C’è olio e olio: l’olio di Argan non è tutto uguale
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L’olio di argan è ormai un prodotto molto conosciuto, piuttosto diffuso. Ma ne esistono di varie qualità e differenti prezzi … Come orientarsi nella scelta di un olio di argan di qualità?
Innanzitutto è necessario verificare la tracciabilità dell’olio, leggendo attentamente l’etichetta. La nomenclatura INCI, che si legge nella lista degli Ingredienti, è “Argania spinosa kernel oil”: l’olio di argan che si definisce “puro” è solo questo. Molto spesso lo si trova miscelato con altre sostanze o altri oli, come l’olio di jojoba, di girasole, oli essenziali …. sicuramente buoni, ma meno “preziosi” dell’olio di argan.
Sul mercato esistono poi diverse qualità di olio di argan, alcuni più dorati degli altri, alcuni troppo “liquidi” o con aggiunta di “profumazioni”.
Un olio di argan puro e di prima qualità, si caratterizza per il suo profumo leggermente nocciolato, quindi né completamente inodore, né profumato, né tantomeno rancido. Se l’olio è completamente inodore può essere stato trattato chimicamente per essere deodorizzato. Se l’odore è rancido, vuol dire che non è stato conservato bene o che è entrato in contatto con l’acqua. Il suo colore naturale è un bel giallo oro e la densità è simile a un buon olio extravergine di oliva.
Anche il packaging è importante: per preservarne le proprietà organolettiche deve essere confezionato nel vetro e preservato da fonti di luce, quindi con vetro scuro o protetto con un astuccio di carta.
Al di là delle contraffazioni, che purtroppo esistono, particolarmente dove non ci sono organismi di certificazione come quelle di Origine controllata o di Cosmetici Biologici, che ne garantiscono la tracciabilità, ci sono molte differenze relative alla qualità. Questa dipende innanzitutto dalla selezione a monte dei frutti dell’albero che devono essere ben selezionati e lasciati essiccare al sole. Si procede manualmente all’apertura dei noccioli per estrarre i semi. Questo lavoro è tradizionalmente affidato alle donne. I noccioli, posti su una base di pietra, vengono spaccati con un solo colpo per mezzo di una pietra più piccola, di forma ovoidale. Ci vogliono molta abilità e destrezza. La resa è piuttosto bassa: sono necessari cento chili di semi e circa venti ore lavorative per produrre un solo litro d’olio!
Anche il processo di lavorazione è importante e spesso la spremitura considerata ‘tradizionale’, con una macina di pietra, rischia di inquinare l’olio e renderlo facilmente acido.
Per garantire purezza e qualità, la spremitura dei semi deve essere eseguita rigorosamente a freddo con una spremitrice meccanica. In seguito l’olio dovrà essere filtrato accuratamente.
L’olio impiegato nella linea Esprit Equo è prodotto nel rispetto di questo
procedimento e per la sua eccellente qualità ha ottenuto la certificazione di origine controllata e di agricoltura biologica dall’ente di certificazione francese Ecocert e da CCPB in Italia.