Che cosa accade quando si muore
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4 anni fa
Leggi un estratto da "Dopo la Vita" di Elizabeth Clare Prophet e scopri cosa ci aspetta davvero nell’aldilà
Un giovane crolla sul campo da football e non si rialza. Viene trasportato di corsa all'ospedale. Presenta lesioni a milza, fegato e reni e il suo cuore ha smesso di battere. I medici cercano di rianimarlo, ma falliscono ed egli viene dichiarato clinicamente morto.
Nel frattempo, questo giovane sta uscendo dal suo corpo. Si sente trasportato attraverso un tunnel buio verso una luce bianca e luminosa. Intravede nella luce un uomo barbuto che gli dice: "C'è ancora del lavoro da fare". Poi, sette minuti dopo essere stato dichiarato morto, il giocatore si sveglia improvvisamente in sala operatoria, tra lo stupore di medici e infermieri.
Probabilmente avete tutti sentito storie di esperienze di premorte. Questa storia di vita reale mi è stata raccontata da uno dei miei allievi.
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Le autorità scientifiche stanno ancora vagliando le prove sulle NDE. Da lungo tempo gli scienziati hanno scoperto che quando si stimola un'area del cervello nota come scissura di Silvio, i pazienti riferiscono di avere la sensazione di lasciare il proprio corpo e perfino di vedere parenti morti da tempo.
Alcuni scienziati moderni, pertanto, considerano la NDE un meccanismo di difesa del cervello morente. Altri la ritengono una pia illusione o un'allucinazione indotta dai farmaci. Tuttavia, la maggior parte dei ricercatori che hanno condotto studi seri sulla NDE non ritiene adeguate tali spiegazioni dispregiative.
Molte NDE hanno avuto luogo mentre i pazienti erano cerebralmente morti. Eppure essi in seguito hanno potuto riferire dettagli accurati su cose accadute in sala operatoria mentre erano "morti".
Melvin Morse, pediatra e studioso delle NDE, rileva che la scienza non è ancora in grado di spiegare la fonte dell'energia che produce queste esperienze in colui che è cerebralmente morto. A suo avviso l'area della scissura di Silvio non è l'origine di ciò che si sperimenta durante una NDE, ma piuttosto l'area del cervello che ci permette di elaborare esperienze mistiche. Morse afferma che grazie a quest'area possiamo attingere a un "circuito di misticismo" che ci rende consapevoli di cose che normalmente non siamo in grado di percepire.
Coloro che hanno una NDE riferiscono che mentre sono fuori dal corpo continuano a pensare e a sentire come se fossero ancora in esso, e ciò si verifica anche se in molti casi essi risultano cerebralmente morti. Ciò dimostra che il cervello non è la mente.
Vorrei che riflettessi su questo. Molti identificano la mente con il cervello. Ora, questa convinzione mi è sempre parsa molto strana. Se si osserva un cervello umano, si capisce che non è certo lui a pensare. È la tua anima che pensa, perché essa è un tutt'uno con la mente di Dio.
La mente di Dio si manifesta con chiarezza per mezzo del cervello, attraverso il sistema nervoso centrale. Tuttavia, la consapevolezza può essere percepita in qualsiasi punto del corpo. Il cervello, quindi, è lo strumento della mente, e la mente continua a vivere anche dopo che il cervello è morto.
Pertanto non smetterai di pensare o di esistere nel momento in cui qualcuno ti dichiarerà morto. Ciò è un grande conforto. Saprai tutto ciò che hai conosciuto, imparato o sperimentato in questa vita. È parte di te, e lo porterai con te.
Sono convinta che durante una NDE l'anima lasci il corpo fisico. Le NDE confermano ciò che molte persone istintivamente già sanno, ossia che sono ben più del loro corpo e sono entrate in questo e in altri corpi e uscite da essi molte volte.
Le NDE sono un'esperienza preziosa che Dio ci sta dando oggi per ricordarci che siamo molto più del nostro aggregato fisico.
La vita attuale è solo una di una lunga serie o catena. Coloro che hanno avuto una NDE sono in genere più propensi a credere nella reincarnazione.
Riprenderò più approfonditamente il tema della reincarnazione e dell'importanza di comprenderla (vedi capitolo 7), ma ora prenderemo in esame alcune delle esperienze e delle conclusioni di coloro che hanno avuto una NDE.