Bambini sani e naturali
Pubblicato
1 anno fa
Guida all’ascolto e alla comprensione dei disturbi più frequenti dei bambini
Ogni genitore conosce quel senso di impotenza che lo assale quando un figlio si ammala, soprattutto quando i bambini sono piccoli e faticano a spiegare ciò che sentono. Difficile vederli star male, non sappiamo come comportarci, ci sentiamo impotenti e spesso la soluzione più veloce è costituita dai farmaci che spengono i sintomi e non ci fanno comprendere il perché profondo della malattia. Gran parte delle malattie infantili parla infatti di una determinata situazione riferita al bambino e alla sua famiglia. Ogni sintomo, se osservato e ascoltato, rappresenta un’opportunità di guarigione profonda che avrà dei risvolti sull’intera vita del bambino. Per questa ragione l’approccio interventista volto alla risoluzione immediata della malattia deve lasciare il posto a una modalità più paziente e lungimirante. Che sia il mal di gola o una congiuntivite o la diarrea, per ciascun disturbo dobbiamo imparare a comprenderne la causa ponendo l’attenzione anche su noi genitori e su eventuali schemi o abitudini che possono aver generato la malattia.
Colica gassosa
Lettura psicosomatica: il bambino teme in modo istintivo l’abbandono, e quindi palesa la sua richiesta di contatto piangendo. La paura dell’abbandono viene somatizzata a livello dell’intestino e, spesso i massaggi sul pancino funzionano perché assolvono alla richiesta di contatto del bambino.
Per il genitore: non avverti l’istinto di tenere sul grembo il bambino? Forse sei distratta da altri progetti? Non ti senti a tuo agio come madre? Soffri nel dare senza ricevere?
Congiuntivite
Lettura psicosomatica: il sintomo concerne il non voler affrontare le cose, quindi vedere senza reagire a specifici eventi, evitare circostanze ostili mascherando rabbia, oppure manifestare la sofferenza per la perdita per ciò che non si vede e si è perso.
Per il genitore: hai la tendenza a evitare i conflitti e ad affrontare la verità? Tendi a procrastinare situazioni che fatichi a tollerare, oppure mascheri volutamente delle situazioni ai bambini pensando che così possano rimanere indenni?
Dermatite atopica
Lettura psicosomatica: la pelle si infiamma per temi inerenti il contatto. Gli stessi abbracci sono freddi perché le persone sono lontane con la mente, sono distratte da ansie e paure, e in questo modo il contatto si svuota. Oppure capita che si chieda ai bambini di diventare indipendenti e autonomi troppo presto.
Per il genitore: non riesco a esserci a cuore aperto perché sono spesso preda di ansie e paure, il mio tocco non è rassicurante se sono insicuro, impaurito, rancoroso. Tendo a risolvere le cose in modo concettuale, ma non per ciò che sento intimamente.
Faringiti o mal di gola
Lettura psicosomatica: è frequente per un bambino dover mandar giù qualcosa che non gradisce, magari senza avere la forza di difendersi, e si tende a ingoiare senza poter esprimere il proprio rifiuto.
Per il genitore: so dire di no? Rifiuto le risposte dei figli o li ammonisco per le loro risposte in modo troppo rigido?
Mal d’auto
Lettura psicosomatica: un primario senso di instabilità, insicurezza e incertezza, spesso legato a incomprensione, viene esacerbato dagli scombussolamenti esterni.
Per il genitore: ho una buona centratura, chiari riferimenti, capacità di scelta, capacità di adattamento alle circostanze? Rappresento un faro per i miei figli?
Otite
Lettura psicosomatica: non voler sentire, non voler obbedire. L’orecchio destro può anche somatizzare parole attese, tipo una promessa non mantenuta, quello sinistro invece potrebbe somatizzare le offese.
Per il genitore: elabora il tema del sentire-ascoltare-obbedire, decidendo quali voci (interne ed esterne) voler sentire per potervi poi obbedire.
Vermi
Lettura psicosomatica: paura della contaminazione dagli altri, incapacità di difendersi, avere paura del mondo, essere sfruttati. Questi temi vengono negati e nascosti nelle profondità intestinali.
Per il genitore: abbiamo paura che i nostri figli si mischino con gli altri? Siamo schietti o buonisti? Sappiamo mettere i paletti dove serve o ci lasciamo parassitizzare dalle situazioni?
Queste indicazioni sono solo un punto di partenza. Per tutti i genitori che desiderano intraprendere un percorso di comprensione e consapevolezza più approfondito, consigliamo l’affiancamento di un naturopata per un inquadramento accurato della situazione e per dei consigli personalizzati.