d’oro, il Fuoco di 22, la Terra di 20, il Metallo di 17 e l’Acqua di 23: i conti tornerebbero comunque, e le monete sarebbero sempre 100 in totale. E se anche non si arrivasse alla cifra tonda di 100 non importerebbe. L’importante sarebbe che si rimanesse sotto la cifra-limite di 100.
Le cinque trasformazioni dell’energia KI sanno d’istinto come armonizzarsi, riducendo il KI dove è maggiore e aumentandolo dove è carente.
Non è forse vero che una madre è in grado di avvertire immediatamente se il figlio sta male o meno dalla sua voce, o perfino riconoscendo sintomi impercettibili dal suo atteggiamento, prima ancora che gli venga diagnosticata una vera malattia?
I cinque elementi sono strettamente apparentati: si amano, si confortano e sbrigano fra loro quotidianamente le proprie faccende.
Disponendo unicamente di un fegato in buono stato, per quanto l’organo sia forte, non saremmo capaci di vivere. Gli organi cercano di collaborare in armonia allo scopo di conseguire e mantenere la buona salute complessiva compensando difetti e funzionalità degli uni e degli altri. I codici non si vedono, ma i volantini (i messaggi) vengono trasmessi attraverso il sistema nervoso, il sistema circolatorio e specialmente attraverso i 12 meridiani. Qualcuno è capace di sentirli anche attraverso la pelle.
Gli elementi condividono le loro gioie e le loro tristezze in modo tale che che nessuno di essi possa rimanere rimanga isolato, fuori della comunione organica che li lega insieme.
Per questo i cinesi dicono che:
- il Legno - fegato è la madre del Fuoco - cuore;
- il Fuoco - cuore è la madre della Terra - stomaco;
- la Terra - stomaco è madre del Metallo - polmoni;
- il Metallo - polmoni sono madre dell’Acqua - reni;
- l’Acqua - reni è madre del Legno - fegato.
Se la madre è forte, anche suo figlio sarà forte. Da madre debole nasce un figlio debole.
Comunque sia, se si parte con un fegato (Legno) possessore di 17-23 monete d’oro, anche gli altri elementi riceveranno più o meno la stessa quantità di danaro. Ma si potrebbe anche partire dal Fuoco (cuore), dalla Terra (stomaco), dal Metallo (polmoni) o dall’Acqua (reni): non cambierebbe niente. La madre di ciascun elemento darà la stessa quantità di danari al proprio figlio.
Tale il ciclo della generazione (o creazione) che ci permette di vivere la nostra vita, a parità sostanziale di risorse.
Esempi pratici di connessioni tra gli organi: i reni
Se il mio fegato non lavora bene, avvertirò la sensazione di avere una bocca molto amara al risveglio: forse avrò mangiato troppo grasso nei giorni passati? Certo l’eccesso di grassi può rappresentare una causa primaria di tale condizione; ma non si dovrebbe sottovalutare un cattivo funzionamento dei reni, che potrebbero aver contribuito all’indebolimento del fegato.
Nei giorni passati potrei anche aver bevuto molto dopo un consumo esagerato di cibi salati. Per togliermi la sete, naturalmente, avrò forse bevuto troppa acqua fredda. Potrei dunque non aver tenuto conto del fatto che, con il freddo, i grassi non si sciolgono facilmente, sicché il fegato deve lavorare di più per eliminarli. Bere molto andrà pur bene teoricamente per tenere puliti gli organi, ma costringe anche i reni a un surplus di lavoro.
La madre affaticata (i reni) trasmette il proprio affaticamento al figlio (fegato).
Mangiare cibi grassi a mezzogiorno potrebbe anche essere lecito, per via delle temperature più elevate a metà della giornata. Ma mangiare una pizza 4 stagione e bere una bevanda ghiacciata di sera o di notte rappresenta una combinazione poco propizia al mantenimento di un buono stato di salute. Anzi, ormai è una consuetudine (un’abitudine) che va contro la legge di Natura.
Se non si può fare a meno della pizza, che si cerchi almeno di bere qualcosa di caldo. Non sarà mai una combinazione perfetta, ma il danno sarà minore.
Ricordiamoci che siamo animali a sangue caldo per cui i nostri organi dovrebbero essere tenuti caldi. Raffreddare il corpo significa rallentare o bloccare il ciclo della vita.
Generalmente parlando, già mangiare tanto era per i nostri nonni impossibile; nella migliore delle ipotesi, si trattava di una occasione rara, per cui il rischio di malattia era molto ridotto e il lavoro fisico serviva loro per mantenere caldo il corpo, condizione atta a preservare la fluidità dei grassi. Inoltre, per soprammercato, indossavano spesso una panciera e avevano l’abitudine di bere, dopo cena o prima di coricarsi, una tazza di latte caldo o una tisana. E perché tutto questo caldo? Si trattava forse di un atto casuale? A quel tempo, oltretutto, non c’era nessuno che dicesse di bere 2 litri d’acqua al giorno.
In sintesi: quando il fegato è in cattive condizioni, non basta pensare solo al fegato. Ci si dovrebbe anche chiedere in che stato si trovino i nostri reni.
Capita poi che i grassi non smaltiti dal fegato vadano in circolazione. Visto che il sangue carico di grasso circola faticosamente nei vasi, il cuore deve pompare più forte; così la pressione si alzerà, cronicizzandosi a lungo andare in una condizione chiamata ipertensione arteriosa.
Senza dubbio, la causa di ogni male sarà il paziente stesso, ma la responsabilità di quella determinata condizione potrebbe essere la madre della persona in questione. Non si dice forse che tale madre, tale figlio?
Allora come fare per mettere sia la madre sia il figlio in buone condizioni? Tanto per cominciare, abbassare o eliminare i cibi grassi, facendo altresì attenzione a bere poco, e bere qualcosa di caldo. Bere una bevanda calda fa bene “ufficialmente” anche al cuore.
Il fumo non fa certo bene ai polmoni, ma è difficile pensare che il fumo possa danneggiare anche i reni.
I nostri polmoni servono per la respirazione: inspiriamo O2 ed espiriamo CO2. Per esempio, il CO2 in eccesso, che non viene eliminato dai polmoni durante il processo di ventilazione polmonare, si riversa nel sangue per essere finalmente eliminato con le urine. Ma una simile condizione prolungata potrebbe causare l’infiammazione della vescica o della prostata.
Conclusione
Non saremo mai perfetti. Una piccola alterazione può tuttavia essere accettata dalla legge di Natura; altrimenti, la vita sarebbe troppo piatta e uniforme.
Secondo la dottrina della medicina cinese, ciascuno dei cinque elementi compie nel corpo umano il compito cui è destinato per il bene di un altro elemento, con il quale scambia la sua energia KI.
L’unica cosa non accettabile (anzi: la cosa severamente proibita) è la retromarcia. Il percorso del ciclo generativo è un percorso a senso assolutamente unico.
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