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Avventurarsi come guerrieri

Pubblicato 4 anni fa

Leggi un estratto da "Il sussurro dell'infinito" di Dario Canil e scopri la saggezza degli sciamani nella vita di tutti i giorni

  • Figlio mio, ci hanno chiamato selvaggi solo perché vedevamo il volto divino delle cose (Danè-Ariel)
  • Tutti gli uomini scambiano i limiti del loro campo visivo per i limiti del mondo (Arthur Schopenhauer)

Stai leggendo un estratto del libro: 

Indice dei contenuti:

Incontrare uno sciamano

La ricerca di un oltre conoscitivo ed esperienziale è vecchia quanto l'uomo. La materialità e l'illusione in cui quest'ultimo è immerso deve aver attivato in lui sin dalla notte dei tempi un impulso irrefrenabile ad accedere a un aldilà in cui dimori la verità dell'Essere. Tale impeto ha saputo assumere le più variopinte forme di ricerca spirituale.

Lo sciamanismo, che è la più antica pratica spirituale della storia umana, si riferisce comunemente a una vasta gamma di credenze e procedure tradizionali che comprendono l'abilità di diagnosticare e curare malattie, di lenire il dolore, di dominare i misteriosi meccanismi attraverso cui operano le forze della natura e di trovare ispirazione, saggezza, libertà, conoscenza. Ciò viene reso possibile dalla capacità dello sciamano di uscire dai rigidi vincoli percettivi e interpretativi della realtà, di comunicare con il mondo dello spirito e di utilizzarne sia la sapienza che il potere.

La parola "sciamano" (dall'inglese shanuin) secondo alcuni deriva dal termine tungusa della Siberia orientale saman e significa "la persona che conosce", mentre per altri viene dal sanscrito sramàna o da samana, che nella lingua indiana di famiglia indoeuropea pali significa "uomo ispirato dagli spiriti", "portatore di energia", "uomo saggio", "colui che vede nell'oscurità". Sciamano è colui che impara a comprendere, armonizzare e dirigere le energie dell'universo per poter guarire se stesso e gli altri e percepire il mondo al di là dei veli dell'illusione. Esistono molte forme di sciamanismo, con enormi differenze l'una dall'altra.

Hai mai incontrato uno sciamano? O vorresti diventare uno sciamano? Pensi che sia una cosa impossibile in quanto ritieni che lo diventi soltanto chi nasce con certi doni, oppure credi che sia una cosa realizzabile lavorando su di te?

Ciò che ho personalmente incontrato, approfondito e sperimentato in merito, parte da un'esigenza di sobrietà e di pragmatismo. In altre parole, non ho alcun interesse per la forma, per quanto allettante possa essere, se è priva di contenuto. Lo sciamanismo descritto e testimoniato qui è tutt'uno con l'arte di essere presente e sveglio, di ricordare il proprio Essere, di poter in autonomia manipolare la percezione allargandone i confini, di viaggiare tra i mondi, di amare e vivere la libertà.

Voglio presentarti qui la "via dell'avventura", la "via del guerriero" e la mia esperienza in esse. L'intento è di farti conoscere potenzialità e opportunità pratiche ed efficaci che possono contribuire a portare benessere, libertà e realizzazione negli aspetti consueti e ordinari della tua vita quotidiana, rendendola straordinaria.

La via dell'avventura

L'antica saggezza degli sciamani della Polinesia, chiamata "via dell'avventura huna", è oggi resa accessibile a chi apra il cuore per sintonizzarsi sulle sue formidabili peculiarità. Huna significa "conoscenza nascosta", "sapere segreto", ma questo occultamento non si riferisce al desiderio di nascondere qualcosa, quanto piuttosto al carattere invisibile, magico e non sempre evidente delle cose.

L'aspetto preliminare della visione degli Huna è che tu, come ogni altro individuo libero, crei la tua personale esperienza della realtà. Ognuno crea il mondo che percepisce. Questo accade attraverso le proprie credenze, le convinzioni e le interpretazioni, Tinsieme di pensieri, idee, sensazioni, emozioni, e le particolari azioni e reazioni messe in atto.

Tu sei totalmente responsabile di tutto ciò che percepisci o che "fai entrare nella tua vita" attraverso un intricato gioco di risonanze, attrazioni, collegamenti, in quanto insieme a ogni altra creatura cosciente (cioè costituita di Coscienza) sei il co-creatore dell'universo che percepisci. Tu crei il mondo che vedi tu, mentre io creo quello che vedo io e tutti gli altri creano quello che individualmente vedono loro. E sono tutti mondi diversi, pur avendo degli elementi in comune attraverso cui viene resa possibile una comunicazione intersoggettiva.

Alla nascita ti viene quindi data una dote in custodia, il tuo personale regno creativo e percettivo. Si tratta di qualcosa che Tu stesso. Vera Realtà, Coscienza, affidi al sogno che stai sognando, ovvero alla vita che stai proiettando nella virtualità di questo mondo che chiami "materiale". Sei il re di questo regno. Sta tutto a te. È tutto nelle tue mani, tuttavia come ogni regnante che si rispetti, ti trovi di fronte a delle sfide non da poco. Pensavi forse che fosse facile fare il re?

Quando vieni al mondo, il mondo c'è già ed è colmo di individui solerti nell'insegnarti le sue istruzioni d'uso, ovvero come è "giusto" che tu veda la realtà e come tu debba muoverti in essa. Meccanismi di socializzazione perfezionati per millenni ti portano a interiorizzare, senza che tu te ne accorga, schemi rigidi, modelli comportamentali "adeguati" al sistema e abitudini sclerotizzanti. Le personalità, le convinzioni, i modi di pensare, di agire, di interpretare la realtà e di plasmare l'esperienza di vita sono quindi manipolati sin dall'inizio da vere e proprie trappole schiavizzanti. Il loro intento è renderti un mendicante, altro che farti vivere da re!

Nel descrivere il mondo che viene percepito, ognuno utilizza propri sistemi di classificazione e questi, pur essendo modalità descrittive utili, sono allo stesso tempo instabili, in quanto arbitrari e soggetti alle convenzioni in uso. Gli Huna sanno che tali sistemi possono in qualunque momento essere modificati per procedere a nuove, più utili classificazioni e interpretazioni del mondo. E questa è anche una via di redenzione per tutti coloro che, assopiti a lungo nell'incubo della socializzazione, decidano di risvegliarsi, o per una solenne decisione figlia di una felice intuizione, oppure in virtù della fiducia riservata al sentire del loro cuore.

Per gli Huna l'Infinito, la Coscienza, l'Essere, la Realtà, lo Spirito, Dio, l'Astratto, l'Anima Universale, Tu, Io, sono Uno, cioè esattamente la stessa cosa che si può esprimere a livelli diversi. Questo ti ricorda la responsabilità, la meraviglia e la bellezza del tuo enorme potere creativo attraverso le tue stesse qualità essenziali: l'amore, l’intelligenza e l'energia.

L'intento degli sciamani Huna è quello di migliorare la qualità sia della propria vita, sia di quella degli altri, di contattare il proprio Centro, di stabilire un'armonica risonanza fra gli aspetti di sé e il mondo, di dare vita a condivisioni felici e fruttuose cooperazioni.

L'intero universo è il teatro della prosperità infinita in cui ciascuno recita il proprio ruolo nella rappresentazione del divino nella materia, con il libero arbitrio di rendere tale opera un'interessante commedia oppure una triste tragedia. Gli Huna, consapevoli della perfezione dell'universo, non rimangono intrappolati tra queste opzioni duali e semplicemente scelgono eli seguire la meravigliosa avventura dell'armonia, che è al di là del bene e del male.

Ogni cosa fatta col cuore e con lucidità, in piena presenza, è così armonica da risuonare con la perfezione dell'Infinito, ed essere quindi una meravigliosa e felice via di compassione, di saggezza e di forza.

I principi degli Huna sono straordinari veicoli di amorevolezza, conoscenza e potere! A ognuno di essi corrisponde una profonda verità essenziale che, quando viene colta e vissuta, è capace di portare luce, benessere, gioia, prosperità nella propria esistenza.

  • Il mondo è come tu pensi che sia: Ike.
  • Non ci sono limiti, tutto è connesso, tutto è sogno, tutto è possibile: Kala.
  • L'energia fluisce là dove si dirige l'attenzione: Makia.
  • Adesso è il momento del potere: Manatva.
  • Amare è essere felici insieme: Aloha.
  • Tutto il potere viene da dentro: Maria.
  • L'efficacia è la misura della verità: Fono.

Nota quanto questi sette principi si discostino dagli insegnamenti schiavizzanti della socializzazione, interiorizzati da chiunque come se fossero naturali e normali. Nella percezione ordinaria, infatti, chiamata dagli sciamani tol-techi prima attenzione, per la maggior parte delle persone il mondo è vissuto come un'entità separata dal pensiero, la realtà è composita, frantumata, l'energia scorre in quanto forzata, soprattutto meccanicamente, il passato ha più forza ed è più importante del momento presente, amare è rischio di perdersi ed essere infelici, il potere è costantemente cercato al di fuori di sé e l'efficacia è una questione di fortuna, di prevaricazione, di furbizia o di "giuste" conoscenze.

Basandosi sulla lungimiranza dei loro principi, gli Huna mirano invece a manifestare nella cosiddetta seconda attenzione la loro peculiare unicità, ovvero la Magia dell'Essere, e lo fanno rendendosi consapevoli che esistono molteplici possibilità di vedere, prendendosi la libertà di poter cambiare idea su qualunque cosa in qualunque circostanza; focalizzandosi su ciò che gli importa davvero; facendo tutto il possibile per essere davvero qui, in questo momento presente, così colmo di potenzialità; cogliendo a ogni occasione la perfezione del Tutto e benedicendolo; conferendo potere in modo strategico a situazioni e cose; confidando nella forza e nella risoluzione del loro intento di tessere il sogno della propria vita all'insegna della massima armonia e nel mostrare ad altri come farlo.

In modo simile a quanto illustrato nel film Avatar, in cui il popolo Na'vi mostra una meravigliosa connessione empatica con la natura, gli Huna vivono il collegamento tra sé e tutto ciò che li circonda in modo così intenso da privare di significato il concetto di separazione. Per loro non esiste nemmeno il tempo; nella loro lingua non sono contemplati né il passato né il futuro, tutto accade sempre in questo magico momento presente.

L'antica conoscenza degli sciamani delle Hawaii è parte del vissuto quotidiano degli Huna, che la incarnano nel loro stile di vita e la traducono in un atteggiamento solare e positivo.


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