Come esaltare un profumo e farlo durare più a lungo
Pubblicato
4 anni fa
Giulia Loreta
Beauty expert
Dove si conserva il profumo e i trucchi per mantenerlo inalterato nel tempo
Il profumo da sempre è sinonimo di identità e sicurezza, capace di contraddistinguere luoghi e persone. Quante volte infatti ci capita di collegare un profumo al ricordo di un posto, di una persona o di un preciso momento? E quanto ci sentiamo forti e appagati quando veniamo riconosciuti o collegati ad un particolare profumo?
Spesso però capita che le note del nostro profumo svaniscono, non facendole arrivare fino a fine giornata. Per questo motivo esistono dei piccoli escamotage, trucchetti che aiutano a prolungare la durata di un profumo e ad esaltare le sue note, a cominciare dai luoghi dove lo si conserva o dalle zone del corpo in cui viene applicato.
Riconoscere le famiglie olfattive
Riconoscere la famiglia olfattiva di una fragranza e identificare quella più gradita al nostro olfatto e alla nostra pelle ci consente di capire quale sia il profumo che più si avvicina al nostro gusto senza doverlo necessariamente annusare o provare.
Le famiglie olfattive dei profumi posso essere divise in 7 categorie principali , dove naturalmente sono racchiuse altre sottocategorie o accordi per rendere ogni profumo unico:
- Agrumata: caratterizzata da freschezza e leggerezza, racchiude le composizioni ricche di agrumi come bergamotto, limone, pompelmo, madarino e arancia o agrumi esotici, come il lime o lo yuzu.
- Floreale o fiorita: è la famiglia che accoglie più della metà delle fragranze femminili. Il profumo può essere ricavato da un solo fiore (solifiore) o da più fiori (bouquet).
- Aromatica: famiglia olfattiva che trasmette principalmente una fragranza fresca e vivace e che si avvale delle proprietà delle piante aromatiche, prima fra tutte la lavanda.
- Fougère: benché il nome francese indichi la pianta della felce, in profumeria è il nome con cui si indicano le fragranze caratterizzate da accordi di base di lavanda, geranio, vetiver, muschio di quercia o fava tonka ai quali si aggiungono sfumature più o meno fresche che ne esaltano la personalità.
- Cipriata: a creare questa composizione olfattiva è stato per la prima volta Francois Coty, il cui intento fu quello di ricreare l’atmosfera dell’isola di Cipro. È sempre composta da bergamotto, rosa, gelsomino, muschio di quercia, patchouli e labdano.
- Legnosa: legni secchi, come cedro o vetiver, legni morbidi come il sandalo o legni ambrati, tutti in grado di lasciare una sfumatura calda sulla pelle.
- Orientale o ambrata: è la composizione tipica delle fragranze da toni sensuali, caldi, dolci e persistenti. Gli elementi principali sono la vaniglia, le spezie e i muschi.
Le fragranze agrumate e floreali sono quelle che tendono a dissolversi più rapidamente rispetto alle speziate o legnose, che risultano essere più durature sulla pelle.
Piramide olfattiva: come scegliere le note e le fragranze più durature
La piramide olfattiva è la perfetta rappresentazione del grado di evaporazione dei componenti di un profumo e della loro persistenza, dividendosi nei 3 piani olfattivi conosciuti a tutti come note di testa, note di cuore e note di fondo.
- Note di testa: sono le prime ad essere percepite e sono particolarmente volatili, in quanto si attenuano già dopo alcuni minuti.
- Note di cuore: più persistenti, sono le note che compongono la parte centrale del profumo e che gli conferiscono il suo carattere distintivo, la famosa scia. Per percepirle è necessario attendere almeno 15 minuti, altrimenti saranno solo le note di testa a catturare l'attenzione del nostro naso.
- Note di fondo: sono note olfattive dotate di grande persistenza e profondità, quelle che ci accompagnano quando le altre note sono sparite.
Anche la scelta del profumo è spesso dettata dalle note di testa, sono quelle del fondo a determinarne la fedeltà.
C’è poi la basilare differenza tra profumo, eau de parfum ed eau de toilette, derivata dalla diversa concentrazione di alcool e di oli essenziali.
Nell’eau de toilette la concentrazione di alcool ed oli essenziali può variare dal 5% al 15%, nell’eau de parfum sono presenti tra il 15% e il 20%, mentre nel profumo vero e proprio tra il 20% e il 30%. Proprio questa diversa composizione incide sugli effetti della sua persistenza (oltre che sul prezzo del prodotto).
L’eau de toilette, poi, si sviluppa principalmente nelle note di testa, mentre il profumo nelle note di cuore e di fondo, altra spiegazione sul perché risulta più intenso e duraturo.
Come far durare più a lungo un profumo? 5 trucchi per migliorare la persistenza
Ecco allora alcuni trucchetti che si possono adottare per migliorare la persistenza e la conservazione del profumo:
- Per conservarli al meglio, e quindi assicurarsi che rimangano intensi e persistenti a lungo, è importante conservarli nel luogo giusto. Molte persone li conservano in bagno, che però è la zona della casa più soggetta a umidità e sbalzi di temperatura. Una valida alternativa può essere quella di conservarlo nell'armadio, all'interno della sua scatola e sicuramente lontano da luce e fonti di calore.
- Il profumo si lega meglio ad una pelle idratata, quindi il momento migliore per applicarlo è sicuramente quello post-doccia o dopo la crema idratante.
- Le parti del corpo più calde e più riccamente vascolarizzate sono i punti migliori dove applicare un profumo, quindi collo (in particolare ai lati), l'interno dei polsi, interno dei gomiti ed eventualmente subito dietro le ginocchia.
- Una volta vaporizzato (o applicato, nel caso di un profumo solido), non bisogna sfregare la pelle e i polsi tra loro, cosa che notoriamente tutti abbiamo fatto almeno una volta! Il motivo è semplice: lo sfregamento rischia di rompere le note di testa del profumo, facendolo dissolvere prima.
- È possibile vaporizzare il profumo anche direttamente sui tessuti (esclusi quelli più delicati, come la seta), stando attenti a mantenere una distanza di circa 30 cm, oppure creando una nuvola di profumo e attraversarla per avvolgersi con la fragranza.
Dove si conserva il profumo?
Luce diretta, umidità e gli sbalzi di temperatura possono rovinare il nostro profumo, ecco perché non tutti i luoghi sono adatti per conservare al meglio le sue caratteristiche.
L’umidità è un vero problema per la conservazione del buon odore del profumo: non solo un'alta percentuale di umidità può annacquare il contenuto della boccetta, ma basta una piccola variazione di questo valore per rompere i legami chimici delle molecole e trasformarlo in una fragranza completamente diversa.
Al posto del bagno, con i vapori della doccia che aumentano il grado di umidità, è assolutamente meglio prediligere aree fresche e asciutte, tenere le confezioni all'interno delle scatole e assolutamente lontano dal sole o fonti di calore, in modo da garantire lunga vita al nostro profumo. Che poi, se ben conservato, durerà di più anche sulla nostra pelle!