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Come Funziona il tuo Secondo Cervello

Articolo sponsorizzato

Pubblicato 2 anni fa

Leggi un estratto del libro "Il Tuo Secondo Cervello" di Tiago Forte

Quante volte ti è capitato di cercare di ricordare qualcosa ma non ce l'hai fatta?

Magari stavi parlando con qualcuno e non sei riuscito a richiamare alla mente un fatto che avrebbe dato più forza e potere al tuo punto di vista.


È nel potere del ricordo che si esprime la libertà ultima dell'io. Sono libero perché ricordo.


Abhinavagupta, filosofo e mistico del Kashmir del X secolo –

Con l'aumentare della quantità di informazioni a cui abbiamo accesso, esperienze come queste sono sempre più comuni. Siamo sommersi da una valanga di dati che promettono di renderci più intelligenti, più sani e più felici.

Consumiamo più libri, podcast, articoli e video di quanti possiamo assimilarne. Che cosa riusciamo davvero a mostrare di tutta questa conoscenza che abbiamo acquisito? Quante delle grandi idee che abbiamo avuto o trovato svaniscono dalla nostra mente prima che abbiamo la possibilità di metterle in pratica?

Lo scopriremo leggendo questo articolo tratto dal libro Il Tuo Secondo Cervello di Tiago Forte.

Considera il tuo Secondo Cervello come il miglior assistente personale al mondo. È perfettamente affidabile e coerente. È sempre pronto e in attesa di acquisire qualsiasi informazione vi possa essere utile. Segue le indicazioni, fornisce suggerimenti utili e ricorda le cose importanti per voi.

Come descrivereste le mansioni di un assistente personale di questo tipo? Lo assumereste per svolgere un «lavoro» al posto vostro? Così come chiedereste al vostro assistente di rispettare un certo standard di prestazioni, fareste lo stesso con il vostro Secondo Cervello: dovete sapere che cosa potrebbe fare per voi, in modo da capire se vale la pena tenerlo.

In questo capitolo vedremo:

  • Come le quattro facoltà principali di un Secondo Cervello lavoreranno attivamente per voi, da subito e nel corso del tempo.
  • L'unico strumento di cui avrete bisogno per iniziare.
  • Come il vostro Secondo Cervello si evolverà per svolgere i compiti che per voi sono più importanti.
  • Un'introduzione alle quattro fasi del metodo CODE, su cui tutto si basa.
Indice dei contenuti:

I superpoteri di un Secondo Cervello

Le cose più importanti che un Secondo Cervello può svolgere al vostro posto sono quattro:

  1. Concretizzare le vostre idee.
  2. Mostrare nuove associazioni di idee.
  3. Incubare le vostre idee nel tempo.
  4. Affinare le vostre prospettive uniche.

Ora vediamo ciascuna di queste facoltà.

Concretizzare le vostre idee

Prima di fare qualcosa con le vostre idee, dovete «scaricarle» dalla vostra mente e dare loro una forma concreta.

Solo quando sgomberate il vostro cervello dalle idee complesse riuscirete a pensare con lucidità e potrete lavorarci in maniera efficace.

Nel 1953 il biologo americano James Watson e il fisico inglese Francis Crick fecero una scoperta fondamentale: la struttura del DNA aveva la struttura di una doppia elica.

Questa scoperta poggiava su basi gettate da altri pionieri, tra cui Rosalind Franklin e Maurice Wilkins (grazie ai quali erano stati fatti enormi progressi nella cristallografia a raggi X), e inaugurò un'epoca d'oro nella biologia molecolare e nella genetica.

La scoperta di Watson e Crick è ben nota, ma c'è un aspetto di questa storia assai meno conosciuto. Parte importante della loro ricerca si fondava sulla costruzione di modelli fisici, un metodo di lavoro adottato dal biochimico americano Linus Pauling. I due ricercatori prepararono ritagli di cartoncino che rappresentavano approssimativamente le molecole che sapevano essere parte del DNA e, come in un puzzle, sperimentarono diversi modi per combinarli.

Spostavano i modelli sulla scrivania, cercando di trovare una forma che si confacesse a tutto ciò che sapevano sulla disposizione delle singole molecole. La struttura a doppia elica sembrava compatibile con tutti i limiti noti, consentendo alle coppie di basi complementari di combinarsi perfettamente rispettando i rapporti fra gli elementi precedentemente misurati.

È un aspetto notevole di una delle più celebri scoperte scientifiche del secolo scorso: nel momento decisivo, anche scienziati altamente specializzati e con una profonda familiarità con l'astrazione matematica avrebbero scelto il mezzo più antico ed elementare a loro disposizione: la materia fisica.

Gli appunti digitali non sono fisici ma visuali. Trasformano concetti vaghi in entità tangibili che possono essere osservate, riorganizzate, modificate e ricombinate. Anche se esistono solo in forma virtuale, possiamo comunque vederli con gli occhi e muoverli con le dita.

Come hanno scoperto Deborah Chambers e Daniel Reisberg nella loro ricerca sui limiti della visualizzazione mentale, «le abilità che abbiamo sviluppato per relazionarci con il mondo esterno vanno oltre quelle che abbiamo per relazionarci con il mondo interno».

Mostrare nuove associazioni di idee

Nella sua forma più pratica, la creatività consiste nel collegare tra loro le idee, soprattutto quelle che non sembrano essere in relazione.

Al termine di una vasta ricerca su individui ad alto livello di creatività, tra cui scienziati, matematici, artisti e scrittori, la neuroscienziata Nancy C. Andreasen è giunta alla conclusione che «le persone creative sono più brave a riconoscere le relazioni, a creare associazioni e connessioni» 

Raccogliendo materiale di vario tipo in un unico luogo facilitate queste connessioni e aumentate la probabilità di notare associazioni insolite. Una citazione di un libro di filosofia scritto nell'antichità potrebbe starsene accanto all'ultimo, brillantissimo tweet; le schermate di un video interessante di YouTube potrebbero convivere fianco a fianco con scene di classici del cinema; potreste salvare un promemoria audio insieme ai piani di un progetto, a un link a un sito web utile e a un documento in PDF dove sono pubblicati i risultati delle ultime ricerche. Tutti questi formati possono essere ricombinati in modi altrimenti impossibili nel mondo fisico.

Se avete mai giocato a Scarabeo sapete che il trucco migliore per trovare nuove parole è continuare a rimescolare le lettere. Potete fare lo stesso anche nel vostro Secondo Cervello: rimescolare l'ordine delle idee finché non emerge qualcosa di inaspettato. Quanto più vario e singolare è il materiale che acquisirete, tanto più originali saranno le connessioni che emergeranno.

Incubare le vostre idee nel tempo

Troppo spesso quando vi dedicate a un compito — pianificare un evento, progettare un prodotto o coordinare un'iniziativa — attingete solo dalle idee a cui avete accesso in quel momento. È un metodo che mi piace definire «da forza bruta»: pretendete risultati immediati dal vostro cervello senza il vantaggio di un sistema di supporto.

Anche quando fate brainstorming vi basate solo sulle idee che vi vengono in quel momento. Quante probabilità ci sono di trovare immediatamente le soluzioni più creative e innovative? E quante che la soluzione migliore da perseguire sia una delle prime che vi sono venute in mente?

Questa tendenza è nota come recency bias (propensione al recente): in altre parole, preferite per lo più le intuizioni, le soluzioni e le idee che vi sono venute in mente per ultime, al di là del fatto che siano le migliori o le peggiori. Ora immaginate se foste in grado di svincolarvi dai limiti del momento presente per attingere da un pensiero accumulatosi per settimane, mesi o addirittura anni.

È ciò che chiamo «approccio a cottura lenta»: lasciare che bocconi di materia-pensiero ribollano adagio, come una pentola di delizioso stufato che cuoce a fuoco basso. Si tratta di un approccio alla creatività più lento e sostenibile, che si fonda sull'accumulo graduale di idee invece che su accessi di attività frenetica.

Avere un Secondo Cervello in cui salvare in maniera permanente un certo numero di idee fa dello scorrere del tempo un alleato anziché un nemico.

Affinare le vostre prospettive uniche

Finora abbiamo parlato soprattutto di acquisire idee altrui, ma il fine ultimo di un Secondo Cervello è quello di consentire al vostro pensiero di brillare.

Un recente studio condotto all'Università di Princeton ha rilevato che alcuni tipi di lavori hanno meno probabilità di essere automatizzati nei prossimi anni. Curiosamente, ad avere la meglio non saranno quei lavori che richiedono competenze avanzate o anni di formazione, ma quelli che prevedono la capacità di trasmettere «non solo informazioni, ma anche una particolare interpretazione delle informazioni».

In altre parole, i lavori che hanno maggiori probabilità di sopravvivere sono quelli che richiedono di sostenere o difendere un particolare punto di vista.

Pensate a un organizzatore di raccolte fondi che racconta ciò che la sua organizzazione non profit è in grado di fare, a un ricercatore che usa i dati per corroborare la propria interpretazione di un esperimento, a un project manager che ricorda un paio di importanti precedenti a sostegno di una decisione.

Le nostre carriere e le nostre attività dipendono più che mai dalla nostra capacità di promuovere un particolare punto di vista e di convincere gli altri a adottarlo.

Per sostenere un determinato punto di vista non servono solo carisma e un fascino irresistibile. Serve materiale da usare come supporto. Il giornalista, autore e regista americano Sebastian Junger, parlando del «blocco dello scrittore», ha detto: «Non è che sono bloccato. È che non ho fatto abbastanza ricerche per scrivere con sicurezza e cognizione di causa su quell'argomento. Significa sempre non che non riesco a trovare le parole giuste [ma] che mi mancano gli argomenti»!

Quando vi sentite bloccati nelle vostre attività creative, non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in voi. Non avete perso il vostro estro né esaurito la vostra riserva di inventiva.

Significa solo che non avete ancora abbastanza materia prima con cui lavorare. Se vi sembra che il pozzo dell'ispirazione si sia prosciugato, è perché avete bisogno di un pozzo più profondo, pieno di esempi, illustrazioni, storie, statistiche, diagrammi, analogie, metafore, foto, mappe mentali, spunti di conversazione, citazioni...

In altre parole, tutto ciò che vi aiuterà a difendere il vostro punto di vista o a lottare per una causa in cui credete.

Ti auguro dunque di trovare la tua causa e di portare avanti con successo i progetti che senti a cuore! Questo libro può esserti di aiuto per gestire e organizzare al meglio le informazioni senza affaticare la mente, lasciandola libera di creare.


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