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Cambiare il passato e tornare liberi

Pubblicato 4 anni fa

Leggi un estratto da "Lifefulness" di Giuseppe Cloza e scopri come il Buddismo può aiutarti a vivere una vita più piena

È ovvio che non possiamo tornare indietro a modificare i fatti avvenuti. Cambiare il passato significa che abbiamo il potere di modificare ciò che ci portiamo dentro dal passato, il risultato che sperimentiamo oggi - e che sta già influenzando il nostro domani. Con il potere di un nuovo stato vitale "illuminato", possiamo vedere con occhi nuovi, rivalutare, dare un peso diverso ai fatti del passato.

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Se una nuova energia ci dà forza, possiamo affrontare con tranquillità ciò che ci sembrava enorme e pesante; ma solo perché eravamo più deboli. Anche certe cose che sembrano incise indelebilmente dentro, e pensiamo ci tormenteranno per sempre, possono invece essere finalmente lasciate andare. Guadagnando così un pezzo di libertà...


Dal qui e ora possiamo andare a modificare il passato per fare strada al futuro.


Purtroppo, spesso sprechiamo il nostro tempo perché siamo in balia degli stati d'animo, che in genere sono attivati da uno stimolo esterno. Il problema è che nella maggior parte dei casi non dipendono da noi. Basta una parola, un'immagine, un messaggio scritto e passiamo da un'emozione all'altra: ridiamo, arrossiamo, ci arrabbiamo, piangiamo, ci abbattiamo... Che è come dire che la vita non dipende da noi.

Non siamo liberi. Di conseguenza, anche il nostro tempo dipende da altri.

Per questo, invece, una delle caratteristiche del Budda è l'infinita libertà: se ti risvegli sarai sempre più indipendente da ciò che ti accade intorno. Più forte, più stabile; più libero. Potrai decidere come vivere la realtà.

Come? Avendo a disposizione un mezzo facile da usare per attivare lo stato d'animo giusto, quello che genera una catena di reazioni positive che, a cascata, influenzano noi e il nostro ambiente; e anche il tempo.

Il Buddismo di Nichiren spiega come attivare quell'energia interiore positiva che tutti abbiamo e che porta lo stato d'animo giusto per produrre il cambiamento dentro di noi. Un cambiamento che, data l'inseparabilità di fondo, avviene e si manifesta anche fuori.

Questa energia è uno dei Dieci mondi e viene chiamata buddità. E se qualcuno non ce l'avesse questa buddità? Come fare?

La terra della luce tranquilla

I Dieci mondi sono stati che fanno parte della vita. Tutti ne siamo dotati.

Alcuni sono facili da vedere, altri meno. Ma esistono, proprio come in un albero spoglio d'inverno esistono già i fiori e i frutti. Sono nel regno invisibile delle possibilità. Devono solo manifestarsi.

Anche la persona più cattiva a volte manifesta amore, perché nel suo cuore esiste. Solo che in genere è sepolto. È una persona sempre tranquilla può infuriarsi in un modo che non avresti mai detto.

Allo stesso modo tutti abbiamo dentro la buddità. Solo che è sepolta, disattivata... In attesa dello stimolo giusto per potersi manifestare.

Negli scritti la buddità viene indicata come "pura terra" o "la terra della luce tranquilla". Un luogo interiore. Scrive Nichiren:


Né la pura terra né l'inferno esistono al di fuori di noi; entrambi si trovano soltanto nel nostro cuore. Chi è risvegliato a questo è chiamato Budda, chi è illuso è chiamato persona comune.


Il Budda è la vita; quella che scorre dentro ognuno di noi e ovunque in ogni luogo; che muove le cellule, che muove la Terra. La vita che muove l'aria, che si poggia su una nuvola veloce nel vento. La vita nelle onde del mare, e nelle onde di nascita e morte; dell'inverno e della primavera. La vita delle emozioni belle e brutte, del dolore e della gioia, delle preoccupazioni e dell'amore, che scalda e rassicura; la vita che salta il tempo e lo spazio e va dove vuole...

Noi siamo il Tempo e lo Spazio; abbiamo dentro la buddità, perché il Budda è la vita che è in noi. Siamo la vita. L'Universo è la vita e noi siamo l'Universo.

La buddità è il sentimento di speranza che ti arriva quando non vedi via d'uscita.

È la fiducia che pulsa dentro e sovrasta le paure.

La certezza che la soluzione arriverà.

È quell'energia che ti fa rinascere quando ti sentivi morto dentro.

È il coraggio che deriva dal sapere di essere nel giusto.

È quell'energia che ti riempie, quando riesci a voler bene a tanta gente, quando vedi che se stanno con te si sentono meglio.

È la leggerezza che scioglie le pesantezze della vita.

È la voce che ti dice quanto vali invece di quanto sbagli.

La gioia, la soddisfazione, la gratitudine per le cose di ogni giorno.

Vivere l'ordinario quotidiano in modo straordinario...

Sentire la felicità di esistere, nell'avventura della vita, scoprendo cose nuove, una tappa dopo l'altra, come fanno i bambini, che cercano con gioia.

La consapevolezza che tutto finirà, per poi ricominciare. Che il distacco è una sofferenza inevitabile; ma anche un'illusione. Perché l'amore va oltre lo spazio e il tempo, e ci ritroveremo sempre.

Ogni giorno come fosse l'ultimo e come fosse il primo.

Il presente contiene già il passato e il futuro: questa è l'eternità della vita, quella che i bambini ancora non hanno dimenticato, più vicini degli adulti all'energia dell'Universo. L'inesauribile vitalità.

Così ogni giorno può essere pieno di valore, amore, significato, divertimento...

La buddità è una pace interiore che guarisce. Come una sera di primavera, quando le giornate si allungano e in quell'attimo - quando è quasi buio ma ancora si vede bene, nitido con la luce riposante, e c'è silenzio perché il traffico è rarefatto - ti senti sospeso e assolutamente in pace; e puoi lasciarti andare... La voce nella testa si zittisce, i pensieri se ne vanno a zonzo, si allontanano e ti senti bene, leggero.

Come quando eri piccolo e tornavi a casa dopo i giochi ai giardini; e ti aspettavano la cena della mamma, il calore, gli odori, i sapori; in uno stato di presente eterno... Non ti devi preoccupare di niente, perché qualcuno si prende cura di te e ti sorride.

Questo stato si chiama "la terra della luce tranquilla" perché dentro ti senti pervaso da un'energia potente, immensa e tranquilla. Come un cielo stellato. Dentro ti senti libero.

Il mezzo attraverso il quale è possibile attivare questa condizione di vita presente in noi è quello che ci ha insegnato Nichiren: la recitazione di Nam myoho renge kyo.

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