Animali guida: archetipi universali
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4 anni fa
Molte tradizioni antiche appartenenti ai cosiddetti popoli nativi sono sopravvissute fino ai giorni nostri. La caratteristica comune è che tutte sono profondamente connesse alla natura, ne rispettano i cicli e considerano l’uomo inserito in questi processi. Per i popoli nativi più l’uomo è integrato nell’ambiente che lo circonda, più è un essere integro. L’integrità è importante per vivere in uno stato di benessere psicofisico.
Quest’affermazione può sembrare scontata, ma in realtà, se ci soffermiamo ad osservare le modalità settoriali e poco integrate e i ritmi tutt’altro che naturali in cui stiamo vivendo oggi, è bene riproporla e soffermarsi ad osservarla.
Probabilmente proprio perché ci siamo resi consapevoli di vivere in uno stile piuttosto lontano da uno stato di equilibrio, oggi queste tradizioni native sono ritornate d’interesse. Questo è bello, perché permette a queste ultime la sopravvivenza, allo stesso tempo è “pericoloso” perché c’è il rischio che siano travisate e recuperate in maniera poco autentica. Questa probabilità è dettata dalla velocità delle informazioni che circolano costantemente sul web e dalla poca attenzione che si presta alla ricerca; ci siamo disabituati ad andare nella profondità dei concetti o delle notizie e, ancora più importante, abbiamo difficoltà a riconoscere le verità scoperte dal nostro intuito, a seguire il flusso della vita. Quindi, ancora una volta, è una ricerca compromessa da ritmi poco naturali.
Tuttavia può succedere che gli ostacoli che incontriamo sul nostro cammino, servano ad allentare il controllo, modificare la rotta, liberare l’istinto e condurci in territori inesplorati che possono poi rivelarsi dei portali su nuovi modi di vivere più salutari e basati su saggezze antiche ritrovate.
Tra queste native e originali sapienze, ho avuto la fortuna e l’opportunità di incontrare e approfondire la tradizione Nahual maya e azteca del Messico Antico.
In questa tradizione, come in altre, gli animali hanno un ruolo centrale, attraverso la loro osservazione empirica è stato possibile per l’uomo imparare tanto su se stesso, su come agisce l’istinto, sui ritmi della vita, sul movimento fluido e naturale del corpo, su ciò che è salutare in natura. Ne è un esempio, l’orso: utilizzando le erbe per mantenersi in salute, ne fece conoscere le proprietà terapeutiche all’uomo, per questo fu considerato dai popoli autoctoni un grande Maestro.
Gli animali sono dunque esseri di cui è necessario fare esperienza, questo significa comportarsi come loro e “diventare” come loro. Esistevano ed esistono ancora oggi nelle comunità dei popoli messicani che seguono la tradizione, rituali che servono a scoprire e testare il potere personale di un individuo attraverso la sua “trasformazione” in un animale piuttosto che in un altro.
In questo panorama, gli animali possono anche arrivare come guide sottili che ci accompagnano nel nostro percorso di vita.
Sono gli Animali Guida, archetipi universali che rappresentano le caratteristiche di una determinata specie animale, sintetizzandone i poteri e le qualità. Sono energie altre a noi, che arrivano in nostro aiuto per sostenerci, consigliarci, insegnarci o proteggerci.
Arrivano attraverso i sogni, tuttavia, per incontrarli in maniera cosciente, esiste un rituale sacro praticato ancora oggi dai Maestri della tradizione e cui io stessa sono stata iniziata, che può essere spiegato come una sorta di viaggio della mente. Il Maestro crea uno spazio protetto e inviolabile all’interno del quale conduce il soggetto in un tempo “fuori dal tempo” e in uno stato di coscienza non ordinario, necessario affinché l’Animale Guida possa arrivare e manifestarsi come una visualizzazione spontanea e, talvolta, tattile e sensoriale. Per questo si dice che non siamo noi e cercare il nostro Animale Guida, ma è lui a trovare noi.
Possono arrivare da uno a tre Animali Guida e sono sempre animali selvatici. Potenzialmente qualsiasi creatura animale presente su questo globo può manifestarsi.
L’Animale Guida può cambiare nel tempo in accordo con la fase della vita in cui siamo, ma può rimanere lo stesso anche per periodi molto lunghi. Per questo suggerisco agli interessati che hanno fatto con me il rituale, di aspettare minimo un anno prima di ripeterlo e di farlo solo se avvertono che qualcosa in loro è cambiato, non solo per semplice curiosità.
Una volta che la connessione è avvenuta, il soggetto potrà richiamare il proprio Animale Guida ogni volta che ne sentirà il desiderio, così da beneficiare dei suoi doni e del suo sostegno. Può farlo durante una meditazione, pensandolo prima di dormire, ma anche all’occorrenza, ad esempio prima di un evento rilevante, come una riunione impegnativa o un colloquio di lavoro.
È importante mantenere vivo il collegamento. Creare un piccolo altare nel proprio spazio intimo con l’immagine del proprio Animale Guida, è un buon modo per onorarlo e tenere attiva la connessione, così come indossare oggetti che lo raffigurano.
L’energia terapeutica degli Animali Guida ci aiuta ad avere maggiore fiducia nel nostro intuito, ad essere più spontanei, così da vivere una vita più autentica e fedele alla nostra essenza e autenticità. Ci sostengono nell’ascolto delle nostre emozioni, senza giudizio, così da liberare la nostra forza interiore, condurci all’integrazione delle nostre parti e lasciare fluire la vita.