Accogliere con un saluto
Pubblicato
9 anni fa
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Le chiavi per comunicare con gli altri
Quando ti connetti con te stesso, cominci a entrare in contatto più profondo con gli altri. Senza il primo passo, il secondo non è possibile. Non dimenticare di dedicare ogni giorno un po’ di tempo a comunicare in solitudine con te stesso.
Tutti noi continuiamo ad avere percezioni erronee e sofferenza. Quando comunichiamo con gli altri, dovremmo essere consapevoli anche della sofferenza che ancora dobbiamo guarire e delle nostre percezioni. Se riusciamo a essere consapevoli della nostra inspirazione e della nostra espirazione, ricorderemo che il solo obiettivo della comunicazione compassionevole è aiutare gli altri a soffrire meno. Se ce ne ricorderemo, saremo già riusciti nel nostro intento: staremo già contribuendo a creare più gioia e meno sofferenza.
Accogliere con un saluto
È utile ricordare all’inizio di ogni comunicazione con un’altra persona che in ognuno di noi c’è un Buddha.
Il Buddha” è solo un nome che indica la persona più comprensiva e compassionevole che possa esistere. Potrai chiamarlo con un altro nome, se vuoi, come ad esempio “saggezza” o “Dio”. Possiamo respirare, sorridere e camminare in modo tale che questa persona dentro di noi abbia occasione di manifestarsi.
Dove vivo, a Plum Village, ogni volta che si incontra qualcuno mentre ci si reca da qualche parte, si uniscono le palme e ci si inchina con rispetto a questa persona, perché si sa che in lei c’è un Buddha. Anche se questa persona non assomiglia al Buddha e non si comporta come lui, ha in sé la capacità di amare e di provare compassione. Se sai inchinarti con rispetto e spontaneità, puoi aiutare il Buddha che è in lui o in lei a manifestarsi. Unire le palme e inchinarsi non è un semplice rituale: è una pratica di risveglio.
Mentre sollevi le mani e fai combaciare le palme, inspira ed espira in modo consapevole. Le tue mani formano un fiore, un bocciolo di loto. Se compi questo gesto con intenzione sincera, è probabile che riuscirai a vedere le potenzialità dell’altra persona. Mentre respiri, potrai dire nella mente:
Un loto per te.
Un futuro Buddha.
Quando unisci le palme, in te dovrebbe esserci concentrazione, perciò non stai soltanto eseguendo un gesto meccanico. Il fiore di loto delle tue mani è un’offerta alla persona che hai davanti: quando ti inchini, riconosci la sua bellezza.
Quando sorridi o pronunci un saluto o stringi la mano a qualcuno, nella mente potrai continuare a offrire a tutti un fiore di loto, un segno che vi ricorda che la natura del Buddha è in ciascuno di voi.