A te
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4 anni fa
Leggi un estratto dal libro "La Tua Vagina Parla" di Isabella Magdala
Voglio ringraziarti per essere arrivata fin qui. Ciò significa che l'argomento ti interessa e significa anche che la sessualità femminile, invece di essere messa a tacere, sta acquistando un ruolo più rilevante all’interno della nostra società.
Tu sei la parte più importante di questo libro.
Dietro a ogni foto, dietro a ogni testimonianza, dietro a ogni illustrazione, a ogni capitolo e a ogni parola c’è l’implicito desiderio di poterti aiutare e di poterti offrire qualcosa di nuovo.
Questo e ogni persona che ha apportato al libro la propria esperienza, il proprio vissuto o che ha preso parte alle sessioni fotografiche mi hanno spinta a scrivere La tua vagina parla. Lo scopo è rendere la sessualità femminile più visibile in un modo rispettoso, professionale e umano.
Stai leggendo un estratto da questo libro:
Il libro vuole arrivare al cuore di tutte le donne del mondo perché, sebbene ogni persona sia diversa e tutto in lei sia unico, sono tante le cose che ci uniscono, che ci legano e che ci rappresentano. Tra queste: la vulva, la sessualità, l’erotismo, la femminilità e la saggezza femminile.
È il momento di risvegliarsi a livello personale e condividere con tutti coloro che ci stanno attorno la saggezza interiore che sgorga quando una donna è in sintonia con se stessa. È il momento di dare corpo a un nuovo femminile, molto più consapevole, equilibrato e sano. Sono certa che noi donne siamo sempre state così, persino quando per determinate circostanze l'abbiamo dimenticato.
Quante più di noi ricorderanno ciò che siamo, tante più donne prenderanno le redini della propria vita. Ti va di seguirmi? La vulva e la sessualità femminile hanno un tale potere che per anni sono stare ragione di massacri. Ma questo lo sappiamo già. Ora è arrivato il momento di unirci, appoggiarci e offrire tutti gli strumenti necessari affinché ogni donna possa andare avanti da sola, senza aver bisogno di nessuno.
La tua vagina parla non intende essere un libro teorico, ma desidera piuttosto entrare a far parte della tua vita, motivo per cui contiene parecchi esercizi che puoi inserire a mano a mano nella tua quotidianità. L’informazione è uno strumento. Gli esercizi contenuti in questo libro ti possono offrire ulteriori informazioni, ma lo faranno in modo più esperienziale, più visivo, e semplificando l’autoconoscenza di tutto il tuo mondo interiore e di quello esteriore. Oltre alla vagina, alla vulva e al sesso in quanto tali, nel libro sono trattati anche altri argomenti perché la sessualità femminile è molto più ampia di come ti hanno insegnato. Di fatto, secondo quanto scritto nel libro, la sessualità è multidimensionale. Se decidi di viverla da questo punto di vista, che include anche la genitalità e la sessualità, è possibile che i tuoi orizzonti si apriranno.
La relazione tra sessualità, visibilità della vulva e conoscenza della genitalità, unitamente alle loro possibilità e ai collegamenti con le emozioni, è fondamentale per la vita di una donna, anche se non gli è mai stato riconosciuto l’importante ruolo che invece gli attribuisce il presente libro.
Ma sebbene parliamo molto di donne, di sessualità femminile e di vulve, non credere che questo libro sia unicamente rivolto a noi donne, no. La tua vagina parla nasce anche grazie al contributo e all’appoggio di molti uomini. Sono infatti stati in molti a comunicarmi quanto ritengono importante e necessario per loro avere tra le mani un testo del genere. Ci sono donne che leggono alcuni capitoli ai loro compagni. Uomini che lo regalano alle loro compagne. Uomini che sono riusciti a cambiare il loro modo di percepire la donna, il corpo e la sessualità femminile grazie alla lettura di La tua vagina parla. Insomma, questo libro è per noi donne, ma anche per voi uomini.
È un libro che palesa quanto sia importante, ai giorni nostri, essere consapevoli della sessualità, sia di quella femminile che di quella maschile. Offre possibilità e strumenti per portare alla luce ciò che è inconsapevole. Permette di riprendersi il potere personale che abita sia nel corpo femminile che in quello maschile.
Anche se sono diverse, è arrivata l’ora di mettere sullo stesso piano sia l’energia femminile che quella maschile - ricevente e donante - presenti in ogni persona, che si tratti di uomini o di donne. Senza eccezioni. È il momento di rendere naturale e restituire il carattere di sacralità a tutto ciò che ora viene manipolato. Ormai non è più tempo di accusare la società o il patriarcato. È il momento di prendersi la responsabilità, il potere, e farne buon uso. È ora di unirsi, di svegliarsi. E ora di rivelarsi, non in maniera combattiva bensì attraverso un’azione consapevole, con buoni modi, intelligenti, eleganti, tenendoci per mano e in pace.
Una delle ragioni per cui mi occupo e credo nell’educazione sessuale è perché nell’ambito della sessualità accadono molte cose che nessuno mi ha spiegato e che mi sarebbe piaciuto sapere. Ma come potevano spiegarmi ciò che nemmeno loro sapevano? L’educazione sessuale è tanto importante e necessaria quanto qualsiasi altro tipo di educazione che possa apportare strumenti, informazioni ed evoluzione.
Vorrei fare alcuni importanti chiarimenti:
— In questo libro non giustifico mai in nessun caso alcuna forma di aggressione. Chi commette una mancanza cosi grave, sotto qualsiasi forma, se ne deve prendere la responsabilità. La vittima ha il diritto di rifarsi la propria vita e di non portarsi appresso il peso di chi l’ha aggredita, perché è già sufficiente aver vissuto quanto le è toccato vivere. Spesso questo è possibile riconoscendo l’importanza che ha avuto l’accadimento e sanando i danni che ha potuto causare, ma non permettere che ti rubi un solo attimo in più della tua vita. In molti casi, per ritrovare la propria pace interiore, è necessario perdonare. Perdonare non significa avere un buon rapporto con quella persona. Quando parlo di perdono intendo dire che quell’uomo o quella donna devono fare quanto necessario per sentirsi in pace con se stessi e accettare che, pur avendo vissuto un’esperienza del genere, la vita continua e merita di essere vissuta nel migliore dei modi.
La tua vagina parla non è un libro qualsiasi. Una delle sfide è stata la presenza delle fotografie. Quando sembrava che fosse tutto pronto per procedere alla pubblicazione, ho ricevuto una telefonata dalla casa editrice. Il libro sarebbe stato pubblicato, ma senza fotografie. La cosa mi ha sconvolta. Ero sull’aereo pronta a trascorrere due settimane di vacanze dopo parecchi mesi di intenso lavoro. Ho chiesto aiuto all’universo e, al ritorno, ho parlato con i miei amici. Alcuni mi hanno consigliato di cedere, perché in quel modo il libro sarebbe stato più convenzionale e magari anche più facile da vendere. Ma altri mi hanno detto l’esatto opposto.
Non appena rientrata dalle vacanze, sono andata direttamente alle V Jornadas de Actualizacón en Sexologta Clinica organizzate all’Instituto de Sexologia y Psicologia di Malaga da Francisco Gabello. Lì c’era Guillermo Gonzàlez, che conoscerai un po’ di più nel corso della lettura di questo libro. Oltre a essere un prestigioso medico e un sessuologo, Guillermo mi ha da sempre ispirato fiducia e, siccome è molto disponibile e aperto, ho trovato il coraggio di chiedergli: «Guillermo, posso farti una domanda? Vorrei sapere la tua opinione». Quando gli ho raccontato l’accaduto, mi ha risposto: «Vuoi che ti risponda in modo diplomatico o come fossi mia figlia?». E io, a mia volta: «Ma Guillermo, ovvio! Come fossi tua figlia!». A quel punto, lui mi ha detto: «Isabella Magdala, questa è la tua causa. Come puoi pensare di cedere?».
Non è stato necessario aggiungere altro. Riconosco di aver avuto paura di un rifiuto e di perdere l’occasione di pubblicare con una grande casa editrice come Urano. Tuttavia, sono stata interiormente invasa da un senso dell’integrità e dal bisogno di mettere in pratica tutto ciò che ripeto di fare ai miei pazienti e alunni: coerenza e INTEGRITÀ. Ho capito che La tua vagina parla mi stava mettendo alla prova per vedere fino a che punto credevo nel mio lavoro e in questa causa.
Così ho deciso di essere integra.
Mi sono incontrata con la mia editrice per parlare del libro. Sono stata il più possibile sincera e il suo volto si è illuminato quando le ho detto:
«Come posso nascondere ciò che sto chiedendo che diventi visibile? Non lo posso fare. Il grande messaggio del libro è l'importanza di dare visibilità alla vulva e quanto influisce positivamente averne una maggiore consapevolezza nella sua naturale espressione. Non posso nascondere le fotografie o ritoccarle. Sarebbe incoerente».
Non dimenticherò mai quell’incontro. Una volta terminato, l’editrice era più che convinta, piena di energia ed era evidente che aveva colto l’importanza del messaggio. Il suo desiderio di pubblicare il libro non era legato soltanto al libro in sé, ma al fatto di aver sentito anche come donna l’importanza di una causa che, in un modo o nell’altro, riguarda tutte noi.
Quello stesso giorno, al pomeriggio, mi ha chiamata per confermare che il libro sarebbe stato pubblicato con le fotografie. Non riuscivo a smettere di piangere. Ovviamente ho condiviso le mie lacrime di gioia con tutti gli amici che mi avevano incoraggiata a non mollare. Non pensare che questo libro abbia messo alla prova soltanto me,
lo ha fatto anche con tante altre persone. E di certo porterà anche a te degli insegnamenti.
Eccoti altri aneddoti che voglio condividere.
Il titolo La tua vagina parla mi ha messa alla prova anche con i miei editori italiani; in questo caso si è appunto trattato del titolo, che però ha un suo significato. Alcune donne hanno sperimentato una sorta di imbarazzo nell’essere viste a leggere un libro così intitolato, chiedendosi “chissà cosa penserà la gente”. E cosa hanno fatto? Se lo sono portate dappertutto e l’hanno reso visibile. Certe lo leggono quando sono in treno. Altre lo appoggiano sul tavolino mentre si bevono un caffè. In questo modo, lavorano proprio su quello, sul “cosa penserà la gente”. E proprio a questo proposito, voglio condividere con te una testimonianza:
«Isabella Magdala, non hai idea di cosa stia rappresentando per me il tuo libro. Lo stavo leggendo in metropolitana, la gente mi fissava e a me passava di tutto per la testa; crederanno che sono una poco di buono? Quando mi sono accorta di questo pensiero, ho provato una grande tristezza nel prendere consapevolezza di quanto fossi condizionata dalla società. Fino a che punto ero me stessa? E così ho deciso di prenderla come una prova di trasformazione. E lo sai adesso cosa sto facendo? Me lo porto ovunque, perché mi insegna sempre qualcosa di nuovo. E quando qualcuno mi guarda, mi fermo. Sto in ascolto di cosa mi produce quello sguardo e spesso è stato l’esatto opposto di quello che mi aspettavo. A volte è capitato che abbia dato adito a una conversazione alla fine della quale anche l’altra persona si è ritrovata a leggere il libro. Grazie, Isabella Magdala, perché La tua vagina parla mi sta aiutando a essere una donna libera. Mi sento una privilegiata ad averlo e sono consapevole che sto contribuendo al cambiamento mostrandolo in tutti i luoghi possibili. Arriverà un giorno in cui sarà normale parlare di questi argomenti con la naturalezza e la professionalità con cui li tratti tu».
Quindi, è possibile che il titolo, il contenuto o le fotografie ti smuovano qualcosa dentro. A volte magari può essere facile e divertente, ma altre può essere difficile e potresti anche giudicare o rifiutare le fotografie. Sinceramente, all’inizio, anche a me provocavano una sensazione molto sgradevole, ma ora so onestamente che quella reazione era il riflesso del mio stesso rifiuto e del mancato riconoscimento della vulva e del femminile perché siamo estremamente condizionate da una società molto patriarcale. Se mi permetti, nel caso in cui anche a te capiti di provare un senso di rifiuto, ti invito a trasformarti in un’osservatrice di te stessa. A quel punto otterrai parecchie informazioni su di te e sul tuo presente e questo ti permetterà di conoscere meglio te stessa. Per esempio, se una fotografia arriva addirittura a farti schifo o se trovi fastidiosa la sua presenza in questo libro, fermati un attimo. Se è necessario, chiudi il libro, ma osserva tutto quello che si sta muovendo dentro di te.
Ricordo il caso di una ragazza che non capiva come mai apparissero le fotografie delle vulve nel libro, cosa che le causava un notevole disagio. Poi, durante una conversazione, ricordò che quando era piccola le avevano detto che quella parte del corpo non si deve guardare né toccare. Ci ha lavorato su ed è passata da un rifiuto delle fotografie a chiedermi quando potevo fissarle un appuntamento per osservare la sua vulva da uno sguardo amorevole. Da quel momento in poi, adora le fotografie del libro.
È un vero tesoro possedere un libro con delle fotografie reali a cui le donne possono accedere facilmente. L’educazione sessuale delle bambine e delle adolescenti deve prevedere la possibilità di disporre di strumenti sani e reali. In caso contrario, l’informazione arriverà loro (a maggior ragione oggigiorno con l’accesso a Internet), ma nella maggior parte dei casi sarà distorta e causerà, di conseguenza, maggiore caos e confusione.
Se ti guardi intorno non troverai (finora) molti libri con immagini di vulve reali. Questo è un libro pionieristico e ciò gli conferisce un grande valore. A mano a mano che lo leggerai, potrai capire quanto è importante per noi donne - e non solo - avere accesso a vulve reali, che non siano state “ritoccate”. E non te lo sto dicendo soltanto in quanto donna e professionista del settore, ma te lo dico anche perché sto iniziando ad avere i primi dati scientifici che confermano quanto in effetti faccia bene osservare la vulva.
Nel presente libro non troverai alcuna distinzione di età, orientamenti sessuali, preferenze o ideologie. L’obiettivo è creare una connessione con l’essenziale e ciò è insito in tutti noi, a prescindere da etichette e classificazioni.
Il libro non tiene nemmeno conto di capacità o mancanza di capacità perché ognuno ha un modo diverso di intendere la sessualità e in ognuno di noi ci sono virtù e disfunzioni, quindi c’è spazio anche per persone con disfunzioni o inabilità. E, sebbene la mia esperienza principale sia con donne i cui genitali esterni coincidono con la loro identità sessuale (donna con la vulva), trovano spazio anche le persone oggi definite cisessuali.
C’è spazio per qualsiasi donna con qualsiasi genitalità, e idem per gli uomini. C’è spazio per tutti, ognuno con le proprie diverse caratteristiche, orientamenti, idee e modi di vivere la sessualità.