Aceto di mele, balsamico e di vino: come utilizzarli in cucina
Pubblicato
5 anni fa
Roberta Favazzo
Web editor e foodblogger
Come abbinare e utilizzare in cucina i diversi tipi di aceto
L’aceto è un ingrediente prezioso, e non solo in cucina: apprezzati sono anche i suoi usi cosmetici e per pulire (sui pavimenti o in lavatrice).
Nell’ambito dell’alimentazione, tuttavia, regala il suo meglio prestandosi ad arricchire ricette di vario tipo e ad abbinamenti più o meno originali.
Antibatterico totalmente naturale, dell’aceto esistono talmente tante tipologie da non poter riuscire a elencarle tutte: di mele, balsamico, bianco, e ancora di miele, di lamponi, di riso, di melograno ecc.; c’è da perdersi.
Hai voglia di fare un po’ di chiarezza? Ecco qualche dritta sugli usi più comuni e consigliati per sfruttarli al meglio nelle varie pietanze.
Aceto balsamico: usi in cucina
L’aceto balsamico è uno dei più comuni e versatili, e quello di Modena IGP il più famoso. Tra i suoi ingredienti vi sono il mosto di uva e l’aceto di vino.
Ricco di proprietà, gli abbinamenti dell’aceto balsamico sono diversi, ma tutti avvengono a crudo.
Cosa fare con l’aceto balsamico? È ottimo sulla carne, sul pesce, con il formaggio, sulle verdure grigliate e anche sulla frutta: alzi la mano chi non lo abbia mai spruzzato sulle fragole.
Trova ampio spazio, infine, anche nel campo dei dessert: non sottovalutatelo come completamento delle coppe gelato o su alcuni dolci al cucchiaio, panna cotta (vegetale e non) in primis.
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Aceto di mele: usi in cucina
Gli usi in cucina dell’aceto di mele – che si ottiene attraverso un processo di acidificazione del sidro - li conosciamo un po’ tutti: lo utilizziamo quotidianamente per condire le insalate, i contorni di verdure, ma anche per preparare pietanze agrodolci.
È indispensabile nella preparazione di parecchie conserve e, infine, si può utilizzare, in abbinamento al bicarbonato, al posto del lievito.
Nella cucina vegana – specie nella preparazione di alcuni dolci - sostituisce le uova.
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Aceto di vino bianco: usi in cucina
Prodotto della fermentazione di vino bianco mediante l'azione di batteri aerobi, tra i mille usi dell’aceto di vino bianco in cucina spicca il ruolo fondamentale che svolge nelle conserve di verdura.
Non solo: oltre che come condimento di insalate e contorni, si aggiunge all’acqua in ebollizione nella preparazione di uova pochè e in camicia, e a quella di cottura di cavolfiori e broccoli per eliminare, in parte, i cattivi odori da essi sprigionati.
Si può unire, infine, anche all’acqua nel lavaggio degli ortaggi.
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Aceto di miele: usi in cucina
Un sapore dolce e delicato caratterizza l’aceto di miele, noto per le sue proprietà prebiotiche, antinfiammatorie e tonificanti.
Probabilmente meno conosciuto rispetto ai più tradizionali, si ottiene, come è facile dedurre, dalla fermentazione del prodotto delle api.
Si usa, come gli altri, come condimento di insalate e contorni di verdure, nonché nelle marinature.
Come si fa l’aceto di miele fatto in casa? Creando una soluzione di acqua e miele e conservandola per circa 35 giorni a una temperatura mite, tra i 20 e i 30 °C.
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Aceto di riso: non solo per sushi
Noto agli estimatori della cucina giapponese per il suo ampio utilizzo nella preparazione del riso per sushi, l’aceto di riso si ottiene dalla fermentazione del cereale.
Oltre che nelle pietanze orientali, però, l’aceto di riso si usa in particolar modo nella realizzazione di pietanze agrodolci e per insaporire alimenti crudi.
Può costituire un valido sostituto del sale nel condimento di insalate, legumi e cereali. Se vi state chiedendo dove trovarlo, oramai è diventato di facile reperibilità anche presso i più comuni supermercati.
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Aceto di melograno: usi in cucina
Come è facile dedurre, l’aceto di melograno si ottiene dalla fermentazione del succo di melograno.
Il suo sapore è caratterizzato da un retrogusto agrodolce e, per tale motivo, si presta in particolar modo al condimento di fresche insalate estive: si può usare da solo o all’interno di dressing con yogurt e/o miele.
Ottimo anche nelle marinature delle verdure, si può diluire in acqua e consumare come bevanda rinfrescante.
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Acidulato di Umeboshi, a cosa serve
Cos’è e a cosa serve, è presto detto: equiparabile a un comune aceto, l’acidulato di umeboshi si ottiene dalle omonime prugne che, fatte stagionare, sprigionano un liquido particolarmente gustoso, acidulo e salato, che si può sostituire al sale nel condimento di insalate e verdure cotte o crude.
È ottimo anche nella preparazione di salse diverse.
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