Alterazioni del tono dell’umore nel post partum: è possibile prevenirle?
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2 anni fa
Dallo studio del microbiota intestinale la supplementazione con alcuni psicobiotici sembrerebbe utile non solo per le alterazioni dell’umore della mamma ma indirettamente anche per il benessere del neonato
L’impatto che il microbiota possiede sulla maggior parte delle nostre funzioni vitali, umore compreso è ormai assodato, ed è sempre più impescindibile considerarne l’impatto quando si decide di effettuare un lavoro integrato con alimentazione e integrazione specifica sulla persona.
Lo studio della complessità del microbiota sta infatti rivelando agli scienziati come questo possa influenzare non solo l’assorbimento di preziosi nutrienti introdotti con l’alimentazione, la tendenza ad un fenotipo magro od obesogeno dell’individuo, a sviluppare malattie metaboliche, il corretto funzionamento del sistema immunitario, ma anche lo stato dell’umore.
ASSE INTESTINO-CERVELLO E ALTERAZIONI DELL’UMORE NEL PUERPERIO
In particolare nella donna nell’immediato post-partum si assiste ad un drastico calo di estrogeni e di progesterone, ad un aumento della permeabilità intestinale e ad una modificazione del microbiota che riduce la sua biodiversità per preparasi al trasferimento microbico di bifidi e di lattici in primisi, dalla mamma al bambino attraverso l’Asse Entero-Mammario.
In questo delicato periodo di vita la neomamma può andare incontro ad una condizione definita Baby blues, con alterazioni del tono dell’umore, prevalenza di ansia, sensazione di solitudine e inutilità, insonnia, nervosismo e lieve depressione, una condizione transitoria che se non adeguatamente trattata può evolvere in una condizione clinicamente definita come depressione post-partum (DPP).
È assodato come intestino o cervello enterico o viscerale e cervello cranico comunichino attraverso una fitta rete di neuroni enterici e il nervo vago in maniera bidirezionale: si parla infatti ormai da anni di asse GUT-BRAIN (Intestino-cervello). In sostanza se la pancia è in salute anche la sfesa psicoemotiva ne beneficia e viceversa.
COSA AVVIENE IN GRAVIDANZA
In gravidanza e allattamento le fluttuazioni ormonali possono avere un impatto diretto sulla sfera emotiva, ma anche il microbiota intestinale stesso, secondo gli ultimi studi, ha un ruolo importante, influenzando positivamente quando in eubiosi, i livelli di GABA e di serotonina due preziosi neurotrasmettitori con azione calmante e rilassante che favoriscono buonumore, serenità e aumento del senso di ricompensa. In gravidanza si assiste anche ad una maggiore attivazione dell’asse HPA con produzione elevata di cortisolo.
La maggior parte, circa il 90%, della serotonina del nostro corpo viene prodotta a livello intestinale, ed è influenzata anche dalla componente di Lattobacilli e Bifidobatteri, in particolare due specie batteriche sembrerebbero giocare un ruolo rilevante sull’asse GUT-BRAIN: il Bifidobacterium breve e il Lactobacillus reuteri.
LE SOLUZIONI
La donna che tende a soffrire di sbalzi di umore e senso di sconforto con lievi fenomeni ansioso-depressivi post-gravidici deve essere supportata da professionisti competenti come il ginecologo, lo psicologo e l’ostetrica, oltre che da un ambiente famigliare accogliente e favorevole per la mamma e il neonato.
I nuovi studi aprono però anche a nuove opportunità di intervento preventivo ed integrato, ad esempio beneficiando di probiotici di nuova generazione, come gli psicobiotici, in grado di agire favorevolmente sulla produzione di quei neurotrasmettitori del buonumore, che in questa fase della vita possono andare incontro ad un calo significativo.