Vai al contenuto principale Vai al footer

  +39 0547 346317
Assistenza dal Lunedì al Venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, Sabato dalle 8 alle 12

Autogestione della salute femminile

Pubblicato 3 anni fa

Leggi un estratto da "Introduzione alla Ginecologia Naturale" di Pabla San Martin

Auto-gestione della salute significa rompere con paradigmi importanti e a volte è un percorso difficile, per via del fatto che questo farsi carico comporta non solo riconoscere aspetti fisiologici, cambiare abitudini alimentari o introdurre infusi di erbe, ma anche addentrarsi nella storia e sanare aspetti essenziali che abbiamo l'abitudine di evitare e che sono spesso sintomi di una ferita profonda.

Voglio soffermarmi un attimo, prima di entrare nel tema dell'auto-conoscimento e dell'auto-esame, per dire quanto sia rilevante conoscerci aldilà della materia e dell'aspetto somatico.

Voglio mettere in risalto l'importanza di poter tracciare un auto-conoscimento metafisico, che includa soprattutto la nostra storia ancestrale e il nostro albero genealogico, per poterci riconoscere come parte di quel percorso e comprendere noi stesse all'interno di un contesto integrale.

L'auto-gestione della salute deve partire dalla base del contesto storico e spirituale di ogni persona.

Dopo anni d'esperienza, sono in grado di assicurare che nessun auto-conoscimento fisico, né la comprensione biologica, politica o teorica del nostro corpo ci salverà dall'ammalarci. Non ci salverà fino a quando continueremo a non riconoscere e a non riconciliarci con la nostra origine, fino a quando la nostra coscienza continuerà a vivere frammentata, fino a quando continueranno a essere la mente e il corpo gli unici punti di partenza da cui approcciare i processi di salute e malattia.

Stai leggendo un estratto da:

Indice dei contenuti:

Guarire l'origine significa conoscersi più in profondità

Per arrivare a una comprensione dei nostri malesseri, per guarirci in modo profondo, mettendo insieme i pezzi per trovare l'equilibrio con il centro che ci mantiene in vita, dobbiamo trascendere dall'atto riduttivo di focalizzare la nostra attenzione solo sul sintomo fisico del malessere (malattia) che ci si presenta in un determinato momento della vita.

Dobbiamo partire dall'idea che qualcosa ci sta chiedendo aiuto e si fa corpo per esigere la nostra attenzione, dobbiamo rivolgerci al profondo delle nostre emozioni per comprendere cosa le provoca.

Non siamo solo questo corpo maltrattato, e i suoi organi non sono oggetti estranei alle sue manifestazioni. "Mi fa male l'utero", "I reni non funzionano"... Non siamo per caso noi stesse, il nostro utero e i nostri reni? Siamo il polso, la vibrazione, l'orgasmo e il sangue che scende dal nostro utero... Siamo le creatrici di questa realtà.


Il malessere è solo la manifestazione fisica di un processo che si costruisce a mano a mano, come esseri auto-poietici che hanno bisogno di alimentarsi d'amore e di felicità.


Conoscere l'origine dei nostri mali, che si trasformano in ferite a volte visibili e altre no, è uno strumento fondamentale per poterci offrire le giuste cure.

Dobbiamo chiederci il perché si presentano quegli squilibri, in che momento si diffondono, se è la stessa cosa che succederebbe a nostra madre, alle nostre nonne o alla nostra sorella maggiore.

È importante riconoscere le nostre ferite recondite, le abitudini, i maltrattamenti e l'auto-sfruttamento, quei modelli che ripetiamo come prodotto della nostra storia familiare; è importante delineare quella storia. Sono strumenti primordiali per analizzarci a partire da certi retaggi che riproduciamo in modo inconscio.

Identificare i dolori, i disamori, i traumi, gli abusi che vivono in te è un punto di partenza per sbrogliare e comprendere il tuo personale "mito dell'eterno ritorno".

La comprensione dei tuoi malesseri non può essere risolta considerando solo un piano e solo il presente; deve integrare la tua storia e ciò che ti circonda. Il processo di guarigione, inoltre, deve implicare l'accettazione di quella storia e la possibilità di fare affidamento sulla tua comunità come parte del processo di guarigione.

Esercizio

Riunisciti con tua madre o tuo padre o un parente prossimo. Cerca di rivivere il momento della tua nascita e tutto il periodo che ha accompagnato il tuo arrivo nel mondo: la gestazione, il parto, l'allattamento, i primi anni di vita... puoi chiedere a queste persone di scriverlo in una lettera o potete rivivere insieme quel momento.

Analizza il contesto sociale, economico e religioso del tuo paese e del tuo nucleo familiare. Ricostruisci la storia del tuo arrivo nel mondo. Tu non hai iniziato a esistere e a provare emozioni da quando ne hai memoria; sei parte di questo universo da prima di quello che credi e sei arrivata al mondo con una missione che dovrai scoprire e portare a termine.

Ringrazia la vita, l'amore e la protezione che ti ha donato chi ti ha concepito, cresciuto, alimentato, istruito...

Onora la tua stirpe, perdona le sue mancanze e i suoi errori, accetta la tua storia, fai passi grondi e armoniosi per non ripetere i suoi errori. Connettiti con i tuoi avi e con la loro storia. Apri la tua problematica al mondo, condividi la tua esperienza, leggi, indaga, viaggia,.. rinnovati e, soprattutto, amati!

lo ringrazio tutti i giorni
perché l'abbondanza
vive nella gratitudine
nessun male mi può accadere
perché sono
figlia delle stelle
della luce
delle acque
delle montagne
sono figlia dell'amore incondizionato
io mi amo
io mi accetto
io mi perdono
io merito di essere felice.

Corpo: recuperare lo spazio colonizzato

Ritornando alla forma, quello che possiamo vedere, toccare e sentire è ciò che chiamiamo "corpo", uno spazio che vive frammentato, separato dalla coscienza e maltrattato dal sistema. È la nostra trincea di lotta, la nostra corazza, la nostra materia, che chiede a gran voce connessione, amore e rispetto.

Forse pensi di non sapere nulla del tuo corpo né dei suoi organi, perché ci abituiamo al fatto che questo spazio sia più familiare agli occhi degli altri che ai nostri, più vicino allo specialista che al nostro sapere...

Nel caso dei nostri genitali, noi donne portiamo il peso del pudore e della paura di conoscere quelle "zone proibite". Ho ascoltato molte donne, giovani o mature, confessare di non aver mai osservato la propria vulva o di non aver mai introdotto un dito nella propria vagina.

La persona con cui scegliamo di condividere la nostra sessualità o il/la ginecologo/a sono soliti conoscerci più di quanto non facciamo noi stesse.

Esaminare il corpo nella sua totalità è più semplice di quello che credi. Alcuni esercizi di routine saranno sufficienti per arrivare alla conoscenza di ognuna delle tue parti. Dopo che avrai passato sufficiente tempo a esaminarti e a mettere insieme i vari aspetti di quello che hai percepito, saprai capire in anticipo quando qualcosa va male e potrai risolverlo con il trattamento adeguato.

Gli auto-esami di cui parleremo nelle prossime pagine ti aiuteranno a riconoscere nello specifico i tuoi organi genitali e il tuo seno. Devi prestare attenzione se arrivi a individuare qualche ferita, qualche ciste, sangue al di fuori del ciclo, noduli o liquido nei seni.

Se identifichi qualcosa che esula dalla tua conoscenza, rivolgiti a una/o specialista affinché ti fornisca una diagnosi accurata. Gli auto-esami non sono strumenti di auto-diagnosi; servono solo a conoscere e a entrare in contatto con il corpo, un approccio che probabilmente ha bisogno di un lungo periodo di tempo. Dovrai riconoscere il tuo corpo nel suo "stato naturale".

Esistono molti esami di routine cui ti sottopone la medicina. Ne nomineremo alcuni e ti spiegheremo il modo in cui potrai realizzarli tu stessa, da sola o con l'aiuto di qualcuno.

Un buon esercizio è annotare in un calendario tutto quello che osservi e realizzare i controlli nella stessa data, ogni mese. L'idea è di entrare in contatto con il tuo corpo e tenere un registro aggiornato dello stato delle tue sensazioni, relative a umore, appetito, desiderio, energie, ore di riposo e insonnia.

Per continuare a leggere, acquista il libro:


Non ci sono ancora commenti su Autogestione della salute femminile

Altri articoli che ti potrebbero interessare

SHAMATHA - Suoni e Frequenze per la Meditazione in Armonie con l’Universo

Pubblicato 1 anno fa. 350 visualizzazioni. 2 commenti.

L'Essenziale - Bhagavad Gita

Pubblicato 1 anno fa. 617 visualizzazioni. 2 commenti.

Guarire con una fiaba

Pubblicato 1 anno fa. 580 visualizzazioni. 1 commenti.