Vai al contenuto principale Vai al footer

  +39 0547 346317
Assistenza dal Lunedì al Venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, Sabato dalle 8 alle 12

Bagno a secco anche in città

Pubblicato 3 anni fa

Sprechiamo 80 litri al giorno di acqua per diluire la nostra cacca e pipì e inquinare irreparabilmente l’ambiente, il compost toilet è una soluzione ecologica e praticabile

L’architetto e artista visionario austriaco Friedrich Hundertwasser scriveva: «Quando andiamo alla toilette, chiudiamo da dentro e sciacquiamo via la nostra merda, ci tiriamo una riga sopra. Perché ci vergogniamo?
Di cosa abbiamo paura? Quello che succede alla nostra merda in seguito, noi lo rimuoviamo come la morte». Cosa accade alla nostra cacca e alla nostra pipì tutte le volte che ci sediamo sul water è presto detto e ce lo racconta bene Marco Barberi nel libello Ecologia al gabinetto (Macro Edizioni/ Aam Terra Nuova 1989): «La situazione attuale dei nostri servizi cosiddetti igienici è la seguente:

  • diluire con acqua potabile urina e feci nel vaso del wc;
  • riversare il tutto in un tubo;
  • convogliarlo fino a un depuratore che si suppone possa trattare e rendere innocuo il tutto, cosa che, praticamente, non è quasi mai
    possibile;
  • scaricare il residuo a fiume o nel mare;
  • ripompare l’acqua; 
  • renderla più o meno potabile, a costi e a complessità sempre crescente;
  • reimmetterla nel circuito da capo. Logico, no?».

SPRECO D’ACQUA E INQUINAMENTO

Ogni anno ognuno di noi consuma 29.000 litri di buona acqua potabile per diluire e allontanare dalla propria vista, casa, quartiere, città una quantità di rifiuti personali che starebbero in due bidoni da 220 litri. Se ci pensiamo, il vaso da notte, la sedia con il
buco, il pozzo nero e infine il water possono raccontare non solo l’evoluzione dei sistemi sanitari del mondo occidentale, ma soprattutto il degrado ambientale e la deresponsabilizzazione – dilagante in ogni campo – che sono sotto gli occhi di tutti.
Il grande consumo di acqua è il primo difetto dell’amato wc, il secondo è, appunto, l’inquinamento. «Il solo contenuto in escrementi – continua Barberi –basta, su scala cittadina, a inibire quel tanto di autodepurazione di cui è capace un corso d’acqua o lo stesso mare. L’alto contenuto in batteri e in azoto modifica l’equilibrio intrinseco delle acque, la flora e la fauna acquatica in senso negativo e talvolta annulla il contenuto di ossigeno disciolto. Finisce inoltre nei wc una serie di sostanze diverse come detersivi, disinfettanti, altre sostanze chimiche, antibiotici. Tutta questa massa e varietà di prodotti impedisce il funzionamento dei pochi depuratori
seri installati. Le feci sarebbero anche depurabili per se stesse, attraverso l’intervento di batteri vari e l’ossigenazione. I vari prodotti chimici e sintetici impediscono di fatto questo processo».

COMPOST TOILET

La scelta alternativa a questo tipo di sistema è quella del compostaggio e quindi del compost toilet o bagno a secco: il principio base è quello di non utilizzare l’acqua per diluire e trasportare gli escrementi, che verranno trattati in maniera naturale ed ecologica. Il compostaggio esiste in natura da sempre – pensiamo al sottobosco, dove attraverso la decomposizione in terriccio di foglie, frutti, piante si produce uno spesso strato di humus.

Il compostaggio può essere di tipo anaerobico (senza aria) o aerobico (in presenza di aria): quest’ultimo permette la trasformazione delle feci e dei vari residui in un prodotto stabile, utile per i terreni e sanitariamente sicuro. Nel libro di Marco Barbieri sono presentati tantissimi progetti in autocostruzione di compost toilet ad uno domestico e familiare, ma quella dell’autocostruzione non è l’unica via possibile e non dobbiamo pensare che si tratti si sistemi utilizzabili solo in campagna o nei Paesi in via di sviluppo.

SPRECO D’ACQUA E INQUINAMENTO

Quella del bagno a secco è una rivoluzione applicabile anche ai contesti cittadini. Nel 2015 ho soggiornato per un mese in un cohousing alla periferia di Ginevra in Svizzera: un contesto di due edifici gemelli, ognuno composto da 13 appartamenti, suddivisi tra piano terra, primo e secondo piano.

I due piccoli condomini hanno un giardino comune a tutti gli appartamenti, che ospita aiuole in permacultura in cui crescono zucchine, pomodori, zucche, erbe aromatiche, melanzane e di cui i condomini si prendono cura secondo turni stabiliti. Altri servizi in comune sono la lavanderia, una sala comune con cucina e videoproiettore per feste e riunioni, una camera degli ospiti, un barbecue esterno, una rimessa per le numerosissime bici con annessa falegnameria, il pollaio, le compostiere. Ogni edificio è dotato di un sistema di fitodepurazione delle acque bianche, ragion per cui tutti i detergenti per la casa e a persona che vengono utilizzati negli appartamenti devono essere naturali e biodegradabili.
Il tratto maggiormente distintivo del complesso è sicuramente il fatto che gli appartamenti sono dotati unicamente di compost toilet, che trattano i rifiuti solidi umani attraverso processi di compostaggio e disidratazione, ottenendo un prodotto finale che può essere utilizzato come ottimo concime. Questi sistemi, come abbiamo visto, non necessitano né di acqua né di prodotti chimici e non devono essere collegati al sistema fognario.
In casa a prima vista nulla cambia rispetto a un water tradizionale, solo che invece che tirare l’acqua non bisogna fare proprio nulla, solo aggiungere segatura e foglie secche una volta a settimana. La cosa incredibile è che non si sente alcun tipo di odore, anzi spesso la stanza da bagno è invasa da un buon profumo di bosco, dato dalla presenza del bidone delle foglie secche e della segatura che sosta vicino al wc. Con questo tipo di sistema, il risparmio d’acqua potabile è stimato in 11.000 litri per persona all’anno, un dato veramente incredibile a cui si aggiunge il ridotto impatto ambientale di questo sistema, che anzi produce un ottimo compost utilizzabile in agricoltura.


Ultimi commenti su Bagno a secco anche in città

Recensioni dei clienti

Gilia M.

Recensione del 06/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 06/08/2025

L'idea non è male, peccato che ci sia troppa gente menefreghista, zozzona, e incivile da far degenerare il tutto. La vera soluzione sarebbero sti famosi dissalatori d'acqua marina e si potrebbe usare questa per tanti usi dall'industriale fino al casalingo e bere solo l'acqua realmente pura montana. Ma il vero problema è che siamo in troppi e ognuno ha la sua testa.

Baristo T.

Recensione del 24/07/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 24/07/2025

Se si adottasse questo sistema sarebbe il massimo, noi per ovviare al fatto che si usi l'acqua potabile per il wc abbiamo fatto installare le vaschette all'acqua del pozzo, potendo. Altra cosa importante sono i detergenti usati in casa, se fossero tutti biodegradabili alla massima percentuale ci sarebbero molti meno problemi, ma si sa che per ora è impossibile eliminare quelli inquinanti. Ottima la soluzione in Svizzera, ma loro sono svizzeri e quindi precisi direi evoluti, da noi ci sono ancora troppi zozzoni incivili! Grazie per tutte le informazioni illuminanti.

Lia M.

Recensione del 22/02/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 22/02/2025

L'esempio del coushing nella periferia di Ginevra è bellissimo!!! Si potrebbe tranquillamente attuare in tante tantissime zone in Italia! È un esempio di come determinati stili di vita funzionino alla grande

Altri articoli che ti potrebbero interessare

Guida alla Coltivazione della Stevia

Pubblicato 6 giorni fa. 14750 visualizzazioni. 6 commenti.

Erbe aromatiche da raccogliere in estate

Pubblicato 1 mese fa. 491 visualizzazioni. 2 commenti.

Raccogliere ortaggi tutto l’anno: 3 consigli per l’orto

Pubblicato 10 mesi fa. 342 visualizzazioni. 3 commenti.