Collegare passato, presente e futuro
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4 anni fa
Leggi un estratto da "Connettersi in Consapevolezza" di Thich Nhat Hanh e scopri come ricostruire un legame con te stesso e con gli altri, con gli antenati e la natura in cui vivi
Coltivare la consapevolezza significa dimorare nel momento presente, ma questo non vuol dire che non si possa osservare il passato traendone insegnamento o pianificare il futuro.
Quando portiamo gli eventi passati nel momento presente e li rendiamo oggetto della nostra consapevolezza, questo ci offre molti insegnamenti. Quando eravamo coinvolti in quegli eventi, non riuscivamo a vederli con la stessa chiarezza con cui li vediamo ora. Grazie alla pratica della consapevolezza, abbiamo occhi nuovi e possiamo imparare molte cose dal passato.
Se siamo davvero radicati nel momento presente e scegliamo il futuro come oggetto della nostra consapevolezza, possiamo osservarlo in profondità per vedere cosa possiamo fare nel momento presente per far sì che un tale futuro diventi possibile.
Il modo migliore per prendersi cura del futuro è prendersi cura del presente, perché il futuro è fatto di presente.
Vera comunicazione
Oggi abbiamo a disposizione molti mezzi di comunicazione, come smartphone, computer e televisione, ma tra partner, tra genitori e figli, la comunicazione è diventata molto difficile. Avere molti dispositivi elettronici non migliora necessariamente la qualità della nostra comunicazione.
Se non siamo capaci di entrare in contatto con noi stessi, di comprenderci, di conoscere la causa della sofferenza, della paura e della rabbia che proviamo, non siamo in comunicazione con noi stessi. Se non possiamo comunicare con noi stessi, come possiamo comunicare con un'altra persona?
Tornando a noi stessi, entriamo in contatto con il corpo, con i sentimenti, con le emozioni e con la nostra sofferenza: sviluppiamo la nostra capacità di ascoltare noi stessi e questo ci permetterà di ascoltare gli altri.
Camminare sui sentieri di campagna
A me piace camminare da solo sui sentieri di campagna, tra le risaie e i prati selvatici, poggiando un piede dopo l'altro con consapevolezza, consapevole che sto camminando sulla nostra meravigliosa Terra. In momenti come questo, l'esistenza diventa una realtà miracolosa e misteriosa.
Il vero miracolo è camminare sulla Terra
Di solito si pensa che un miracolo sia qualcosa come camminare sull'acqua o nel vuoto. Ma credo che il vero miracolo sia camminare sulla Terra.
Ogni giorno si compie un miracolo che non riconosciamo nemmeno: il cielo azzurro, le nuvole bianche, le foglie verdi, gli occhi curiosi di un bambino, i nostri occhi. Tutto è un miracolo.
Camminare in consapevolezza
Camminare in consapevolezza è un'arte. Quando siamo davvero presenti ai nostri passi e al nostro respiro, la mente si calma e ci sentiamo in pace. In questo stato possiamo avere molte intuizioni profonde; vediamo le cose con più chiarezza.
Di colpo i nostri problemi non sembrano così gravi, le nostre sofferenze sono meno intense, e cominciamo a far caso alle meraviglie della vita intorno a noi: gli alberi, la meraviglia dei fiori, il canto degli uccelli.
Quando entriamo in contatto con una cosa in profondità, entriamo in contatto con ogni cosa
In piedi nel nostro centro di pratica di Plum Village sono consapevole di essere in terra francese. Sono anche consapevole che la Francia è legata al resto dell'Eurasia. Questo tipo di consapevolezza trasforma il luogo in cui ci troviamo, che ora include la Terra intera.
Quando pratichiamo la meditazione camminata e rendiamo conto che i nostri passi percorrono il bellissimo pianeta Terra, ci liberiamo da visioni ristrette e confini. Ad ogni passo, entriamo in contatto con la Terra intera, e con questa consapevolezza, ci liberiamo da molte afflizioni e visioni erronee.
Quando entriamo in contatto con una cosa in profonda consapevolezza, entriamo in contatto con ogni cosa.
Interessere
"Interessere" significa che nulla può essere da sé, ma può solo inter-essere con tutto il resto.
Supponiamo di guardare una rosa in profondità, con consapevolezza e concentrazione. Non ci vorrà molto per vedere che una rosa è fatta di elementi di non-rosa. Cosa vediamo nella rosa? Vediamo la nuvola, la pioggia, il sole, il terreno, i minerali, il giardiniere. Se dovessimo rimuovere gli elementi di non-rosa, non rimarrebbe alcuna rosa.
Una rosa non può essere da sé. Una rosa deve inter-essere con l'intero cosmo.
Possiamo vivere la nostra vita di tutti i giorni guardando ogni cosa con gli occhi dell'interessere. Così facendo, non ci lasceremo intrappolare nella ristrettezza del nostro sé. Vedremo la nostra connessione, la nostra gioia e la nostra sofferenza in ogni cosa.
Inter-siamo
Se ci osserviamo e osserviamo la Terra, vediamo che gli esseri umani sono fatti di elementi non-umani. Nel nostro corpo vediamo elementi minerali, animali, vegetali e così via. Possiamo vedere l'intera evoluzione della vita e della specie umana. Se dovessimo rimuovere gli elementi non-umani, gli esseri umani scomparirebbero. Quindi, per proteggere l'umanità, dobbiamo proteggere gli elementi non-umani.