Vai al contenuto principale Vai al footer

  +39 0547 346317
Assistenza dal Lunedì al Venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, Sabato dalle 8 alle 12

Affrontare la selettività alimentare nei bambini

Pubblicato 1 anno fa

Consigli pratici per pasti sereni

I rifiuti a tavola sono un’esperienza comune che chi si occupa di bambini può trovarsi a dover affrontare e che spesso crea preoccupazioni. A volte, questi comportamenti diventano persistenti, rendendo l’alimentazione monotona e poco varia. Di conseguenza, il clima a tavola diventa teso e i pasti diventano tutt’altro che un momento di piacere. In alcuni casi si instaurano dinamiche complesse e l’alimentazione può irrigidirsi sempre più.

L'obiettivo di questo articolo è non solo di offrire chiarimenti su questo tema, ma anche di fornire consigli pratici e immediatamente applicabili per gestire la situazione in modo efficace, ripristinando un clima sereno intorno ai pasti.

Indice dei contenuti:

Che cosa è la selettività alimentare?

Dopo la fase dello svezzamento, è comune che molti bambini inizino a manifestare rifiuti nei confronti del cibo. Questo processo è naturale poiché, con la crescita, il bambino diventa sempre più competente e consapevole riguardo a ciò che gli viene presentato nel piatto. L'esplorazione del cibo diventa un'attività accompagnata da una cosa che prima non c’era: l'accettazione.

In altre parole, il bambino impara a riconoscere e decidere se mangiare (o no!) ciò che gli viene offerto. A partire dai 18 mesi circa, può emergere ciò che viene chiamata neofobia alimentare, caratterizzata dalla diffidenza verso cibi nuovi o non familiari. È importante notare che la neofobia alimentare è parte del normale sviluppo infantile e, se gestita correttamente, tende a rientrare da sola nel tempo. Tuttavia, spesso viene confusa con la selettività alimentare perché entrambe si manifestano con comportamenti simili, come il rifiuto di nuovi cibi o la limitata varietà nella dieta.

Questo comportamento può assumere forme diverse: alcuni bambini possono rifiutarsi di provare cibi con determinate consistenze o colori, mentre altri possono evitare intere categorie di alimenti, come le verdure o alcune fonti proteiche come carne e/o pesce.

Sebbene i rifiuti a tavola possano essere temporanei e risolversi spontaneamente, in alcuni casi può persistere e causare preoccupazioni ai genitori. Poiché non esiste una classificazione definitiva, utilizziamo il termine "selettività alimentare" per descrivere una varietà di comportamenti di rifiuto verso alcuni cibi e questo genera molta confusione.

Quali sono le cause della selettività alimentare?

Le cause esatte della selettività alimentare non sono ancora completamente comprese, ma sappiamo che possono essere influenzate da una combinazione di fattori genetici, esperienze individuali, ambiente familiare e sviluppo sensoriale.

Gli studi suggeriscono che la genetica può giocare un ruolo nel determinare la predisposizione di un bambino ad un comportamento più selettivo. Ad esempio, alcuni bambini possono ereditare una maggiore sensibilità ai sapori, alle consistenze e agli odori, rendendoli più inclini a rifiutare certi alimenti.

Allo stesso tempo, le esperienze individuali svolgono un ruolo importante: eventi negativi o coercitivi legati all'alimentazione, come essere forzati a mangiare o eventi legati al cibo vissuti in maniera spiacevole, possono contribuire a consolidare il comportamento selettivo.

Inoltre, l'ambiente familiare e culturale può influenzare le abitudini alimentari dei bambini. Le famiglie in cui si seguono diete particolarmente restrittive o che offrono una varietà limitata di cibi possono influenzare i gusti e le preferenze nutrizionali dei propri figli in tal senso.
Ad esempio, se un bambino viene esposto a un’alimentazione monotona o principalmente a cibi altamente processati, potrebbe sviluppare una maggiore tendenza alla selettività alimentare.

Infine, lo sviluppo sensoriale gioca un ruolo importante nel modo in cui i bambini percepiscono il cibo, con alcune sensibilità individuali che possono influenzare la preferenza per determinati sapori, consistenze o odori. La percezione è un fattore cruciale da tenere in considerazione nelle preferenze alimentari del bambino. Molte volte, i rifiuti verso il cibo possono essere attribuiti a questi aspetti, ovvero a ciò che il bambino "sente" in bocca, piuttosto che strettamente al sapore dell’alimento. Questo verrà comunque comunicato con un generico "non mi piace", anche se il gusto dell’alimento non è la cosa che conta di più.

In alcuni casi, questi comportamenti possono originare dalla neofobia alimentare, che si manifesta con un picco dopo lo svezzamento e che può persistere come tale nel tempo, soprattutto se non gestita adeguatamente. Pertanto, è importante adottare un approccio comprensivo e paziente per aiutare il bambino a superare questa fase e sviluppare abitudini alimentari più positive e variegate.

Consigli per affrontare la selettività alimentare

Vediamo quali possono essere le strategie da utilizzare in queste situazioni:

1. Offrire scelte variate e per lo più salutari: presenta una varietà di cibi, per lo più nutrienti e salutari, e permetti al bambino di scegliere tra le opzioni disponibili. In altre parole, tu avrai pensato a cosa offrire, ma scegliere se mangiare e in che quantità è una responsabilità sua.
Ad esempio, potresti presentare un’insalata al buffet con diverse verdure tagliare, del pollo o legumi e condimenti gustosi come una salsa allo yogurt o un pesto di basilico. Invita il bambino a comporre la propria insalata, scegliendo gli ingredienti che preferisce.
Puoi utilizzare questa modalità anche per altre proposte, come insalate di riso o cereali. Questo approccio non solo offre al bambino il controllo sulla propria alimentazione, ma può anche rendere il momento del pasto più divertente e più coinvolgente: si sentirà un piccolo chef!

2. Creare un ambiente positivo intorno al cibo: pressioni a mangiare, ricatti, punizioni o premi non si sono dimostrati efficaci nel cambiare le abitudini alimentari dei bambini. Quello su cui puoi concentrarti è creare un’atmosfera rilassata e positiva durante i pasti. La pazienza e le ripetute esposizioni agli alimenti sono fondamentali per espandere la dieta dei bambini.

3. Coinvolgere i bambini nella preparazione: il coinvolgimento in semplici attività legate al cibo può aiutare molto il bambino a prendere confidenza con gli alimenti. Preparare insieme una torta di mele divertendosi e facendo un’esperienza piacevole è molto più utile di mille prediche su quanto la frutta faccia bene.
Coinvolgere il bambino in cucina, tra l’altro, non solo lo aiuta a sviluppare una relazione positiva con il cibo, ma può anche aumentare la sua curiosità e renderlo maggiormente stimolato ad assaggiare cose nuove.

4. Essere un modello positivo: mostrare un atteggiamento positivo verso il cibo e una curiosità ad assaggiare cose nuove può fare la differenza. I bambini imparano molto osservando il comportamento dei loro genitori e adulti di riferimento.
Quando possibile, sperimentate nuove ricette, non serve passare le ore in cucina: utilizza della frutta diversa per cucinare i soliti muffin, cambia il formato di pasta a cui siete ormai abituati, invece di trifolare le zucchine prova a cuocerle in forno con aromi e pangrattato. Piccoli spunti per semplici cambiamenti che consentano di sperimentare in cucina! Essere un modello positivo oltre a "dare il buon esempio", può aiutare i bambini a sentirsi più a loro agio nel provare cose nuove ad adottare un approccio più aperto e avventuroso verso il cibo.

5. Accettare i rifiuti: permettere ai bambini di esprimere il loro rifiuto nei confronti del cibo in modo rispettoso è importante. Una buona educazione alimentare non mira a creare bambini che mangiano tutto ciò che viene loro proposto indistintamente, ma piuttosto a sviluppare una sana relazione con il cibo.
Invece di concentrarsi sul fatto che il bambino mangi tutto, l'obiettivo dovrebbe essere quello di incoraggiarlo a esplorare una varietà di alimenti, rispettando nel contempo i suoi gusti e le sue preferenze individuali. In questo modo, imparerà a conoscere se stesso e a sviluppare una consapevolezza dei propri gusti alimentari, contribuendo a una relazione positiva con il cibo nel lungo termine.

Affrontare la selettività alimentare nei bambini può essere una sfida che genera tensioni durante i pasti. Presentare un pasto a un bambino che manifesta molti rifiuti può essere stressante e frustrante ma, con pazienza e consapevolezza, è possibile guidare verso una dieta equilibrata e salutare. Creare un ambiente alimentare positivo che favorisca la crescita e lo sviluppo ottimali dovrebbe essere l’obiettivo più importante. La fiducia, la pazienza e la consapevolezza delle esigenze individuali del bambino sono fondamentali per affrontare con successo la selettività alimentare e promuovere una relazione positiva con il cibo.


Per approfondire questo argomento puoi leggere anche...


Ultimi commenti su Affrontare la selettività alimentare nei bambini

Recensioni dei clienti

Mirea L.

Recensione del 08/08/2025

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 08/08/2025

Osservo come oggi la selettività da parte del bambino non è vista di buon occhio. Eppure ci sono quelle soluzioni per rendere tale rigidità più malleabile. È importantissimo non costringere mai a mangiare ciò che non si vuole. Un articolo davvero importante

Baristo T.

Recensione del 21/11/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 21/11/2024

Fortunatamente non è mai stato un problema anzi forse mangiavamo pure troppo, ma ho molte amiche che hanno questo problema anche se in primis loro non sono delle buone forchette. Grazie per tutti i consigli e le spiegazioni.

Lia M.

Recensione del 07/11/2024

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 07/11/2024

Articolo molto interessante. A volte i genitori davanti al rifiuto faticano a cercare qualcosa di simile, magari con caratteristiche nutrizionali simili, andando per finire a privilegiare cose poco salutari

Altri articoli che ti potrebbero interessare

Ciao ciao, ciuccio!

Pubblicato 10 giorni fa. 0 visualizzazioni. 1 commenti.

Fiori di Bach: un valido aiuto per le mamme in gravidanza

Pubblicato 6 mesi fa. 5604 visualizzazioni. 4 commenti.

Giochi da fare in casa in inverno (per bambini da 0 a 99 anni)

Pubblicato 9 mesi fa. 391 visualizzazioni. 3 commenti.